The Joker: la mappa di Gotham svela 10 easter egg sul film

L'ennesima immagine rubata dal set del film regala dieci imperdibili omaggi all'Universo DC Comics. Analizziamoli tutti!

The Joker: la mappa di Gotham svela 10 easter egg sul film
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Da giorni internet è diventato l'habitat naturale delle foto provenienti da quello che apparentemente sembra il set meno blindato della storia del cinema. Immagini rubate o postate volutamente, l'importante è che si parli del Joker. Manca più di un anno all'uscita nelle sale, ma abbiamo già iniziato a conoscere il personaggio interpretato da Joaquin Phoenix.
A ogni immagine sono seguiti rumor, dibattiti e supposizioni sull'effettiva natura del villain. Una delle foto più criptiche riguarda un dettaglio a prima vista insignificante, una mappa della Metropolitana di Gotham City. Soltanto con un'analisi più approfondita si scoprono dettagli decisamente interessanti per la ricca platea di estimatori del mondo DC.
Dietro i nomi delle fermate si celano infatti easter egg che richiamano personaggi storici legati alla galassia del Joker e del pipistrello mascherato: fumettisti, coloristi, registi e attori appaiono sotto forma di nomi delle fermate della metro o di quartieri.
Ma andiamo nel dettaglio e analizziamo la mappa a caccia di riferimenti e curiosità, come un lettore di Dov'è Wally? andrebbe alla ricerca del berretto bianco-rosso.

Tutti gli easter egg

A nord est si individua facilmente il quartiere Kane County, da cui partono le linee blu e arancione della metropolitana. Il riferimento è palesemente rivolto a Bob Kane, co-creatore di Batman insieme a Bill Finger. Kane iniziò a collaborare con la DC nel 1938, disegnando diverse storie di Superman, scritte proprio da Bill Finger.
Nel 1939 Kane, galvanizzato dall'enorme successo dei suoi lavori, presentò al suo supervisore un bozzetto di un nuovo supereroe: un eroe notturno, privo di poteri, ma incredibilmente agile. La prima apparizione di Bat-man (così fu chiamato inizialmente) è datata 30 maggio del 1939, all'interno di Detective Comics #27.
Per anni il merito di aver creato Batman è stato dato interamente a Kane. Soltanto in un secondo momento è stata attribuita la giusta importanza anche a Finger, determinante per innumerevoli dettagli che hanno reso celebre il personaggio. Fu Finger infatti che rieditò completamente il costume e inventò Robin, Gordon, Gotham City e persino il nome. Un documentario dal titolo Batman & Bill, diretto da Don Argott e Sheena M. Joyce, illustra la vicenda egregiamente.

Il capolinea delle linee rossa e arancione, sempre nel quartiere Kane, è Adam's Drive. Qui i riferimenti possibili sono due. La fermata potrebbe essere un omaggio all'attore Adam West.
West interpretò Batman nell'omonima serie televisiva, trasmessa dalla TV ABC dal 12 gennaio 1966 al 14 marzo 1968. I 120 episodi erano caratterizzati da uno stile scanzonato e umoristico, pieno di trovate kitsch, risate finte, nemici improbabili e scritte onomatopeiche a corredo delle scazzottate onnipresenti. West fu scelto dal produttore della serie, William Dozier, infatuatosi dell'attore dopo averlo visto interpretare un agente segreto in uno spot pubblicitario della Nestlé.
In alternativa la fermata della metro potrebbe essere collegata a Neal Adams, uno dei fumettisti più amati dai fan di Batman. Iniziò a collaborare con la DC nel 1962, diventando un esponente di spicco della Silver Age. A lui si deve l'ideazione di personaggi storici tra cui Ra's Al Ghul, Man-Bat e Merlyn. Adams adottò uno stile in totale antitesi con i toni faceti della serie TV, inserendo Batman in un più consono contesto cupo e gotico.

