Speciale The B-Movieye - Tra kaiju, licantropi iberici e Asylum!

Dinosauri giapponesi, licantropi spagnoli ed elfi in dvd!

Speciale The B-Movieye - Tra kaiju, licantropi iberici e Asylum!
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Era inevitabile che, all'interno di questa rubrica dedicata ai b-movie che affollano il sempre più dilatato universo del mercato dell'home video digitale, prima o poi si sarebbe tornati a parlare di kaiju eiga, ovvero i film di mostri giapponesi che individuano nel lucertolone radioattivo Godzilla e nella tartaruga volante Gamera le loro principali star.
Come già avvenuto in casi precedenti, a offrirci l'occasione di fare ritorno sull'argomento è un nuovo titolo recuperato dal dimenticatoio dall'attivissima Sinister Film, proprio nel periodo in cui, sugli schermi di tutto il mondo, è stato possibile vedere l'ottimo Pacific rim, ovvero l'omaggio al filone realizzato da Guillermo del Toro ricorrendo al costoso modo di fare cinema d'intrattenimento tipico dell'industria hollywoodiana.
Però, una volta rientrati nel ricco catalogo Sinister, non possiamo fare a meno di lasciarci sfuggire neppure una prelibatezza per collezionisti come Le messe nere della contessa Dracula, werewolf movie che in Italia non venne mai distribuito in vhs e che, di conseguenza, ha avuto modo di circolare tra i collezionisti soltanto tramite scadenti registrazioni televisive.
Anche se, al di là di questi vecchi fanta-orrori riesumati, come vedrete, vi sarà, inoltre, il tempo di parlare di due nuove produzioni Asylum rese disponibili dalle nostre parti da Minerva pictures.

Terremoto 10° grado

Con trailer e immancabile presentazione di Luigi Cozzi quali contenuti speciali, viene finalmente recuperato su supporto digitale questo poco celebrato titolo del filone giapponese delle creature preistoriche che, poco circolato dalle nostre parti tramite una rara edizione vhs, non rientra tra le grandi e celebrate produzioni della Toho.
Ed è proprio per quest'ultimo motivo che il lungometraggio realizzato nel 1977 da Junji Kurata - responsabile, tra l'altro, dell'assurdo Maschera rossa contro il gigante d'argilla - finisce per destare non poca curiosità, presentandosi quasi quale elaborato alternativo al genere.
La storia prende il via dal ritrovamento di alcune strane uova preistoriche conservate in un blocco di ghiaccio, per poi proseguire con una serie di violentissime scosse di terremoto che, oltre a precedere la ripresa attività del Fujisan, anticipano l'apparizione di uno spaventoso plesiosauro emerso dal profondo degli abissi.
La versione proposta in dvd è, in realtà, quasi tutta in lingua giapponese sottotitolata in italiano, ma poco importa nel corso della circa ora e mezza di visione che, anziché concentrarsi sulle consuete distruzioni di metropoli di cartapesta, sembra preferire in maniera piuttosto atipica l'orientamento verso l'horror e, addirittura, lo splatter... tra pupazzoni, schizzi di vernice rossa e pterodattili pronti a nascere dalle uova per fronteggiare il mostro.

Le messe nere della contessa Dracula

Datato 1971 e diretto dal León Klimovsky che curò, tra l'altro, La vendetta dei morti viventi e L'orgia notturna dei vampiri, si tratta del quinto capitolo della saga incentrata sul lupo mannaro Waldemar Daninsky incarnato da Paul Naschy alias Jacinto Molina, ovvero il Lon Chaney Jr iberico.
Il Paul Naschy che - affiancato da Hans Munkel - firma anche la sceneggiatura di questo tassello che, strizzando in maniera evidente l'occhio all'horror di matrice inglese del decennio precedente, parte dal momento in cui due incauti dottori, durante l'autopsia del licantropo, rimuovono dal suo corpo le pallottole d'argento che lo avevano fermato; permettendogli di tornare in vita e di andare alla ricerca di un pugnale che gli darebbe la pace eterna se impugnato per ucciderlo da una donna innamorata di lui.
Nel corso di uno spettacolo che, forte di una avvolgente atmosfera garantita anche dalla bella fotografia per mano di Leopoldo Villaseñor, si costruisce su un ritmo narrativo niente male; fino allo scontro conclusivo tra l'uomo lupo e la malvagia contessa Wandesa, ovvero Patty Shepard, resuscitata dal sangue di una ragazza feritasi accidentalmente.
Con presentazione di Luigi Cozzi quale extra.

Alien origin

Chelsea Vincent è Julia Evans, giornalista in missione speciale con una pattuglia di militari in Belize per osservare e segnalare la cattura delle forze ribelli lungo il confine che, dopo essersi imbattuti in una costruzione dentro cui un gruppo di archeologi erano alla ricerca di forme di vita aliena, si trovano a dover fuggire da una forza molto più terrificante di qualsiasi altra cosa abbiano mai incontrato.
La trama, quindi, non può fare a meno di richiamare alla memoria quella di Predator di John McTiernan, ma, tenendo in considerazione la politica delle produzioni Asylum, intente a proporre imitazioni a basso costo di grossi modelli hollywoodiani, è lecito immaginare che questo straight to video del 2012 sia nato a causa del contemporaneo Prometheus di Ridley Scott, ovvero il prequel di Alien.
Il tocco particolare, però, risiede nella scelta del regista Mark Atkins - autore, tra l'altro, di Evil eyes e Dragon crusaders - di raccontare il tutto attraverso la tecnica del POV, conferendo all'insieme il look dell'ennesimo, falso documentario.
E, mentre le soggettive della camera accompagnano il lento incedere in attesa dell'arrivo della parte horror, tra vegetazione ed escursioni dentro caverne alla Alien 2 sulla Terra di Ciro Ippolito si giunge al finale con la forte impressione di aver assistito, appunto, a una risposta in salsa extraterrestre all'arcinoto The Blair witch project - Il mistero della strega di Blair.

Lord of the elves - Il signore degli elfi

Dodicimila anni fa, in una terra ormai dimenticata, l'invasione dei guerrieri da parte del popolo di Rock porta all'uccisione ed al rapimento di molta gente del posto a bordo di draghi volanti per poterla usare, ogni notte di luna piena, nei sacrifici umani all'interno delle caverne.
Protagonista della oltre ora e venti di visione è un individuo che, al fine di ritrovare la moglie rapita per portarla in salvo, intraprende un pericoloso viaggio insieme ai due figli e, lungo il cammino, raduna anche un piccolo esercito di guerrieri.
Quindi, con un cast comprendente anche la Bai Ling di Lei mi odia, è chiaro che l'intento del film diretto dall'effettista Joseph J. Lawson, a partire dal titolo, sia quello di rifarsi al primo tassello della trilogia de Il Signore degli Anelli, con molti meno mezzi e capitali a disposizione.
Tanto più che è stato sfornato nel 2012, quindi nello stesso anno de Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, assumendo, di conseguenza, i connotati della risposta Asylum al lungometraggio di Peter Jackson.
Con abbondanza d'azione e feroce fauna assortita pronta a fare la propria apparizione, dai ragni giganti a disgustosi lucertoloni.
Insomma, il divertimento non manca.