The Flash vs Spider-Man: No Way Home, la sfida del Multiverso

Tra il film di Flash e Spider-Man: No Way Home, sembra stia per arrivare sugli schermi un'incredibile sfida a colpi di Multiverso.

The Flash vs Spider-Man: No Way Home, la sfida del Multiverso
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Quello del Multiverso è un concetto che i fan di fumetti, film e serie TV conoscono molto bene, e tendono ad apprezzare particolarmente quando ci sono in gioco narrazioni costruite sulla base di storie e personaggi che si ha avuto modo di esplorare a lungo e con i quali si ha una certa familiarità.
Per questo il far (ufficialmente) riferimento a una simile nozione all'interno di due universi transmediali come quelli targati DC e Marvel rappresenta un'attrattiva non da poco per gli appassionati, e l'entusiasmo intorno ai prossimi progetti attualmente in fase di sviluppo da entrambe le parti è palpabile.
Sebbene non siano gli unici titoli a dirigersi verso questa meta (non a caso, il secondo capitolo delle avventure di Doctor Strange porta il nome di Doctor Strange in the Multiverse of Madness), gli occhi degli spettatori sono puntati in gran parte su due pellicole che, da quanto trapelato finora, sembrano quasi volersi sfidare a colpi di plot-twist e importanti camei: il film di Flash con protagonista Ezra Miller e il terzo capitolo del nuovo corso di Spider-Man, cioè Spider-Man: No Way Home, il cui titolo ci è stato rivelato proprio di recente.

Flash e Spidey

Sebbene si possano cercare (e trovare) somiglianze tra una moltitudine di personaggi Marvel e DC, è curioso notare quante ve ne siano tra Barry Allen e Peter Parker, specialmente tenendo in considerazione le loro più recenti versioni cinematografiche.
Entrambi hanno avuto un'infanzia difficile, soprattutto per quel che concerne i propri genitori; sono particolarmente portati per le materie scientifiche e hanno simili interessi e modi di fare; sono tutti e due un po' impacciati, hanno un gran senso dell'umorismo e, anche in virtù del loro essere così giovani rispetto agli eroi con i quali si rapportano in molte occasioni, sono generalmente visti come i supereroi più vicini al cittadino comune (e ai lettori/spettatori, specialmente i ragazzi cresciuti con le loro storie).
Un elemento fatto notare anche dai precedenti registi di The Flash (e sceneggiatori di Spider-Man: Homecoming) John Francis Daley e Jonathan Goldstein. Potremmo andare avanti ancora per un po', ma ciò che più ci preme sottolineare al momento è come i due sembrino attualmente ricoprire un ruolo molto simile nel proprio universo cinematografico, che potrebbe raggiungere apici senza precedenti, almeno sul grande schermo, con l'uscita nelle sale dei rispettivi film.

The Flash

Quella di The Flash è stata una lunga gestazione, irta di ostacoli, false partenze e continui rinvii, non solo a causa della pandemia.
Senza andare troppo a ritroso però, basta tornare al 2015, quando fu annunciato che Ezra Miller sarebbe stato protagonista di un film su Flash adattato per l'occasione da Phil Lord e Christopher Miller. Ironicamente, il duo di sceneggiatori/registi/produttori, una volta abbandonato il progetto, finirà invece per scrivere il film Premio Oscar per l'animazione Spider-Man: Un Nuovo Universo.
L'abbandono di Miller e Lord è tuttavia solo il primo di una lunga serie di problemi che hanno mostrato una scarsa sintonia tra gli addetti ai lavori della pellicola, e una visione decisamente poco chiara del risultato a cui si stava puntando.
Ma dopo tanta fatica, ecco che nell'estate del 2019 si inizia a vedere una luce in fondo al tunnel, con Christina Hodson alla sceneggiatura e il regista di IT Andy Muschietti alla regia.

