Speciale Tre metri sotto terra

Speciale. Quando i vampiri diventano un gioco da ragazze.

Speciale Tre metri sotto terra
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"Il vero vampiro è orribile a vedersi. Magro e peloso nello stato di veglia, diventa, quando giace ben nutrito nella sua bara, grasso e gonfio da scoppiare. Il sangue fresco gli cola dalla bocca, dal naso e dalle orecchie. La sua pelle è fosforescente e il suo alito fetido."

Questa la descrizione della figura del vampiro fatta da Roland Villeneuve, famoso vampirologo e demonologo, in Loups-garous et Vampires. Una descrizione che ispira un'immagine ben diversa da quella del vampiro aristocratico che conosciamo oggi, nata in realtà in Europa nei primi anni dell' Ottocento, grazie al successo riscontrato dal racconto gotico e a John Polidori che, nel 1819, stampò il suo romanzo breve "Il Vampiro", il cui protagonista, Lord Ruthwen, era ricavato dalla figura di Lord Byron. E così la mostruosa entità si trasformò di colpo in un affascinante gentiluomo, seducente e carismatico, per il quale la caccia diveniva più un ammaliante gioco che una necessità.

Ma la presenza del vampiro è sempre stata avvertita, fin dalle epoche preistoriche, ed appartiene al folklore di tutti i continenti. Generalmente si tratta di un non morto che ritorna dalla tomba per tormentare ed uccidere i vivi succhiando il loro sangue. Una volta risorti, divengono immortali, quasi del tutto invulnerabili alle ferite ed acquistano svariati poteri, il più comune dei quali è la possibilità di poter ipnotizzare le proprie vittime, annullandone la volontà. Le prime tracce scritte della loro esistenza si riscontrano addirittura in una tavoletta babilonese conservata al British Museum, su cui è incisa una formula magica che serve a proteggere dai demoni succhia sangue, chiamati Etimmè. Persino i testi sacri, soprattutto nella tradizione ebraica, parlano di esseri dalle stesse caratteristiche. In questo caso, come gran parte della tradizione religiosa sostiene, il male risiede negli esseri femminili: Lilith la succube. La prima e malvagia moglie di Adamo, golosa di seme umano, dalla quale sarebbero poi discese le Lilin, che succhiavano il sangue da bambini.

La figura del vampiro è andata via via modificandosi nel tempo, passando per miti greci e romani, esplodendo nell'epoca del romanzo gotico, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le caratteristiche originarie di questo essere sono ormai quasi scomparse e la moderna letteratura ci presenta vampiri che non hanno più paura del sole, che possono non nutrirsi di sangue umano e che addirittura non hanno bisogno di riposare durante il giorno. La specie sembra ormai essersi evoluta e sempre più frequentemente vengono rappresentati come aristocratici, organizzati in una precisa gerarchia e alla ricerca di un proprio posto nel mondo. Oggi, poi, sembra che i vampiri siano decisamente tornati di moda divenendo il sogno spassionato di milioni di teen-ager che nel principe della notte vedono una reincarnazione non morta del principe azzurro.

Il vampiro "aristocratico"

Pensando al vampiro come un essere dalle sembianze umane ed aristocratiche, il primo protagonista letterario che ci viene in mente è senza dubbio il Dracula di Bram Stoker (1897), l'ultimo dei grandi romanzi gotici dell' Ottocento. Scritto sotto forma di stralci di diari e di lettere, il romanzo narra dell'arrivo del Conte Dracula in Inghilterra e di ciò che questo, su diversi piani, comporta nella vita dei vari protagonisti, contornato da atmosfere cupe ed oscure e da un perenne senso di angoscia, orrore e minaccia. Del romanzo sono state fatte innumerevoli trasposizioni cinematografiche ed i film che vedono il Conte come protagonista sono circa 160. Tra i più famosi troviamo certamente Nosferatu (1922) di Friedrich Murnau (che provoca una causa per violazione di copyright da parte degli eredi di Stoker), ma qui la figura del Conte Orlok rispecchia la vecchia iconografia: tratti cadaverici, orecchie da ratto e movimenti a scatti. Ben lontano dal vampiro affascinante e ammalia donne che invece incontriamo nel Dracula di Bram Stoker diretto nel 1992 da Francis Ford Coppola, con Gary Oldman, Winona Ryder, Keanu Reevers ed Anthony Hopkins. La trama del film, pur rimanendo molto fedele al romanzo, include una sottotrama nella quale viene rivelato che Mina Harker è la reincarnazione del grande amore di Dracula. Il vampiro, lontano dalla sicurezza del suo castello, si presenta come un affascinante nobile (lunghi capelli scuri, abbigliamento distinto ed elegante, movenze fluide), interessato alla moderna vita ed ossessionato dall'idea del vero amore, nonostante le sensualissime mogli lasciate al castello. Si deve, forse, proprio a questa pellicola l'origine dell'idea del vampiro come nuovo eroe romantico, origine e meta dei sogni femminili, dove tutte le peculiari caratteristiche che lo rendono un mostro vengono momentaneamente evirate a favore di un' inevitabile attrazione fisica e psicologica.

