The Legend of Zelda: vogliamo il film! Ma come potrebbe essere?

Dopo il successo di The Mario Bros. Movie, Nintendo potrebbe pensare a una versione cinematografica di The Legend of Zelda: come sarà?

The Legend of Zelda: vogliamo il film! Ma come potrebbe essere?
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Sembra che le stelle si stiano allineando per l'arrivo di The Legend of Zelda sul grande schermo. Con l'enorme successo di The Super Mario Bros Movie tra la critica e (soprattutto) presso il grande pubblico e il lancio di The Legend of Zelda Tears of The Kingdom, anch'esso con dei numeri da record, sembra che la Grande N sia tornata ad essere una vera e propria gallina dalle uova d'ora dell'intrattenimento, tanto nel campo videoludico quanto in quello cinematografico.

Con la fondazione di Nintendo Pictures, la sussidiaria del colosso di Kyoto specializzata nella settima arte, viene logico pensare che Nintendo cercherà di trasporre le sue IP al cinema e in TV nei prossimi anni, tanto con dei film d'animazione quanto - magari - con dei veri e propri live action. Visto l'enorme buzz che si è creato attorno a Zelda: Tears of The Kingdom - e con buone ragioni, visto il capolavoro descritto nella nostra recensione di The Legend of Zelda Tears of The Kingdom -, sono tantissimi i fan che chiedono a gran voce che proprio le avventure di Link siano le prossime ad essere reinventate per il grande o per il piccolo schermo. Ma come potrebbe essere un tie-in di The Legend of Zelda?

Il dilemma del "canone" di The Legend of Zelda

Difficile fare un riassunto della trama di The Legend of Zelda, è un insieme piuttosto complesso (e poco collegato) di eventi: senza scendere troppo nei particolari, sappiate solo che quest'ultima parte con Skyward Sword e si divide in tre linee temporali con Ocarina of Time. Queste tre linee si riuniscono nella "trilogia-reboot" composta da The Legend of Zelda: Breath of The Wild, Tears of The Kingdom e dallo spin-off Hyrule Warriors: L'Era della Calamità. Le ultime tre uscite del franchise videoludico Nintendo, infatti, sono così distanti nel tempo dal resto della serie da riunire tutte e tre le linee temporali, considerando gli avvenimenti di queste ultime così lontani nel passato da perdersi nella leggenda e nel mito. Ciò non significa che ciò che è accaduto in Twilight Princess, Ocarina of Time, Majora's Mask e compagnia non sia mai esistito: semplicemente, è così distante da non avere grande importanza nella narrativa degli ultimi tre giochi della serie. In questo modo, Nintendo ha posto le basi per una ripartenza dell'IP e per avvicinare a quest'ultima un pubblico quanto più ampio possibile, che poteva magari sentirsi titubante nell'approccio ad un franchise con un canone ininterrotto da più d trent'anni, e per giunta piuttosto intricato nei collegamenti tra una produzione e l'altra e nelle sue linee temporali separate.

Avrete capito dove vogliamo andare a parare: a nostro avviso, se davvero un film di Zelda si farà - e lo speriamo ardentemente - quest'ultimo sarà ambientato durante gli anni di Breath of The Wild e Tears of The Kingdom, o magari alla fine di quest'ultimo.

Ciò dipende da diverse motivazioni, ma la principale è che gli ultimi due capitoli della serie videoludica della Grande N hanno rappresentato un cambiamento di paradigma senza precedenti per la saga, quasi delle rivoluzioni nella formula ludica di The Legend of Zelda, che hanno influito tanto sul gameplay dei giochi quanto sulla loro trama e sui loro personaggi, creando una nuova percezione dell'IP da parte del pubblico (soprattutto quello più giovane). Sarebbe decisamente strano che Nintendo decidesse, con il salto alla settima arte, di mettere il nuovo filone narrativo da parte per concentrarsi sui vecchi capitoli della serie, alcuni dei quali potrebbero essere oggettivamente di difficile trasposizione al cinema. Ciò non significa che chi scrive queste righe non pagherebbe per ammirare un film di The Legend of Zelda: Ocarina of Time, di Twilight Princess o di Skyward Sword. Tuttavia, cercando di restare con i piedi per terra, è improbabile che Nintendo opti per una trasposizione di questo tipo.

