The Batman fuori dal DCU: arriva il Bat-Verso, ma è la scelta giusta?

James Gunn e Matt Reeves hanno svelato che l'universo di The Batman rimarrà separato dal DCU: si tratta di una scelta giusta o di un'arma a doppio taglio?

The Batman fuori dal DCU: arriva il Bat-Verso, ma è la scelta giusta?
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Benché si faccia un gran parlare del DCU, il nuovo universo condiviso DC al cinema e in TV, le notizie a riguardo sono ancora ben poche e lungi dall'essere ufficiali. Mentre ci prepariamo agli annunci che James Gunn ha promesso per gennaio, però, una prima, intrigante novità arriva direttamente dal regista di The Batman, Matt Reeves, che ha confermato che il Batman di Robert Pattinson sarà autonomo dal resto del DCU. Anzi: Batman non farà parte del DCU, ma avrà un universo a sé, che ormai tutti sul web stanno chiamando Bat-Verse. Ciò non significa che il DCU non avrà il "suo" Uomo Pipistrello, magari interpretato da un altro attore (Ben Affleck?), ma sicuramente quello di Pattinson e Reeves sarà un progetto completamente separato dagli altri e più autonomo rispetto alla direzione di James Gunn e Peter Safran. Ma come sarà il Bat-Verso di Matt Reeves? Quali sono le storyline che verranno approfondite in futuro? Quali i personaggi e i supercattivi che vi appariranno?

Due film, tante serie TV

Al momento il Bat-Verso è estremamente scarno, perché comprende un solo progetto, per giunta quasi del tutto autoconclusivo.

Certo, The Batman avrà un sequel, che però non arriverà prima del 2025 e sul quale per ora non sappiamo nulla, se non che vi faranno ritorno personaggi come il Bruce Wayne di Robert Pattinson, la Catwoman di Zoe Kravitz e il Joker di Barry Keoghan. Lo stesso Barry Keoghan ha confermato di non aver ricevuto alcuna chiamata per Batman 2, il che significa che la produzione del film è ancora in altissimo mare, probabilmente senza una sceneggiatura completa. D'altro canto, considerata ormai chiusa la parabola dell'Enigmista di Paul Dano, quello di Joker è uno dei pochissimi filoni narrativi lasciati aperti per il futuro. Di più, l'introduzione di Joker a fine pellicola è un'ovvia anticipazione del fatto che l'iconico villain del Cavaliere Oscuro verrà approfondito nel prossimo (o nei prossimi, a seconda di quanto spazio Matt Reeves deciderà di assegnarli) film della saga.

L'altra linea narrativa lasciata inconclusa da The Batman è quella che riguarda il Pinguino interpretato da Colin Farrell. L'attore ha già confermato che le riprese della serie sul Pinguino inizieranno presto, già nella prima metà del 2023, per un'uscita della serie nell'anno successivo.

Il serial su Oswald Cobblepot dovrebbe ambientarsi nel secondo anno di attività di Batman, facendo da ponte tra The Batman e The Batman 2, che invece dovrebbe essere ambientato nel terzo anno dalla "nascita" del supereroe. La serie sarà sicuramente incentrata sulla malavita di Gotham e sull'ascesa del Pinguino ai suoi vertici, e potrebbe anticipare proprio Cobblepot come uno dei principali nemici di The Batman 2, insieme a Joker. Sfortunatamente, per ora sulla serie TV non sappiamo altro, anche perché al momento DC non si è fatta sfuggire neanche una voce a riguardo: con ogni probabilità, però, più informazioni sul prodotto pensato per HBO Max arriveranno nei prossimi mesi, soprattutto in concomitanza con le riprese in esterni della serie, il cui inizio dovrebbe essere previsto per il mese di febbraio.

Accanto alla serie del Pinguino, poi, pare che il Bat-Verso si espanderà con altre produzioni TV destinate ad HBO Max. Nello specifico, la dirigenza DC di James Gunn ha approvato la serie spin-off su Arkham, che dovrebbe semplicemente chiamarsi Arkham Asylum ed essere diretta da Antonio Campos. Stando al titolo, nella serie non dovrebbe mai comparire Batman, poiché essa dovrebbe essere quasi interamente ambientata nel manicomio di Arkham, riprendendo magari il personaggio di Joker e quello di Harley Quinn: se tale ipotesi dovesse essere accurata, la serie dovrebbe uscire prima di Batman 2, dunque tra fine 2024 e inizio 2025.