Il vampiro "ambizioso"

Nel 1976 un'appena trentenne scrittrice di New Orleans diede avvio ad una delle più grandi saghe sui vampiri, le Cronache dei Vampiri, pubblicando il primo romanzo intitolato Intervista con vampiro, in cui Louis de Pointe du Lac racconta la sua storia ad un giovane giornalista: tutto inizia nel 1791 quando, in seguito alla morte del fratello, Louis cade in preda alla depressione da cui riuscirà ad evadere solo dopo la trasformazione in vampiro avvenuta per mano di Lestat de Lioncourt. Tra i due si instaura immediatamente un rapporto di dipendenza ed odio che li porta spesso a scontrarsi. Il primo, ancora fortemente legato alla propria condizione umana, ricerca il proprio sostentamento negli animali, mentre il secondo, annoiato e malvagio, vede il tutto come un divertente diversivo. Lestat è il vampiro più longevo della letteratura di genere, essendo il protagonista assoluto delle Cronache dei vampiri e facendo svariante apparizioni anche negli scritti di altri autori.  Nonostante i personaggi siano piuttosto attrattivi già nella versione cartacea, a donare maggiore fascino a Louis, Lestat ed Armand, sono arrivati nientemeno che i più affascinanti sex symbol della Hollywood degli anni novanta. Del romanzo, infatti, si ha una sola trasposizione cinematografica a cura di Neil Jordan, avvenuta nel 1994. Qui i ruoli dei protagonisti sono stati assegnati a Brad Pitt, Tom Cruise, Antonio Banderas, una giovanissima Kirsten Dunst e Christian Slater. Il film ricevette numerose candidature sia agli Oscar che ai Golden Globe, ma nonostante ciò ad esso furono conferiti soltanto due premi meno prestigiosi (MTV Movie Awards a K. Dunst e B. Pitt e il Premio Blockbuster a T.Cruise). Intervista col vampiro è divenuto presto un best seller ed un film cult, avendo notevoli ripercussioni sull'immaginario comune e sull'idea di vampiro. La figura creata da Anne Rice sembra appartenere ad un'organizzazione gerarchicamente strutturata, nella quale ammazzare qualcuno della stessa specie è considerato un grave crimine. Lestat, nonostante sia un vampiro relativamente giovane, gode di grandi poteri che, mescolati alla sua ambizione ed al suo fascino, lo rendono secondo solo ai millenari vampiri della I stirpe (Maharet,Menare,Khayman e Akasha). In questo mondo i vampiri non vivono una situazione di perenne stallo, il cui unico obiettivo è la sopravvivenza, ma combattono per migliorare il proprio status sociale e lo stesso Lestat, nel corso dei romanzi, diverrà talmente potente da poter fare a meno del sangue ed addirittura mostrarsi alla luce del sole senza morirne, ma riportando solo gravi ustioni.

Il vampiro "indistruttibile"

