Che piaccia o meno, il Marvel Cinematic Universe ha dato il via a un nuovo modo di fruire il cinema, optando sempre più per una logica seriale rispetto a opere autoconclusive. Il vero e proprio punto di svolta in questo senso è stato fatto proprio con The Avengers, capace di chiudere la Fase I del franchise in modo ottimale attraverso un film contenitore che ha dato spazio a tutti i numerosi personaggi presenti in scena. Al contrario di alcuni prodotti Marvel successivi infatti, il primo Avengers ha saputo dosare molto bene gli elementi sia narrativi che di stampo puramente visivo, così da risultare un vero e proprio punto d'arrivo (ma anche un nuovo inizio) altamente spettacolare riguardo le parabole vissute dai supereroi in scena, cioè Captain America, Iron Man, Vedova Nera, Thor, Hulk e Occhio di Falco, facendoli evolvere in maniera coerente durante l'intera pellicola. Qui di seguito proveremo a elencare alcuni dei motivi del successo del film provando a soffermarci anche sulla scena della battaglia finale, che rimane ancora oggi uno dei momenti più emozionanti dell'intero Marvel Cinematic Universe.
Avengers uniti
Il Marvel Cinematic Universe, nel corso degli anni, ha saputo conquistare un'ampia fascia di pubblico, grazie a un modello produttivo vincente capace di fornire allo spettatore esattamente il divertimento e le emozioni che voleva. All'epoca del primo Avengers tutto infatti stava per unirsi. Joss Whedon si è così messo al timone di un'avventura perfettamente bilanciata tra mood epico e scanzonato, dando alla luce un prodotto godibile, in grado di valorizzare al meglio non solo i supereroi più famosi ma anche quelli che negli stessi fumetti hanno spesso assunto il ruolo di semplici comprimari (basti pensare a Occhio di Falco). L'opera ci presenta quindi uno a uno i vari protagonisti, riuscendo a non far pesare neanche il cambio di attore per quanto riguarda Hulk (con Mark Ruffalo a succedere a Edward Norton), attraverso un film dal ritmo ottimale, preparando il terreno alla spettacolare battaglia finale gestita in più fasi. Dopo vari momenti d'azione lungo il corso dell'intera pellicola, la sequenza si apre con il subdolo Loki, fratello di Thor, che smanioso di ottenere il potere illimitato scaglia contro la Terra la popolazione aliena dei Chitauri. Ovviamente, gli alieni si dimostrano una minaccia insormontabile per un singolo supereroe, ed è così che, proprio alla fine del film, i vari protagonisti riescono infine a fare squadra per giocarsi il tutto per tutto in un'epica battaglia senza esclusione di colpi che ha come scenario Manhattan, mettendo ognuno le proprie specifiche caratteristiche al servizio dell'intera squadra, coordinata da Captain America.
Il grande merito di Whedon è stato quello di creare una lunga scena d'azione finale stratificata e soddisfacente, capace tanto di puntare sui singoli supereroi - impegnati su fronti diversi - per poi mostrarli tutti insieme in quello che è forse il momento più iconico dell'intero film. Vediamo così Thor confrontarsi con Loki mentre i Chitauri si impegnano nel portare caos e distruzione ovunque, regalando allo spettatore un vero e proprio senso di apocalisse alle porte. Lo spirito eroico di chi si impegna per salvare la comunità di cui fa parte, uno dei tratti caratteristici di molti dei protagonisti positivi delle storie, viene rimarcato in numerose occasioni. Il grande senso di pericolo dato da uno scenario di vera e propria guerriglia urbana è stato ricreato molto bene durante l'intera parte finale, dando allo stesso spettatore l'idea di trovarsi su un campo di battaglia dove non esistono né leggi né regole e dove diventa fondamentale adattarsi per volgere a proprio favore lo scontro.
Loki e Tony Stark
Nel momento in cui vediamo gli Avengers uniti, la battaglia entra davvero nel vivo, mostrandoci tanto lo S.H.I.E.L.D. capitanato da Nick Fury quanto i vari supereroi tentare di tutto per fermare l'invasione. Vedere gli Avengers per la prima volta determinati a perseguire un obiettivo comune senza litigare tra loro è sicuramente un momento capace, ancora oggi, di emozionare in primis i fan della Marvel, ma probabilmente anche il resto del pubblico. Ben ricreato poi l'equilibrio tra sequenze a terra, in cui vediamo ad esempio Captain America protagonista di alcune coreografie di lotta corpo a corpo, che mostrano la sua superforza e agilità, così come Iron Man, capace di volare tra i grattacieli sparando raggi di energia in ogni direzione per fronteggiare, anche dal punto di vista aereo, i terribili avversari. Di enorme impatto scenico la sequenza in cui vediamo la camera spostarsi agilmente tra i vari Avengers, mostrandoceli tutti impegnati nelle azioni più disparate, così da puntare su una dimensione altamente spettacolare dove la stessa intesa tra i vari eroi risulta sempre più palese. Le riprese che partono dal basso delle strade cittadine per arrivare verso l'alto dei grattacieli in rovina riescono a donare all'intera battaglia un soddisfacente grado di varietà e frenesia, senza mai perdere il focus, anche per merito di una messa in scena chiara e d'impatto.