Sempre nei prossimi anni dovrebbero poi arrivare altre due (o più) serie da The Batman. La prima è lo spin-off HBO in sviluppo dedicato alla polizia di Gotham, che secondo alcuni rumor sarebbe confluito nel progetto dedicato ad Arkham, ma che in realtà dovrebbe essere rimasto separato da quest'ultimo. Con ogni probabilità, il protagonista dello spin-off sarà il Commissario Gordon, già apparso proprio in The Batman. La seconda serie TV in arrivo, invece, dovrebbe essere incentrata su uno o più villain di Batman, anche se non sappiamo di quale (o quali) si tratti.

Un dilemma strutturale

A quanto pare, dunque, il Bat-Verso avrà una fisionomia molto particolare, composta da pochi film standalone, tutti con Batman per protagonista, e tanti spin-off televisivi volti ad ampliarne la narrativa, creando una sorta di "universo espanso" profondamente collegato alle pellicole per il cinema.

Un approccio tutto sommato simile a quello adottato da Disney e Marvel per il MCU e aspramente criticato da molti fan negli ultimi anni: ci sarà da capire, dunque, se James Gunn e Matt Reeves riusciranno a trovare un equilibrio tra qualità e quantità, ma anche tra produzioni cinematografiche e televisive. Con ogni probabilità, la transizione del Bat-Verso sul piccolo schermo sarà più semplice di quella del MCU, se non altro per via dei budget ridotti richiesti dalle serie TV legate a Batman, specie in virtù del fatto che esse non dovrebbero ricorrere agli effetti speciali tanto di frequente quanto le produzioni della Casa delle Idee. Resta però una limitazione intrinseca: il numero di film del Bat-Verso resterà scarso, perché è improbabile che DC e Warner decidano di "martellare" i fan con un film del Cavaliere Oscuro all'anno e perché Matt Reeves dovrà comunque lasciare spazio al DCU, che avrà il suo Batman con i suoi film e le sue serie TV dedicate. Certo, magari delle pellicole dedicate a Robin, Bat-Girl e Nightwing potrebbero arrivare in futuro, ma il rischio di creare un universo cinematografico sbilanciato verso il piccolo schermo è concreto.

Ciò tradisce anche un altro problema di fondo, ovvero quella di un parco DC cinematografico a più velocità. Ci spieghiamo meglio: per quel poco che ne sappiamo ora, nel DCU saranno presenti tutti i personaggi della Distinta Concorrenza, come ogni fan si aspetta. A confermarlo è anche il nuovo logo del DCU stesso, che sembra mostrare i componenti della nuova Justice League, ovvero Batman, Superman, Flash, Wonder Woman, Aquaman e Lanterna Verde. Matt Reeves ha però confermato che il Batman di Robert Pattinson avrà il suo universo separato, con i suoi nemici e la sua storyline, presumibilmente per tenersi lontano dalle derive fantascientifiche del DCU.

Al contempo, anche Joker avrà il suo universo, di cui faranno parte sia il primo film dedicato al supercattivo che il sequel, Folie à Deux. Infine, potrebbero esserci dei piani per un universo separato di Superman, che dovrebbe avere per protagonista il Superman nero di JJ Abrams. Dunque, nei prossimi anni DC dovrebbe portare al cinema ben due Batman e due Superman, nonché due Joker, che in potenza (contando anche quello eventuale del DCU) potrebbero diventare ben tre.

Un simile approccio ha l'evidente rischio di causare confusione nei fan, specie in quelli che non si recano al cinema a vedere tutte le pellicole targate DC. Il caso di Joker è emblematico: l'universo di Joaquin Phoenix è separato da quello di Matt Reeves, che a sua volta è separato dal DCU.

Ciò significa che in futuro potremmo arrivare ad avere tre Joker in circolazione allo stesso tempo, e andare a spiegare a uno spettatore occasionale che essi sono tre "varianti" dello stesso personaggio, interpretate da tre attori diversi, che combattono gli stessi eroi, a loro volta interpretati da attori diversi, in universi diversi potrebbe non essere semplice. Certo, James Gunn potrebbe risolvere dando meno spazio a Batman e Joker nel DCU, oppure ridimensionando il personaggio di Barry Keoghan nell'universo di The Batman. Ma qui si scoperchia un altro vaso di Pandora: creando un sistema di pesi e contrappesi tra universi separati, si rischia di non fare felice nessuno nel tentativo di accontentare tutti. Nessun fan DC vorrebbe vedere il Batman del DCU privo di un joker da combattere, né tantomeno vorrebbe vederlo ridotto a comprimario fisso nelle pellicole altrui senza riceverne una standalone propria perché "limitato" dall'esistenza del Bat-Verso di Matt Reeves. Insomma, la fiducia in James Gunn e Peter Safran è massima, ma il loro compito appare fin da ora ingrato: come faranno a bilanciare esigenze strutturalmente contrapposte senza operare tagli dolorosi per i fan?

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