Che cos'è un uovo? Sarebbe troppo semplice paragonarlo alla vita, fragile, ma contemporaneamente capace di proteggerti finché ne hai bisogno.
Accostare un uovo alla vita è facile, proprio perché l'uovo è vita.
Quindi non lo faremo, cambiamo strada.
Pensate ad un uovo, di gallina, bianco, grosso e liscio (lasciate perdere la cioccolata per ora) a cosa vi fa pensare? Ad un uomo pelato? Qualcosa di più poetico magari... alla nascita? Già meglio.
Quando siamo “piccoli” nessuno ci dice la verità: cresciamo lentamente credendo che il Coniglio Pasquale ci porti dei dolci, che nell'armadio viva un mostro azzurro o che “un giorno capiremo”.
Vivere nell'ignoranza è brutto solo se ce ne se accorge, altrimenti non c'è alcun problema a passare una intera esistenza sapendo che Babbo Natale esiste.
Ma, prima o poi, arriva per tutti il momento di “uscire dall'uovo” di rendersi conto di ciò che si è diventati e del mondo che ci si è costruiti intorno.
La situazione è molto simile a quando è ora di colazione: fino a quel momento abbiamo avuto la certezza che il mondo non andasse oltre la nostra scatola di cartone il nostro frigo, e poi bam! Di colpo veniamo buttati su una padella rovente a friggere, una frittata che ci coglie di sorpresa.
Non siamo pronti a cuocere ma dobbiamo farlo, è tempo di colazione.
Diventiamo grandi nella menzogna, dobbiamo capire da soli che ciò che ci è stato detto in realtà non aveva nessun senso e quando siamo grandi, finalmente, non possiamo che credere in quello che da soli abbiamo scoperto, perché fa parte del nostro bagaglio di esperienze, e, almeno a noi stessi dobbiamo credere.
Ma se non avessimo fatto le giuste esperienze, che accadrebbe? Potremmo arrivare all'età adulta credendo di trovare uova di cioccolata in giardino, credendo quello che le fiabe, e i film che abbiamo visto ci dicevano.
Forse vivremmo in un mondo dove puoi intraprendere la carriera di “Blade Runner” o di “Acchiappafantasmi”, correre di fianco a dei dinosauri, combattere contro alieni viscidi, o forse penseremmo solo che sia possibile.
In fondo non sarebbe poi così male, e tutto perché un giorno, qualcuno, leggendo un articolo sulle “uova del cinema” ha avuto l'idea di non credere più in quello che qualcun altro gli aveva detto.
Da lui, o lei, era partita la forza del cambiamento, era sostenuto da cento anni di pellicole e da altri
“credenti” in un mondo diverso.
“Credenti” come noi che continuiamo ad andare al cinema, ad emozionarci se vediamo un pulcino uscire dall'uovo e non ci stupiamo poi tanto se quell'uovo è di cioccolata.
Perché là dove siamo noi tutto è possibile o almeno si spera.
Everyeye vi augura Buona Pasqua e Buona “Pasquetta” con una delle sue top five più appetitose: le uova del cinema!
Presto, prima che si freddi!
Number Five: L'Uovo indemoniato
Le uova indemoniate non piacciono a nessuno, non tanto per il loro sapore, ma per il fatto che semi-dei sumeri ci girano intorno.
È il caso della povera Dana Barret, prima e sola cliente dei Ghostbusters che lamenta un “problema in cucina”, le uova hanno sfrigolato sul piano di lavoro!
C'è lo zampino di Zuul, il guardia di porta, che non aveva di meglio da fare che cuocere le uova di Dana e poi nascondersi nel suo frigorifero.
Non è stato complicato assegnare questo gradino della top five, conoscete altre frittate indemoniate?
Alla nostra quinta posizione ci sono le uova di “Ghostbusters”di Ivan Reitman.: “Ma è la fiera del precotto!”
Number Four: L'uovo drammatico
Siamo seri: molte uova vengono rubate o schiacciate prima ancora che il pulcino (o il rettile) nasca, nostro è il compito di sensibilizzare la gente a questa strage.
