Speciale The Iceman e i serial killer sul grande schermo

Dai primi film horror della storia del cinema a The Iceman passando per Hannibal Lecter e Jack lo squartatore, un viaggio virtuale alla scoperta dei serial killer più efferati che abbiano mai calcato il grande schermo.

Speciale The Iceman e i serial killer sul grande schermo
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Sin dagli albori del cinema stesso il genere horror ha fatto incursione nelle sale cinematografiche di tutto il mondo generando da subito scalpore ed interesse. Le prime immagini di genere horror risalgono addirittura agli ultimi anni dell'800 e riguardano alcuni cortometraggi muti creati dai pionieri del cinema stesso, come ad esempio Le manoir du diable di Georges Méliès. Da questo punto in poi (dai primi "mostri" dei primi anni 90 fino alle creature aliene degli anni 50) è tutta storia all'interno di un genere che ha portato allo sviluppo di diversi filoni narrativi, di cui uno dei più amati dal pubblico è senz'altro quello che riguarda i serial killer. Cronologicamente parlando, tra gli ultimi titoli usciti in questo senso è The Iceman, film diretto da Ariel Vromen con protagonisti Michael Shannon, Chris Evans, James Franco e Wynona Rider da poco disponibile in DVD e Blu-ray, distribuito da Universal Pictures. La pellicola racconta la vera storia di Richard Kuklinski, soprannominato the iceman appunto, uno dei più feroci serial killer della mafia italo-americana così chiamato in quanto il primo cadavere a lui ricondotto venne ritrovato congelato. Kuklinski fu arrestato nel 1987, è morto nel 2006 e dichiarò di aver ucciso, all'insaputa della moglie e dei figli che lo credevano un businessman, da 100 a 250 uomini (sempre mantenendo integro il suo "codice morale": non uccideva mai donne e bambini).

L'orrore della cronaca... al cinema

Il boom di film riguardanti serial killer e assassini partì dagli anni '60 in poi, quando il genere horror si spostò verso un filone "psicologico" facendosi anche più violento e più "raffinato", grazie a thriller Hitchcockiani del calibro di Psyco e Gli Uccelli arrivando poi ad un filone di sangue e violenza che negli anni '80 la fece da padrone con spietati serial killer che terrorizzavano, ma al tempo stesso affascinavano, il pubblico.
'Fascino' è una parola chiave del tutto, perché spesso il punto di forza di questi film in cui killer spietati se ne vanno in giro uccidendo innocenti, è proprio il sinistro fascino che queste figure malate ma carismatiche hanno saputo e sanno esercitare sul pubblico. Storie di sangue e violenza che mai vorremmo sentire nella vita reale ma che al cinema ci tengono incollati allo schermo. Il pubblico ama seguire gli sviluppi di una storia che ha per protagonista un assassino, meglio ancora se la trama del film si sviluppa su vicende realmente accadute, come per calmare la sete di curiosità e morbosità che certe figure creano attorno a se stesse. Gli assassini cinematografici sono figure carismatiche e probabilmente è per questo che negli anni varie accezioni di film di questo genere, come ad esempio gli Slasher movie, hanno avuto successo (pensiamo ad esempio ad Halloween e Nightmare che crearono personaggi spietati ed assassini come Michael Myers, Freddy Krueger e Jason Voorhees), ma è quando la realtà si confonde con la finzione che il pubblico sembra apprezzare maggiormente questi film, decretandone il successo. Il cinema ha riportato parecchi serial killer sul grande schermo, facendo conoscere le loro storie e le tragedie che si sono portati dietro nel corso degli anni. Se questo genere vi affascina e volete approfondirlo di più, magari recuperando la visione di alcune pietre miliari del genere, vi suggeriamo di seguito i film che riteniamo essere di maggior rilievo.