Un obiettivo sicuramente non facile da raggiungere, vista la mole di elementi in campo, seppur Whedon sia riuscito senza problemi a puntare al massimo sul lato spettacolare, con sequenze parecchio esaltanti anche per quanto riguarda il grado di distruzione ambientale, con vetture, strade e addirittura interi palazzi a collassare senza soluzione di continuità. Gli stessi Hulk e Thor diventano protagonisti di una sequenza di lotta a bordo di una piccola astronave dei Chitauri, dando modo a chiunque di comprendere in pochissimi secondi la reale potenza dei due supereroi, capaci di polverizzare schiere nemiche in pochi attimi.
La sequenza, avanzando, continua a stupire, mostrandoci ancora una volta i Chitauri intenti a distruggere la città, mentre tutti gli Avengers continuano ad affrontarli, con Iron Man (anche in virtù della sempre crescente popolarità che ha ottenuto verso il pubblico) che è stato usato per l'atto finale, quello in cui lo vediamo volare verso il cielo per provare a chiudere definitivamente la colossale battaglia. La scena, ricca di pathos, torna a puntare prepotentemente sul concetto di eroismo nella sua forma più pura, mostrandoci in primo piano lo stesso viso di Tony Stark, capace di immolarsi per il bene comune, conscio di mettere a rischio la sua stessa vita per salvare il mondo. La sequenza finale di Avengers rimane così, ancora oggi, uno dei momenti d'azione di massa meglio concepiti dell'intero Marvel Cinematic Universe, capace di rivaleggiare senza problemi anche con quanto visto in Infinity War ed Endgame.
The Avengers: analizziamo l'epica battaglia finale a New York
L'epica battaglia finale presente in The Avengers è probabilmente il momento meglio concepito del film. Analizziamolo insieme.
Che piaccia o meno, il Marvel Cinematic Universe ha dato il via a un nuovo modo di fruire il cinema, optando sempre più per una logica seriale rispetto a opere autoconclusive. Il vero e proprio punto di svolta in questo senso è stato fatto proprio con The Avengers, capace di chiudere la Fase I del franchise in modo ottimale attraverso un film contenitore che ha dato spazio a tutti i numerosi personaggi presenti in scena.
Al contrario di alcuni prodotti Marvel successivi infatti, il primo Avengers ha saputo dosare molto bene gli elementi sia narrativi che di stampo puramente visivo, così da risultare un vero e proprio punto d'arrivo (ma anche un nuovo inizio) altamente spettacolare riguardo le parabole vissute dai supereroi in scena, cioè Captain America, Iron Man, Vedova Nera, Thor, Hulk e Occhio di Falco, facendoli evolvere in maniera coerente durante l'intera pellicola.
Qui di seguito proveremo a elencare alcuni dei motivi del successo del film provando a soffermarci anche sulla scena della battaglia finale, che rimane ancora oggi uno dei momenti più emozionanti dell'intero Marvel Cinematic Universe.
Avengers uniti
Il Marvel Cinematic Universe, nel corso degli anni, ha saputo conquistare un'ampia fascia di pubblico, grazie a un modello produttivo vincente capace di fornire allo spettatore esattamente il divertimento e le emozioni che voleva. All'epoca del primo Avengers tutto infatti stava per unirsi.
Joss Whedon si è così messo al timone di un'avventura perfettamente bilanciata tra mood epico e scanzonato, dando alla luce un prodotto godibile, in grado di valorizzare al meglio non solo i supereroi più famosi ma anche quelli che negli stessi fumetti hanno spesso assunto il ruolo di semplici comprimari (basti pensare a Occhio di Falco).
L'opera ci presenta quindi uno a uno i vari protagonisti, riuscendo a non far pesare neanche il cambio di attore per quanto riguarda Hulk (con Mark Ruffalo a succedere a Edward Norton), attraverso un film dal ritmo ottimale, preparando il terreno alla spettacolare battaglia finale gestita in più fasi.