Al momento la più famosa opera letteraria sui vampiri è sicuramente Twilight di Stephenie Meyer. Che sia per vera e propria passione o solamente per completo rifiuto della saga, non esiste essere umano che non conosca le vicende di Edward e Bella. Al contrario di molti dei suoi colleghi, la Meyer non si è mai informata sulla mitologia del vampiro, creando dei personaggi completamente al di fuori dagli schemi classici. Le somiglianze con i vampiri tradizionali sono davvero esigue: pelle pallida, mancanza di battito cardiaco, immortalità, dipendenza dal sangue (anche se voci sostengono che potrebbero sopravvivere anche senza). Per il resto, queste creature, sembrano non avere debolezze: non vengono danneggiati da acqua benedetta, aglio, croci, paletti, la luce del sole non li indebolisce, si riflettono sia negli specchi che nelle pellicole, non hanno bisogno di essere invitati per entrare in casa e, nonostante i denti siano affilati come coltelli, non si allungano nelle folkloristiche zanne. Se non ci avessero spiattellato di essere dei vampiri, noi non ci avremmo mai creduto. La storia d'amore tra l'umana Bella Swan ed il vampiro Edward Cullen, forse proprio per le sue caratteristiche più simili ad un romanzo rosa che ad un libro gotico, hanno ammaliato milioni di ragazze (e anche un bel po' di esponenti di sesso maschile) in tutto il mondo, traformando la saga in un fenomeno sociale ed in un assicurato successo cinematografico. Il primo capitolo in celluloide è stato affidato alla regia di Catherine Hardwicke, ed ha travolto i botteghini dello scorso anno, mentre è già noto che gli altri capitoli saranno diretti da differenti registi. Gli attori scelti per interpretare i due protagonisti, Kristen Stewart e Robert Pattinson, sono diventati due star di Hollywood a tutti gli effetti, con annessa ricerca affannosa da parte dei fan di ogni cosa che li riguardi, nonostante entrambi avessero alle spalle altre esperienze cinematografiche. Inoltre, interpretando un vampiro fascinoso che per sceneggiatura è bello come un dio greco, Robert Pattinson è divenuto il sogno sexy dell'intero pubblico femminile e la sua immagine è ormai ovunque e sicuro successo di qualsiasi operazione commerciale.

Il vampiro "sociale"

Cronologicamente, l'ultimo vampiro atterrato sul pianeta terra pronto ad infrangere il cuore delle ragazze ed alimentare i loro sogni è Bill Compton, protagonista della saga di Sookie Stackhouse, contemporaneamente nelle librerie italiane e sugli schermi della Fox con la serie True Blood. Charlaine Harris, nota scrittrice statunitense di romanzi fantasy/mistery, ambienta la sua storia in un futuro non meglio precisato, in cui vampiri ed umani possono convivere insieme pacificamente, grazie all'invenzione di una ditta farmaceutica giapponese, che ha inventato uno speciale tipo di sangue sintetico. Il Tru:Blood può soddisfare i bisogni dei vampiri, permettendo loro di non nutrirsi più di sangue umano (che rimane qualcosa di prelibato a cui difficilmente riescono a resistere) e di crearsi un proprio posto all'intero della realtà sociale, con i conseguenti contrasti. Il tutto avviene a Bon Temps, piccola cittadina della Louisiana, in cui vive Sookie Stackhouse, cameriera telepate che si innamora di Bill Compton, un vampiro di 173 anni, tornato in città dopo molto tempo.Nonostante anche in questo caso si tratti di una storia d'amore, sia il romanzo che il serial non si perdono nella narrazione di una storia romantica e travolgente, prediligendo una cruda realtà piena di violenza, sangue e sesso. I vampiri appartengono perfettamente alla propria specie: morboso bisogno di sangue umano, canini retrattli, intolleranza alla luce del sole. Nella serie televisiva la storia si distacca lievemente dalla versione letteraria, approfondendo maggiormente la vita dei personaggi corollari, ma mantiene lo stesso spirito di realtà e possibilità. Ad interpretare i due protagonisti incontriamo il premo Oscar Anna Paquin ed il suo attuale fidanzato Stephen Moyer, che sta lentamente riscuotendo successo tra il pubblico femminile.
Letteratura, cinema e televisione si sono sempre alimentati con ferocità del mito del vampiro e ne sono dimostrazione le innumerevoli tracce audiovisive di ogni tipo che sono rimaste innominate in questo articolo. C'è chi li ha trattati con il massimo rispetto, chi li ha denaturati e stravolti, chi li ha bonariamente presi in giro, ma i vampiri non sono mai scomparsi dalla nostra tradizione e continuano ad essere una presenza più o meno inquietante della nostra quotidianeità. Abbiamo voluto soffermarci sulle versioni più patinate di questo essere misterioso, quelle che al di là della coerenza mitologica, fanno maggiormente fremere nel cuore della notte.

Il diario del vampiro

Segnaliamo uno dei nuovi fenomeni del teen-horror: Il diario del vampiro di Lisa J. Smith, in cui Elena, una bellissima adolescente, è stretta in un triangolo fra due fratelli vampiri catatterialmente opposti. I romanzi, nonostante siano stati pubblicati per la prima volta ad inizio anni 90, recentemente hanno riscosso un notevole successo, tanto da indurre la CW alla creazione di un serial tratto da essi (la cui messa in onda è cominciata questo autunno negli Stati Uniti). Chissà se i due seducenti protagonisti avranno la stessa fortuna di Robert Pattinson. Basterà attendere per scoprirlo.