Mentre si vociferava già da tempo che ciò che avremmo visto sarebbe stata una rinnovata versione di Flashpoint, una delle storyline più celebri con protagonista Flash, negli ultimi mesi sono arrivate delle clamorose conferme sui personaggi che sarebbero apparsi nel film, inclusi i Batman di Ben Affleck e Michael Keaton e l'ultimissima aggiunta, la Supergirl interpretata dalla giovane Sasha Calle.
Lo scorso agosto, poi, è stato lo stesso Andy Muschietti a pronunciare la frase che avrebbe confutato ogni dubbio: "Questo film è un po' una cerniera, nel senso che presenta una storia che implica un universo unificato in cui tutte le interazioni cinematografiche che abbiamo visto fino ad ora sono valide. È inclusivo nel senso che sta dicendo che tutto ciò che avete visto finora esiste da qualche parte nel Multiverso DC, e anche tutto ciò che vedrai in futuro, tutto nello stesso Multiverso unificato".

Spider-Man: No Way Home

Dal lato Marvel, invece, paradossalmente abbiamo più speculazioni che certezze, dovute al fatto che non è ancora stato confermato nulla in maniera diretta dagli studios (mentre i maggiori reveal sul film di Flash sono stati convalidati tutti dal regista).
Eccetto per la baraonda mediatica causata dalla rottura degli accordi tra Sony e Disney sui diritti del personaggio (a cui è stata tuttavia trovata una soluzione, anche abbastanza in fretta), sul terzo capitolo cinematografico di Spider-Man, almeno dal lato produttivo, non vi sono mai stati molti dubbi: Jon Watts prontamente confermato alla regia della pellicola, come anche gli sceneggiatori Chris McKenna ed Erik Sommers, e così il cast principale.

Tutto liscio come l'olio, sembrerebbe, persino con una pandemia ancora in corso, che oltre a rimandare di qualche mese riprese e uscita del film, non pare aver causato ingenti danni al programma.
Ciò che tuttavia non ci permette ancora di togliere il punto interrogativo è invece la trama di Spider-Man: No Way Home, che, ancor più adesso che è stato reso noto il titolo, non fa che generare teorie su teorie, alimentate dai costanti, e in determinati casi più che persistenti, rumor.
E se per alcuni sembra mancare solo l'ufficialità, per altri, in primis la presenza nel film del Daredevil di Charlie Cox o degli Spider-Man di Andrew Garfield e Tobey Maguire, ci si barcamena tra scoop più o meno credibili e smentite non troppo convinte, che siamo sicuri, vista la segretezza tipica dei Marvel Studios, continueranno fino all'uscita di eventuali materiali promozionali, se non della stessa pellicola (che al momento è fissata per il prossimo Natale).

Una sfida agguerrita

Quel che è certo però è che se i due film faranno entrambi perno sul Multiverso come sperato, ne vedremo davvero delle belle. A seconda di come sarà gestito il (gran?) numero di personaggi presenti, di come verranno effettuati i diversi collegamenti e portate sullo schermo le varie dinamiche tra di essi, e in base alla solidità delle fondamenta su cui reggeranno le storie raccontate, ognuno di noi potrà decidere chi avrà portato avanti l'operazione con maggior successo, un po' come accaduto ai tempi con Batman v Superman e Captain America: Civil War.
Un paragone tra i due progetti non è forse indispensabile, ma tenendo conto di ciò che è stato detto finora, viene probabilmente spontaneo volerli analizzare anche per mezzo di un confronto di stili e modus operandi, nonché di riuscita del prodotto finale.

Il percorso che sta portando alla loro realizzazione non potrebbe essere più diverso, non solo sul piano produttivo-creativo del singolo film, quanto per ciò che vi è alla base, ovvero i mattoncini precedentemente impilati per la costruzione di due incredibili mega-franchise, che ne influenzeranno giocoforza la natura.
Eppure, ciò che li lega indissolubilmente è la possibilità di dar vita a delle storie che, nel bene o nel male, rivoluzioneranno senz'altro i rispettivi universi (pardon, Multiversi), e che daranno adito ad animate conversazioni tra gli appassionati.

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