Dopo vari momenti d'azione lungo il corso dell'intera pellicola, la sequenza si apre con il subdolo Loki, fratello di Thor, che smanioso di ottenere il potere illimitato scaglia contro la Terra la popolazione aliena dei Chitauri.
Ovviamente, gli alieni si dimostrano una minaccia insormontabile per un singolo supereroe, ed è così che, proprio alla fine del film, i vari protagonisti riescono infine a fare squadra per giocarsi il tutto per tutto in un'epica battaglia senza esclusione di colpi che ha come scenario Manhattan, mettendo ognuno le proprie specifiche caratteristiche al servizio dell'intera squadra, coordinata da Captain America.
Il grande merito di Whedon è stato quello di creare una lunga scena d'azione finale stratificata e soddisfacente, capace tanto di puntare sui singoli supereroi - impegnati su fronti diversi - per poi mostrarli tutti insieme in quello che è forse il momento più iconico dell'intero film.
Vediamo così Thor confrontarsi con Loki mentre i Chitauri si impegnano nel portare caos e distruzione ovunque, regalando allo spettatore un vero e proprio senso di apocalisse alle porte.
Lo spirito eroico di chi si impegna per salvare la comunità di cui fa parte, uno dei tratti caratteristici di molti dei protagonisti positivi delle storie, viene rimarcato in numerose occasioni.
Il grande senso di pericolo dato da uno scenario di vera e propria guerriglia urbana è stato ricreato molto bene durante l'intera parte finale, dando allo stesso spettatore l'idea di trovarsi su un campo di battaglia dove non esistono né leggi né regole e dove diventa fondamentale adattarsi per volgere a proprio favore lo scontro.
Loki e Tony Stark
Nel momento in cui vediamo gli Avengers uniti, la battaglia entra davvero nel vivo, mostrandoci tanto lo S.H.I.E.L.D. capitanato da Nick Fury quanto i vari supereroi tentare di tutto per fermare l'invasione.
Vedere gli Avengers per la prima volta determinati a perseguire un obiettivo comune senza litigare tra loro è sicuramente un momento capace, ancora oggi, di emozionare in primis i fan della Marvel, ma probabilmente anche il resto del pubblico.
Ben ricreato poi l'equilibrio tra sequenze a terra, in cui vediamo ad esempio Captain America protagonista di alcune coreografie di lotta corpo a corpo, che mostrano la sua superforza e agilità, così come Iron Man, capace di volare tra i grattacieli sparando raggi di energia in ogni direzione per fronteggiare, anche dal punto di vista aereo, i terribili avversari.
Di enorme impatto scenico la sequenza in cui vediamo la camera spostarsi agilmente tra i vari Avengers, mostrandoceli tutti impegnati nelle azioni più disparate, così da puntare su una dimensione altamente spettacolare dove la stessa intesa tra i vari eroi risulta sempre più palese.
Le riprese che partono dal basso delle strade cittadine per arrivare verso l'alto dei grattacieli in rovina riescono a donare all'intera battaglia un soddisfacente grado di varietà e frenesia, senza mai perdere il focus, anche per merito di una messa in scena chiara e d'impatto.
Un obiettivo sicuramente non facile da raggiungere, vista la mole di elementi in campo, seppur Whedon sia riuscito senza problemi a puntare al massimo sul lato spettacolare, con sequenze parecchio esaltanti anche per quanto riguarda il grado di distruzione ambientale, con vetture, strade e addirittura interi palazzi a collassare senza soluzione di continuità.
Gli stessi Hulk e Thor diventano protagonisti di una sequenza di lotta a bordo di una piccola astronave dei Chitauri, dando modo a chiunque di comprendere in pochissimi secondi la reale potenza dei due supereroi, capaci di polverizzare schiere nemiche in pochi attimi.
La sequenza, avanzando, continua a stupire, mostrandoci ancora una volta i Chitauri intenti a distruggere la città, mentre tutti gli Avengers continuano ad affrontarli, con Iron Man (anche in virtù della sempre crescente popolarità che ha ottenuto verso il pubblico) che è stato usato per l'atto finale, quello in cui lo vediamo volare verso il cielo per provare a chiudere definitivamente la colossale battaglia.
La scena, ricca di pathos, torna a puntare prepotentemente sul concetto di eroismo nella sua forma più pura, mostrandoci in primo piano lo stesso viso di Tony Stark, capace di immolarsi per il bene comune, conscio di mettere a rischio la sua stessa vita per salvare il mondo.
La sequenza finale di Avengers rimane così, ancora oggi, uno dei momenti d'azione di massa meglio concepiti dell'intero Marvel Cinematic Universe, capace di rivaleggiare senza problemi anche con quanto visto in Infinity War ed Endgame.
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