Speciale Tim Burton Director's collection Parte 3

Conclusione del viaggio burtoniano in alta definizione

Speciale Tim Burton Director's collection Parte 3
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Terminata la seconda parte dello speciale dedicato a questo cofanetto blu-ray racchiudente la filmografia di Tim Burton con Planet of the apes-Il pianeta delle scimmie (2001), iniziamo questa terza e ultima affrontando il periodo che - precedente alla horror comedy Dark shadows (2012) - va dall'acclamatissimo Big fish-Le storie di una vita incredibile (2003) ad Alice in wonderland (2010).
Per la pellicola tratta dagli scritti di Lewis Carroll e ambientata nel magico paese delle meraviglie con l'immancabile Johnny Depp nei panni del Cappellaio Matto, però, essendo già presente, qui sul portale, una dettagliata recensione del disco in alta definizione, che è lo stesso incluso nel cofanetto, vi rimandiamo direttamente a essa a quest'indirizzo.
Quindi, non rimane che immergerci nel decennio in cui il cineasta californiano non solo si è legato sentimentalmente a Helena Bonham Carter, ma sembra anche aver scelto diverse volte di allontanarsi dalle atmosfere dark e, soprattutto, di non ricorrere più a soggetti originali per attingere da altre forme d'arte (dai romanzi ad altri lungometraggi, dei quali ha quindi curato il rifacimento).

Contenuti extra di Alice in wonderland

Il blu-ray contenuto nel cofanetto offre, oltre a sei minuti dedicati al personaggio del Cappellaio matto, un making of della stessa durata e uno sguardo agli effetti speciali del lungometraggio.

Big fish - Le storie di una vita incredibile (2003)

Soltanto il commento audio del regista a rappresentare la sezione extra del disco relativo a trasposizione cinematografica del romanzo a firma di Daniel Wallace, candidata al premio Oscar per la miglior colonna sonora, realizzata da Danny Elfman.
Billy"Watchmen"Crudup veste i panni di William Bloom, il quale ripercorre tutte le favolose avventure che il padre Edward alias Albert Finney, ora malato e vicino alla morte, gli ha sempre raccontato di aver vissuto, seppur difficili da prendere come vere.
Avventure atte a coinvolgere, tra l'altro, due particolari sorelle siamesi, un gigante con le fattezze del compianto Matthew McGrory de La casa dei 1000 corpi (2003) e una strega con un occhio di vetro; man mano che il cast si popola di volti noti della Settima arte, da Danny DeVito a Steve Buscemi, passando per Jessica Lange.
Senza contare il fatto che sia Ewan McGregor a concedere anima e corpo al giovane Edward Bloom, nel corso di un'operazione che, come già accennato nell'introduzione, pone in secondo piano i toni cupi per privilegiare, al contrario, atmosfere e colori decisamente circensi, con uno sguardo (dichiarato) al cinema di Federico Fellini.
Fino al sorprendente, commovente epilogo di oltre due ore di visione che, non prive di punte di romanticismo (citiamo solo la sequenza del prato di sfodeli), intendono ribadire in che modo, a furia di raccontare storie, un uomo diventi quelle storie.

La fabbrica di cioccolato (2005)