Oltre al già citato The Iceman, andando indietro col tempo tra i film più di successo e più crudi dal punto di vista della trama e della storia reale da cui è tratta non possiamo non citare il film Monster, tratto dalla vicenda di Aileen Wuornos, prostituta americana e serial killer. Giustiziata tramite iniezione letale nel 2002 (il suo personaggio lo ritroviamo anche in una puntata della serie televisiva American Horror Story: Hotel) per aver ucciso sette uomini in Florida tra il 1989 e il 1990. Jeffrey Lionel Dahmer ispirò poi nel 2002 il film Dahmer - Il cannibale di Milwaukee, con protagonista Jeremy Renner nei panni del serial killer che tra il 1978 e il 1991 si macchiò di diciassette omicidi (per lo più di uomini o ragazzi omosessuali, di origine afroamericana o asiatica). I suoi assassinii si svolgevano tramite squartamento, violenza sessuale, necrofilia, cannibalismo. Fu ucciso nel 1994 in carcere da un detenuto.

La figura di Edward Theodore Gein, noto alla cronaca nera per i suoi atti di squartamento e necrofilia sulle vittime e per la sua "usanza" di violare le bare e costruirsi oggetti di arredo con le parti dei corpi dei defunti ha ispirato diversi film nel corso degli anni tra cui il già citato Psyco, Non aprite quella porta, Il Silenzio degli innocenti (il personaggio di Hannibal Lecter è forse il più celebre tra i serial killer di fiction), Deranged e Ed Gein - Il Macellaio di Plainfield. Rimanendo in America, altro criminale noto al mondo cinematografico di genere horror è Theodore Robert Bundy che negli anni '70 (ma forse anche prima) uccise tra le 30 e le 35 persone, per lo più studentesse. Adescava le sue vittime nelle vicinanze di college o residenze universitarie fingendo di avere un braccio rotto o leso e chiedendo aiuto alla vittima per trasportare oggetti vari in macchina (vi ricordate la scena resa poi famosa dall'attore che impersonò il maniaco scuoiatore Buffalo Bill nel film Il silenzio degli innocenti?). La sua figura la troviamo spesso al cinema in film come The Riverman, Il Silenzio degli innocenti, Ted Bundy e centinaia di citazioni tra serie tv, d'animazione e altri film. Robert Christian Hansen, scomparso nel 2014 fu invece il killer che in Alaska uccise diciassette donne tra il 1971 e il 1983 e che ispirò il film Il Cacciatore di donne interpretato dal bravissimo John Cusack.
Altro killer americano, che ritroviamo sia al cinema sia in tv nella già citata serie American Horror Story: Freak Show, è John Wayne Gacy, che ispirò il film Gacy. Il Killer Clown -come venne soprannominato- era un cittadino modello, si travestiva da clown e portava gioia negli ospedali di Chicago... ma la sua natura da serial killer si manifestò quando tra il 1972 e il 1978 rapì, torturò , sodomizzò e uccise 33 vittime, quasi tutti adolescenti e maschi adulti, molto dei quali seppelliti sotto la sua abitazione o nascosti in cantina.

Oltreoceano, in Inghilterra, il primato di killer più famoso spetta sicuramente a Jack lo squartatore, il non identificato serial killer che agì a Londra in epoca vittoriana e ha ispirato tantissimi film: uno dei più noti è La vera storia di Jack lo squartatore (From Hell), con Johnny Depp . Cinque le vittime attribuitegli, ma potrebbe averne uccise quindici. Assassinava prostitute che vivevano e lavoravano nei bassifondi, tagliando loro la gola e mutilandole nella zona addominale.
Per rimanere in Europa ma spostandoci nel nostro Paese e chiudere il nostro viaggio virtuale alla scoperta dei killer e dei crimini più efferati degli ultimi anni, tra gli anni '30 e '40 un'apparentemente innocua signora, Leonarda Cianciulli, passata alla storia come la "saponificatrice di Correggio", smembrava i cadaveri delle sue vittime per bollirli con soda caustica e ricavarne del sapone. Anche in questo caso questa inquietante figura ha ispirato il mondo del cinema con i film Gran Bollito, Da Lucia e La Saponificatrice - Vita di Leonarda Cianciulli.

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