Non fate come i genitori di Piedino, non lasciatevi fregare da sotto il naso le vostre uova! Al giorno d'oggi non ci sono molti Gallimimus in giro e di certo noi non facciamo uova, ma queste sono solo scuse. Il pericolo è sempre dietro l'angolo, state in guardia mamme!
La vita del povero piedino è stata difficile dal primo momento, sballottato qua e là da correnti e dinosauri, un vero dramma.
All'uovo di “ Alla ricerca della Valle Incantata” diretto da Don Bluth è dedicata la nostra quarta posizione: “Alcune cose le vedi con gli occhi, altre con il cuore!”
Number Three: L'uovo di Scienza
Non è proprio scienza, diciamo più fantascienza ma non prendetevela. Rimaniamo anche in argomento “dinosauri” visto che ci piacciono tanto.
Questa volta però i nostri rettili sono più cattivi e pericolosi dei precedenti (anche se c'è sempre lo zampino di Spielberg dietro) stiamo ovviamente parlando di Jurassic Park.
E più nel dettaglio ci riferiamo all'uovo di Raptor che Alan Grant aiuta a far schiudere, un perfetto animatronic entrato nella storia del cinema.
Insieme al paleontologo vediamo per la prima volta un dinosauro vivo e lo stupore è tanto che anche quel guscio rotto è entrato nella nostra classifica.
Il posto è il terzo e la pellicola è “Jurassic Park”di Steven Spielberg: “Qui non badiamo a spese!”
Number two: L'uovo alieno
In questo uovo c'è la sorpresa dentro: uno di quei balocchi tristi che ti succhiano la faccia.
Se siete su un pianeta sconosciuto e vedete un uovo pieno di muco pulsante non guardateci dentro, non guardateci dentro neanche se è pasqua.
Ovviamente questo è un consiglio per quelli che non hanno visto Alien, gli altri conoscono già tutto fra “facehugger” e “acido al posto del sangue”e quindi sanno già a cosa vanno incontro.
Alien (tutta la saga) è cosparsa di uova, teneri ovetti che posso usarti come incubatrice per una forma di vita aliena e sfondarti la gabbia toracica dall'interno.
Gli Xenomorfi ci hanno convinto a piazzarli a questo punto della classifica.
Siamo al secondo gradino del podio. La pellicola è Alien diretta da Ridley Scott: “Nello spazio nessuno può sentirti urlare!”
Number one: L'uovo magico
Sveliamo subito il trucco: in cima alla piramide non c'è un uovo vero, niente guscio, niente pulcino e niente coniglio pasquale.
Al primo posto c'è un ometto basso, tarchiato e calvo, lo so che vi avevo detto di di non pensare ai pelati all'inizio dell'articolo ma non offendetevi.
Non solo questo personaggio ricorda un uovo ma anche il suo soprannome è “Egg”, proprio per questo abbiamo deciso di concedergli la medaglia d'oro.
Egg Shen è un mago, un eroe di Chinatown che si erge contro il male reincarnato, ma il piccolo “Egg” non è solo, combatte al fianco di Jack Burton l'autista del “Pork Chop Express”.
Avete riconosciuto il film? Parliamo di Grosso Guaio a Chinatown e il nostro “uovo” è interpretato dal bravo caratterista Victor Wong.
Egg Shen è un maghetto semi immortale che ha giurato vendetta nei confronti di Lopen, il demone cinese in cerca di una ragazza dagli occhi verdi.
I modi di fare spicci del mago, il suo incedere simile ad un uovo che rotola e la sua pelata gli hanno valso il soprannome di “Egg”, e non possiamo essere che d'accordo.
Nella nostra top-five forse lo spirito “pasquale” è stato un po' tralasciato, al posto di gusci di cioccolato e sorprese abbiamo dinosauri, fantasmi e maghi orientali.
Non è proprio una pasqua come le altre, ci siamo lasciati trascinare dalla fantasia ma a noi piace più così.
Alla prima posizione c'è “Grosso Guaio a Chinatown” di John Carpenter e il nostro uovo è Egg Shen: “è tutta questione di riflessi”
Everyeye vi augura Buona Pasqua! E la "Top Five" vi dà appuntamento all' 8 Maggio con la festa della Mamma, quali sono le migliori madri cinematografiche?