Fu l'editor Carmine Infantino a dare grande spazio di manovra ad Adams alla fine degli anni sessanta, attenzione ripagata con trame thriller e noir di altissimo livello. Celebri le collaborazioni con Dennis O'Neil, Len Wein e Marv Wolfman.
Nel triennio 1969-1971 vennero pubblicate le sue tavole più iconiche, raccolte nell'antologico Brave & The Bold e da Detective Comics. Il suo stile venne apprezzato per la plasticità e la fluidità del tratto, con giochi d'ombra quasi caravaggeschi, che imprimevano alle storie sfumature al limite con l'horror. Importante, a tal senso, fu la formazione di Adams nella Warren, che pubblicava per lo più albi caratterizzati da una forte vis orrorifica. Particolarmente consigliata la lettura di "DC Comics Story n. 5 - Batman Uomo o Pipistrello?".

Sempre a Kane County, la seconda fermata delle linee rossa e arancione è Starlin Avenue. Il nome è un omaggio a Jim Starlin, sceneggiatore e disegnatore che ha collaborato, sempre a livelli altissimi, sia per la DC che per la Marvel. Proprio per "la casa delle idee" Starlin creò il personaggio di Thanos, apparso per la prima volta in Iron Man n. 55 del febbraio 1973, in una storia scritta con Mike Friedrich.
La morte è da sempre una tematica fondamentale nelle sue opere, come riflesso naturale del suo personaggio feticcio Thanos. Fondamentale anche il suo apporto alla formulazione della cosmologia che tuttora permane nella continuity dell'universo Marvel. Alla fine degli anni settanta inizia la sua collaborazione con la DC.
Fondamentali le miniserie legate a Batman: The Cult (1988), disegnato da Wrightson, e "Batman: A Death in the Family", apparsa in Batman #426-429, nella quale muore Jason Todd, il secondo Robin.
La morte fu scelta dai fan, ai quali tramite un sondaggio era stata data la possibilità di votare o meno se far sopravvivere Robin. A Starlin si deve anche la creazione di KGBeast, alter-ego supercriminale del sovietico Anatoli Knyazev. Il personaggio è apparso per la prima volta in Batman n. 417 (marzo 1988) e fu il protagonista dell'arco narrativo "Le dieci notti della Bestia".

Questo treno carico di easter egg si ferma ora a Engelhart Boulevard, terza fermata della linea. Il rimando è diretto a Steve Englehart, altro storico fumettista e scrittore. Conosciuto anche con gli pseudonimi di John Harkness e Cliff Garnett, ha diviso la sua florida attività fumettistica tra Marvel e Dc, come Starlin.
Iniziò la carriera come assistente artistico di Neal Adams, debuttando sulle pagine di Vampirella #10 (1971), edito da Warren.
Con la Marvel ebbe una produzione incredibile, spaziando molto e offrendo un contributo notevole per lo sviluppo dei Vendicatori, Dr Strange e Capitan America. A Engelhart si deve la creazione di Shang-Chi, apparso per la prima volta in Special Marvel Edition (dicembre 1973). Nel 1976, in seguito a contrasti con l'editor Gerry Conway, lascia la Marvel e decide di dedicarsi interamente alla scrittura di romanzi.
L'editor Jenette Kahn convinse però lo scrittore a firmare con la DC, con la quale Englehart aveva avuto una piccola collaborazione nel 1974, in cui scrisse la sceneggiatura di "Night of the Stalker!" in Detective Comics # 439. In questo nuovo progetto griffato DC, Englehart si mette particolarmente in luce in Justice League of America #139-146 e #149-150, disegnati da Dick Dillin , e otto storie di Batman in Detective Comics 469-476, collaborando con Marshall Rogers. A tal proposito lo scrittore Robert Greenberger definì la collaborazione tra i due come uno dei più grandi team che abbiano mai lavorato a storie con Batman.
Il pipistrello mascherato di Engelhart era ancora più cupo, nelle sue storie vibravano tinte pulp. Tim Burton nel 1989 si ispirò esplicitamente al suo Batman. Anche memorabili storie quali "The Long Halloween", "Dark Victory" e "Hush" palesano riferimenti alla creatura di Engelhart, a cui si deve una rielaborazione del personaggio di Joker come maniaco omicida. Consigliata la lettura di "The Laughing Fish", uno degli albi che caratterizzano meglio la figura del villain.