Breath of the Wild e Tears of the Kingdom su pellicola

Una pellicola basata su Breath of The Wild e Tears of The Kingdom avrebbe comunque tantissimo potenziale narrativo da cui attingere: gli ultimi due capitoli della serie di Zelda non sono solo immensi in termini puramente ludici, ma presentano anche tantissimi nuovi personaggi, svariate tribù con cui Link può interagire, archi narrativi che si intrecciano tra di loro e, soprattutto, dei salti temporali tra passato e presente che riportano alla mente del giocatore eventi distantissimi nella lore del gioco, come la Guerra dell'Esilio o l'Era della Calamità, che meriterebbero di essere approfonditi ulteriormente con un film dedicato.

In tal senso, Nintendo potrebbe percorrere essenzialmente tre strade per un film di Zelda: la prima è quella di un adattamento diretto dei due videogiochi di uscita più recente, che però comporterebbe degli evidenti tagli in termini di personaggi secondari e di trama; la seconda è quella di una sorta di spin-off di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom che vada a indagare parti poco approfondite della trama delle due produzioni, concentrandosi magari sugli eventi di migliaia di anni fa; la terza, invece, è quella di un sequel cinematografico diretto di Tears of The Kingdom, che faccia magari anche da prequel per il terzo capitolo delle avventure di Zelda e Link nella "nuova" Hyrule. Quest'ultima possibilità è certamente la più stuzzicante, ma non sappiamo se Nintendo voglia assumersi il rischio di legare indissolubilmente i suoi sforzi videoludici con quelli cinematografici, specie su un'IP vitale come quella di The Legend of Zelda.

Nella transizione da videogioco a film, poi, bisogna anche considerare la peculiare struttura narrativa dei due giochi per Nintendo Switch dedicati all'eroe della Triforza: Breath of the Wild e - in misura molto minore - Tears of The Kingdom lasciano al giocatore la facoltà di decidere come vivere la storia che propongono, in quale ordine affrontare le missioni principali e i dungeon (o addirittura di non affrontarli del tutto), con uno sviluppo più "orizzontale" che "verticale" della trama, il quale potrebbe generare degli evidenti disagi in fase di transizione verso il grande schermo.

Se anche Nintendo Pictures riuscisse a limare questi spigoli e a creare un universo narrativo coeso, la carne messa al fuoco da Breath of the Wild e dal suo sequel è così tanta che un solo film non basterebbe assolutamente a mettere in scena tutta la varietà degli abitanti di Hyrule, delle regioni di cui è composta e dei legami che legano Link, Zelda e i propri comprimari. Si tratterebbe di un problema tanto più sentito nel caso si decidesse di optare per un adattamento o per un sequel diretto, piuttosto che virare verso uno spin-off più limitato. D'altra parte, è inutile nasconderlo: The Legend of Zelda si presta ad una saga cinematografica di grande respiro, magari sviluppata fin da subito pensando ad una trilogia di film per l'adattamento di ogni gioco per Nintendo Switch. Dopo aver visto le grandi boss battle di Tears of The Kingdom, gli scontri campali di Hyrule Warriors e la varietà di situazioni e di compagni con cui Breath of The Wild ha messo Link a contatto, insomma, ci aspettiamo che The Legend of Zelda possa ricevere un trattamento "alla Signore degli Anelli", sia in live action che, più probabilmente, in forma animata.

L'altra alternativa, invece, è quella di non passare per il cinema, optando invece per una produzione che, senza rinunciare al tono epico della saga, venga pensata direttamente per la televisione e per i servizi di streaming. Inizialmente, anche Nintendo deve aver deciso che la miglior trasposizione possibile della sua IP di punta fosse quella per il piccolo schermo, tanto da intavolare trattative con Netflix per una serie live-action di The Legend of Zelda, mai andata in porto (fortunatamente, ci viene da dire, vista la scarsa qualità dei live-action Netflix degli ultimi anni).

