Speciale The Expendables - Comic-Con 2010 Panel

Il testosterone sale a 1000 al Comic-Con grazie a Sly & co.

Speciale The Expendables - Comic-Con 2010 Panel
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"Non ci sarà mai più un altro Bruce Willis".
Questa è solo una delle tante frasi ad effetto pronunciate da Sylvester 'Sly' Stallone durante il pannel dedicato all'attesissimo The Expandebles. Verrebbe invece da pensare, in realtà, che non ci sarà mai più nella storia del cinema (a meno di un -probabile- seguito del film) una presentazione di film altrettanto "testosteronica". Dopotutto, senza neanche essere tanto lontani dalla verità, gli stessi protagonisti dell'incontro hanno affermato, con una certa sicurezza, che "The Exendables è il film più macho mai realizzato".
Tanto è vero che Terry Crews, tra i primi a calcare il palco, si strappa la maglietta, sale sul tavolo incurante di microfoni e bottiglie d'acqua e "tarzaneggia" in libertà e disinvoltura.
Ma di gente che si è fatta (ma soprattutto si è rotta) le ossa in film strapieni di azione e combattimenti se ne vede molta altra: dall'ideatore, regista, sceneggiatore e interprete Sly a Steve Austin, Dolph Lundgren, Randy Couture, arrivando infine -per pochi minuti- anche al già citato Bruce Willis. Costoro si "limitano" a sfoggiare una fluente parlantina da duri mentre parlano del film ma, soprattutto, (s)parlano di colleghi presenti e assenti.
In molti hanno parlato dell'estrema "cazzutaggine" dell'ultimo arrivato nell'allegro gruppo di star dell'action movie, Jason Statham. Sly ha anche parlato del combattimento fra Lundgren (che torna a lavorare con Stallone dopo più di due decadi dai fasti di Rocky IV) e Jet Li come di "una specie di remake di Davide contro Golia". Ma, dicevamo, non sono mancate le frecciatine: "Ho parlato con Van Damme, ho parlato con Seagal, ho parlato con Chuck Norrris. Purtroppo ci sono delle cose, tipo la disponibilità o l'insanità di mente, che impediscono che tutto funzioni, a volte".

"Just kick his ass!"

Stallone ha parlato anche del suo ruolo da regista: "Tra interpretare e dirigere ho scoperto che preferisco la seconda cosa, non c'è paragone. Adoro il potere. Avere tutto il fottuto controllo nelle mie mani". "Il 3D? Mi sarebbe piaciuto sperimentarlo, ero tentato. Ma avrebbe limitato molte cose. E mi sono detto che, invece, la maniera giusta era fare tutto alla 'vecchia scuola'". Non possiamo certo dargli torto.
"Ci siamo fatti malissimo, senza controllo proprio. Steve Austin mi ha quasi rotto il collo. Negli ospedali locali abbiamo avuto modo di conoscere tutti personalmente, figuratevi! Più facevamo robe spericolate e più eravamo felici. Ho chiesto a Jason se aveva problemi a salire su un aereo vecchio di sessant'anni a girare una scena d'azione, e lui non vedeva l'ora."
"Abbiamo girato in Brasile perché non saremmo riusciti a girare scene del genere in nessun altro posto. Lì gli stunt sono proprio estremi, e tutti sono contenti che lo siano. Puoi sparare alla gente, fargli saltare ettari di roba e loro ti ringraziano pure. Per noi era come un barbeque domenicale. Dai, che oggi facciamo saltare in aria questo villaggio!"
Come se non bastasse quanto affermato a voce, Sly fa proiettare una breve clip dal film denominata The Tunnel Fight, in cui Crewes e Statham si fanno strada con veemenza mentre Stallone e Austin se le danno di santa ragione.
"Lo facevamo vent'anni fa, non vedevamo l'ora di farlo ancora oggi!"
Che ragazzacci.

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