"Next stop: Chiarello Drive". I pendolari di Gotham City si trovano ora alla fermata che omaggia Mark Chiarello, colorista, illustratore nonché editore per la DC. Nel 1993 vince il premio "Best Comic Book" al National Cartoonist Society Award per l'opera Batman/Houdini: The Devil's Workshop, colorata in maniera superlativa da Chiarello.
L'albo racconta un incontro immaginario tra il supereroe Batman e il famoso mago Harry Houdini all'inizio del XX secolo a Gotham. Anche la carriera da editore è costellata da successi, sotto la sua supervisione sono stati pubblicati album quali Batman Black and White, Solo e Wednesday Comics. Chiarello ha dato massima libertà ai suoi autori, svincolati dai limiti coercitivi di continuity e serialità, dando spazio allo stile personale di ogni fumettista.
Un esempio lampante della libertà concessa da Chiarello è Solo, serie bimestrale, in cui artisti dalla forte identità grafica (Mike Allred, Paul Pope, Tim Sale, Jordi Benet, Sergio Aragones), potevano spaziare senza vincoli in tutto l'universo narrativo e sbizzarrirsi per 48 pagine.

La fermata successiva è Nolan Lane. Il riferimento è abbastanza scontato: Christopher Nolan, regista della trilogia del Cavaliere Oscuro. Al cineasta britannico si deve tanto in ambito cinecomic: lo stesso Il Cavaliere Oscuro ha dimostrato che pellicole tratte da fumetti possono andare oltre l'intrattenimento duro e puro. Nolan ha approcciato Batman con toni e ambizioni tipiche della tragedia greca, elevando i personaggi all'Empireo cinematografico.
Oltre due miliardi di incassi parlano chiaro: il Batman firmato Nolan ha segnato uno dei punti più alti della trasposizione cinematografica dell'uomo pipistrello. A proposito del leggendario Joker interpretato da Ledger, Nolan ha affermato: "Il Joker era un terrorista, un agente del caos lasciato libero. Cercavo un attore capace di confrontarsi con i precedenti, lavorare in un ruolo così iconico, e che avesse un'idea forte su come approcciare la parte. Heath aveva un mucchio di questi pregi".

Spostiamoci ora nel quartiere di Hinckley, lungo la linea rossa. Eccoci a Prince Street. La mente porta immediatamente a Prince, cantante recentemente scomparso e autore dell'incredibile colonna sonora del primo Batman diretto da Tim Burton nel 1989. Il disco, intitolato Batman Motion Picture Soundtrack, è composto da nove tracce, tutte presenti all'interno del film.
Celeberrime The Future, la ballad The Arms of Orion (in duetto con Sheena Easton) e ovviamente Batdance, che riprende la melodia del Batman Theme. Il risultato commerciale fu incredibile, l'album rimase stabilmente al primo posto della Billboard albums chart per sei settimane consecutive, vendendo oltre undici milioni di copie in tutto il mondo.
La soundtrack è stata registrata in sei settimane, dalla metà di febbraio a fine marzo 1989. Come affermato a Rolling Stone, la musica di Prince fu una fonte d'ispirazione per Burton durante la creazione del suo Joker. Oltre al disco di Prince, fu pubblicato anche Batman Original Motion Picture Score, contenente le musiche di Danny Elfman, anch'esse presenti nel film, come sottofondo musicale.

Sempre a Hinckley troviamo Jack Street, che strizza l'occhio ancora una volta alla pellicola di Burton, magnificando la superlativa interpretazione di Jack Nicholson nei panni del Joker. Il cammino che portò Nicholson alla firma del contratto per il film fu molto tormentato.
Gli attori presi in considerazione per il ruolo erano Tim Curry, Willem Dafoe, David Bowie, Robin Williams e James Woods. A volere Jack Nicholson per la parte fu Bob Kane in persona. Inizialmente l'attore fu riluttante ad accettare la parte, facendo richieste molto dettagliate per il contratto: un numero di ore giornaliere stabilito in partenza, con l'obbligo di concludere le scene in tre settimane, nonostante il progetto stabilito da Burton durasse 106 giorni. Oltre alle tempistiche, Nicholson chiese un compenso di 6 milioni di dollari e una percentuale sugli incassi al botteghino.
Tutto questo portò nelle tasche dell'attore ben 60 milioni di dollari! Inutile aggiungere che la performance di Nicholson nei panni del Joker fu straordinaria e tuttora si dibatte se quello fu o meno il miglior Joker mai visto sul grande schermo. Il dibattito su Ledger/Nicholson è la risposta cinematografica alla discussione calcistica su Maradona e Pelè.