In effetti, se lo scopo della grande N dovesse davvero essere quello di mettere in scena la complessità di Hyrule e della sua storia, una serie TV potrebbe essere il prodotto perfetto. Stiamo ovviamente parlando di un serial su Breath of The Wild e Tears of The Kingdom, rigorosamente animato e su più stagioni: una sorta di via di mezzo tra Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere (da cui Nintendo potrebbe ripescare il tono epico, ma non certo la qualità) e serie animate come Arcane o persino Star Wars: Visions, che potrebbero porre le basi per lo stile grafico di una riduzione per la televisione dei due mastodontici videogiochi giapponesi.

Il piccolo schermo avrebbe anche il grande vantaggio di permettere agli spettatori di esplorare davvero tutto il mondo di The Legend of Zelda, incontrando popoli come i Rito, gli Zora, i Goron, le Gerudo e i Korok, magari in un viaggio spalmato su più stagioni. Una prospettiva interessante, anche se potrebbe deludere chi si aspettava un film o una saga delle proporzioni di Avatar, Il Signore degli Anelli o Star Wars.

Uno sguardo ai giochi del passato

Facciamo ora un passo indietro: benché a nostro avviso sia assai improbabile, vi è comunque la possibilità che Nintendo decida di adattare i "vecchi" Zelda per il grande o per il piccolo schermo.

Se, come molti sostengono, la Grande N starebbe pensando ad una trasposizione della serie in formato animato, magari con uno stile simile a quello degli anime, i giochi "old-gen" avrebbero un importante asso nella manica: stiamo chiaramente parlando della serie di manga di The Legend of Zelda, diventata un piccolo fenomeno tra gli appassionati grazie al ciclo narrativo basato su Twilight Princess e firmato da Akira Himekawa ma che comprende in realtà anche produzioni come Ocarina of Time, Majora's Mask, A Link to the Past e persino The Minish Cap, Oracle of Seasons e Oracle of Ages. I fumetti, soprattutto quello di Twilight Princess, potrebbero costituire un'ottima base per un anime di The Legend of Zelda, che però, a differenza di quello potenzialmente incentrato su Breath of The Wild e Tears of The Kingdom, non potrebbe prendersi grandi libertà narrative, limitandosi invece a ripercorrere gli eventi dei videogiochi, magari con qualche taglio e con poche aggiunte funzionali alla trasposizione dal campo ludico alla pellicola. Non sappiamo se una scelta di questo genere farebbe felici tutti i fan di Zelda e Link, ma sicuramente si tratterebbe di una mossa valida per Nintendo per diverse ragioni. Da una parte aiuterebbe a ridurre le spese per una produzione davvero colossale, mentre dall'altra ridurrebbe i tempi di lavorazione dei film o dei serial, permettendo all'azienda di sfruttare l'onda lunga del successo dei due capitoli arrivati su Switch. In più, si tratterrebbe di una scelta estremamente conservativa dal punto di vista narrativo, non troppo dissimile da quelle già operate sul film di Super Mario, per esempio.

Se questa fosse davvero la strada che la Grande N vuole intraprendere, ci potremmo trovare di fronte ad una serie di film "antologici" di Zelda, dedicata a ripercorrere magari gli "step" principali della saga che poi hanno portato a Breath of The Wild e Tears of The Kingdom. Così facendo, però, Nintendo andrebbe incontro ai problemi che già contraddistinguono la narrativa della serie su console, primo tra tutti la mancanza di legami saldi tra i suoi capitoli e la relativa ripetitività delle premesse di questi ultimi.

La cronistoria di Hyrule esiste ed è "canonica", ma si tratta pur sempre di un incasellamento a posteriori di giochi chiaramente pensati per essere indipendenti e separati tra loro: trasporla sul grande o sul piccolo schermo rischierebbe di creare una serie di pellicole (o di stagioni di una serie TV) magari valide, ma pur sempre difficilmente collegabili tra loro, a meno di effettuare tagli, revisioni e retcon, che però - se The Super Mario Bros. Movie ci ha insegnato qualcosa - non sembra siano nelle corde della Grande N.

Insomma, quello della traduzione di Zelda per il cinema è un grande rebus: diverse sono le vie che Nintendo può intraprendere, ciascuna con i suoi benefici e con le sue criticità. Ciò che è certo è che quella di The Legend of Zelda è un'IP in rapidissima ascesa presso il pubblico, nonché un franchise estremamente "cinematico", che sembra quasi reclamare a gran voce lo sbarco nella settima arte.