Tratta da La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl, pubblicato nel 1964 e trasformato sette anni dopo nel lungometraggio Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart, questa seconda trasposizione cinematografica del popolare romanzo per ragazzi vede Freddie Highmore nei panni di Charlie, bambino povero che, insieme ad altri quattro coetanei dall'esistenza sicuramente (o apparentemente?) più felice, vince l'opportunità di far visita alla maestosa fabbrica di cioccolato del misterioso Willy Wonka alias Johnny Depp.
Quindi, tra un goloso intento esclusivamente a riempirsi bocca e stomaco di dolci, la viziata figlia di un ricco industriale, un ultratecnologico orgoglioso della sua intelligenza superiore ed una sfoggiatrice di trofei interessata ad essere sempre la numero uno, prende progressivamente forma una esasperata corsa all'arrivismo immersa in un variopinto e saporito universo del consumismo, della quale tutti i bambini del meccanizzato e freddo terzo millennio sembrano essere concorrenti.
Una corsa all'arrivismo volta a ricordare che la famiglia, nella vita del singolo, rappresenta ancora oggi il valore più grande e che, a volte, le cose più semplici sono le più importanti; mentre si sguazza tra ambientazione innevata, numeri musicali e tanto humour nero.
Al servizio di una delle più riuscite fatiche burtoniane d'inizio XXI secolo, il cui blu-ray offre una ricchissima sezione extra che, al di là di trailer, commento audio, un gioco, la traccia solo musica e curiosità da apprendere durante la visione del film, sfodera Dentro la storia, diviso in dieci parti atte a ripercorrere tutta la genesi dell'operazione.

La sposa cadavere (2005)

Dodici anni dopo Nightmare before Christmas, diretto nel 1993 da Henry Selick e di cui curò la sceneggiatura, Tim Burton torna al cinema d'animazione in stop motion per raccontare sullo schermo una fiaba appartenente alla cultura popolare russa.
In un villaggio europeo del XIX secolo, ne è protagonista Victor (doppiato nella versione originale dall'immancabile Johnny Depp), giovane scappato nella foresta che si ritrova congiunto in matrimonio alla misteriosa sposa cadavere Emily (con voce di Helena Bonham Carter), mentre la sua vera, futura moglie Victoria (con voce di Emily Watson) lo attende abbandonata nel mondo dei vivi.
Da qui, con le inconfondibili musiche di Danny Elfman a fare da efficace accompagnamento, la poetica dark burtoniana si sbizzarrisce mettendo in piedi un grottesco tunnel dell'orrore giocato sul paradosso tra il cupo e triste mondo dei vivi e quello dei morti che, al contrario, viene descritto come colorato e vivace.
Mentre a regnare è una funerea atmosfera da Espressionismo tedesco, anche se non sono assenti momenti cantati e immancabile ironia, comprendente un simpatico omaggio all'ultra-classico Via col vento.
Con trailer, traccia solo musica e la sezione Dentro la storia - divisa in otto parti, dal dietro le quinte alle riprese in sala di registrazione - a impreziosirne il blu-ray.

Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet street (2007)

Affiancato dalla solita Helena Bonham Carter, Johnny Depp ricopre ancora una volta il ruolo di protagonista, in questo caso nei panni del diabolico barbiere del titolo, evaso di prigione e tornato a Londra per attuare la sua vendetta nei confronti del crudele giudice Turpin alias Alan Rickman, che lo esiliò e incarcerò con una falsa accusa, per poi violentarne la moglie, fino a spingerla al suicidio.
Incluso nel cast, anche Sacha Baron Cohen nel ruolo di Pirelli, rivale di Todd, nel corso di quella che altro non è che la trasposizione cinematografica dell'omonimo musical di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler, a sua volta adattamento del dramma teatrale di George Dibdin Pitt, risalente al 1842, ed entrambi ispirati a un serial killer realmente esistito.
Quindi, tra abbondanti schizzi di sangue al sapor di vernice rossa e tante canzoni, il marchio di riconoscimento di Burton è individuabile in particolar modo nelle cupe atmosfere garantite dalla fotografia di Dariusz Wolski; ma si fa sentire non poco l'impressione che il regista non sia più lo stesso dei tempi de Il mistero di Sleepy Hollow e che abbia ormai intrapreso un percorso decisamente meno popolare e maggiormente rivolto a un pubblico imborghesito e ripulito.
Con contenuti speciali rappresentati, come nei due precedenti dischi, dalla sezione Dentro la storia; qui costituita da dieci parti che, al di là della galleria fotografica e della panoramica sulla realizzazione della pellicola, includono anche uno speciale dell'HBO e uno sul teatro del Grand Guignol.

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