Ad Amusement Mile spicca Berger Street. La fermata celebra Karen Berger, anche conosciuta come la signora Vertigo. Per capire l'incredibile contributo dato dall'editrice alla storia del fumetto a stelle e strisce, torniamo al 1979. La DC ha appena superato la "great implosion", un rovinoso crollo delle vendite dovuto alla concorrenza spietata della Marvel e a dissidi interni.
Ed ecco arrivare la ventunenne Karen, appena laureata in letteratura e storia dell'arte al Brooklyn College e neofita nel mondo dei fumetti. La Berger superò brillantemente il colloquio alla DC e venne assunta come assistente di Paul Levitz, autore ed editor. The House of Mystery fu la sua prima pubblicazione e da lì iniziò un percorso incredibile di intuizioni e successi editoriali.
È grazie a lei che nel 1993 nasce l'etichetta Vertigo, creata con l'esigenza di diversificare le produzioni della DC e puntare a un pubblico di nuovi lettori che non hanno mai mostrato interesse verso gli eroi mascherati. Ed ecco arrivare capolavori quali Fables, Hellblazer, The Invisibles, 100 Bullets, Preacher, V for Vendetta e Y: The Last Man.
Il fiuto della Lady Vertigo è rafforzato anche dalla collaborazione con Neil Gaiman, che riferendosi alla Berger ha detto: "Ho lavorato con lei per 25 anni, è assolutamente la migliore".

L'ultima tappa del viaggio nella città degli easter egg si trova nell'area Sud-Ovest di Gotham, in cui sorge lo "Snyder district". Il nome del quartiere può dar vita a un duplice rimando. In primis potrebbe richiamare lo sceneggiatore e scrittore Scott Snyder. Laureatosi presso la Brown University nel 1998 in scrittura creativa, ha lavorato in tenera età per la Disney... come custode a Walt Disney World. In seguito a un infortunio, impersonò vari personaggi disneyani che popolano i viali del parco giochi.
Negli anni successivi inizia ufficialmente la sua carriera da scrittore, pubblicando una raccolta di storie dal titolo Voodoo Heart, attirando l'attenzione di Stephen King in persona, che scelse due suoi racconti in un'antologia. Dopo un breve passaggio alla Marvel, la sua carriera come sceneggiatore della DC prende il via nel gennaio del 2011, in cui firma il numero 871 di Detective Comics.
Con Kyle Higgins ha scritto la miniserie Batman: Gates of Gotham, che ha debuttato nel maggio del 2011. A Snyder si deve la creazione de La Corte dei gufi (The Court of Owls), gruppo criminale apparso per la prima volta in Batman: The Court of Owls, Part Two: Trust Fall (Dicembre 2011). Recentemente ha annunciato il suo prossimo progetto: The Batman Who Laughs, una miniserie di 6 albi con protagonista il Batman Who Laughs, personaggio da lui ideato nella storia Dark Nights.

Un altro possibile riferimento dello "Snyder district" potrebbe essere Zack Snyder. Il regista americano ha diretto nel 2016 Batman v Superman: Dawn of Justice, seconda pellicola del DC Extended Universe. È il primo film in cui compaiono sia Superman che Batman. Una curiosità dell'opera, strettamente legata al personaggio del Joker: nella Batcaverna è presente un costume da Robin in cui si intravede la scritta "Hahah, joke's on you Batman".
Questo lascia intendere che in questa realtà Batman abbia perso un Robin, ucciso dal Joker, proprio come nella storia di Jim Starlin, vista all'inizio di questo viaggio tra gli easter egg della Gotham City del Joker. La prossima fermata è la "Todd Phillips Street". Sarà il capolinea della nuova linea cinematografica della DC, o la saga risorgerà come una Phoenix (Joaquin)?

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