Speciale Star Wars: i dieci più grandi 'WTF' della trilogia prequel

La trilogia prequel di Star Wars e tutte le sue assurdità - dalla gara di sgusci ai midichlorian - in un comodo vademecum da portare con sé prima di vedere 'Il risveglio della Forza'. Per non dimenticare.

Speciale Star Wars: i dieci più grandi 'WTF' della trilogia prequel
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A volte la Forza agisce seguendo vie misteriose, e sebbene l'esalogia di Star Wars , che presto troverà seguito nel settimo, attesissimo capitolo della saga, Il risveglio della Forza, sia amatissima da milioni di appassionati in tutto il mondo, a volte il Dubbio e l'Oscurità si sono insidiati nel cuore degli spettatori, specie quelli che, forgiati da anni di revisioni continue della trilogia originale, hanno affrontato la seconda (quella dei ‘prequel') con animo fiducioso e libero da ogni forma di sospetto. Insomma, era George Lucas, il creatore dell'Universo, l'artefice del mito, il padrone del Destino. Cosa mai sarebbe potuto andare storto?
Eppure, per quanto si cerchi di negarlo, i tre film prodotti dal 1999 in poi sono pieni di momenti ‘Ma che diavolo...' che hanno provocato diversi sussulti nell'equilibrio del Creato, e non parliamo delle battute di Jar Jar Binks, diventato ormai capro espiatorio favorito dei detrattori.
Esaminiamo insieme (con molta ironia, i fan della trilogia prequel non se ne abbiano a male!) i momenti in cui perfino Mace Windu avrebbe desiderato possedere dei capelli, per poterseli strappare.


Darth Vader che costruisce C-3PO

Durante L'Impero Colpisce ancora, il villain della saga, distruttore di pianeti e braccio destro del più tirannico Despota che la Galassia intera ricordi, si trova faccia a faccia con C-3PO (o D-3BO se preferite la versione italiana. Ne riparleremo), droide protocollare amatissimo dal pubblico (misteriosamente, tra l'altro, visto che è saccente, rompiballe e insopportabile). Il robot viene apparentemente distrutto e Vader non sembra assolutamente fare una piega. Come è giusto che sia. E' solo una macchina. Ma durante La minaccia fantasma ci viene rivelato che, da bambino (ma poi, Darth Vader bambino, siamo ancora sicuri che sia stata una buona idea?) era stato proprio lui a costruirlo con le sue manine pacioccose. Primo caso di castroneria 'retcon'. Ovvero, una 'brillante idea' apparentemente innocua che però, a dargli retta, fa apparire i personaggi come dei perfetti imbecilli nei capitoli successivi. Diciamoci la verità, la sensazione di ‘appiccicaticcio' ci ha attanagliati tutti, sebbene chi non voglia riconoscere l'errore abbia azzardato possibili spiegazioni razionali: del tipo ‘ai tempi il droide non aveva la corazza', oppure ‘è solo un droide - appunto - prodotto in serie. Riconoscereste la vostra Playstation 2 tra vent'anni?'. C'è chi addirittura ha provato a metterci una pezza postuma. In un fumetto della Dark Horse, Thank the maker, realizzato naturalmente dopo l'uscita della seconda trilogia, una commovente ‘scena aggiuntiva' mostra un Vader amletico e riflessivo di fronte alla testa recisa del suo vecchio amico di ferro. E comunque, per inciso, io sulla Playstation 2 ci ho messo un segnetto. Non sia mai dovessi cedere al Lato Oscuro, vorrei evitare gaffes.


Non mi ricordo di aver mai avuto un droide.

Questo afferma Obi-Wan Kenobi alla vista di C1-P8 (o R2-D2. Aridaje) in Episodio IV - Una nuova speranza. Beh, ti ricordi male, vecchio ubriacone, perché nei prequel ci fanno vedere che ci scorrazzi allegramente tutto il giorno, e per lungo tempo. Pure le foto ricordo, ti ci sei fatto. No, non vale dire che ‘il droide non era tuo', e nemmeno la scusa della Playstation di cui sopra. Questa va dritta dritta nell'elenco di conclamate corbellerie che sei andato dichiarando, tipo ‘Darth Vader ha ucciso tuo padre', ‘tuo padre ha costruito questa spada laser per te' ‘non mi chiamano Obi-Wan da prima che tu nascessi' o (la peggio di tutte, maledetto contapalle) ‘sono stato addestrato dal maestro Yoda'. A tua discolpa, c'è da dire che non sei il solo a spararle grosse, in questa Galassia piena di balle. Ad esempio Leia ne Il ritorno dello Jedi dichiara di ricordarsi fermamente ‘l'espressione triste di sua madre'. Beh, che dire. O te le inventi di sana pianta, o hai una memoria formidabile, dato che tua madre, pora stella, è morta (strangolata da tuo padre), tipo due minuti dopo che sei nata. Secondo e terzo caso di castroneria retcon. TAAC!


La gara di sgusci.

Anche perdonando l'abominevole traduzione italiana del termine ‘pod', l'interminabile sfida tra bimbo Anakin e bastardo alieno Sebulba tra i canyon di Naboo è rimasta negli annali come una delle sequenza più annacquate e tirate dell'intera esalogia. L'idea non era malvagia, e poi diciamocelo, stavano già progettando un videogioco di corse. E ci stava. Star Wars e marketing sono sempre andati a braccetto. Il gioco poi si rivelò peggiore di una tortura cinese, ma questa è un'altra storia. Solo che, se all'inizio s'è tutti contenti di vedere quel variopinto pubblico composto da tante razze aliene che esultano per i piccoli rivali, alle lunghe cala pesantemente la palpebra e la vescica reclama, tanto che è stato ufficialmente nominato vincitore tra ‘i momenti ideali per andare a fare pipì' di tutta la storia del cinema (alla pari con la sequenza di Rocky IV in cui Stallone viaggia in macchina e si vedono per venti minuti scene riciclate dai film precedenti, con sotto la musica dei gruppi rock coi capelli cotonati degli anni'80). E quando anche i bambini si ribellano, al grido di ‘Papà, ma quando finisce?', allora è il caso di riflettere.


La love story tra Anakin e Amidala

Nel cinema hollywoodiano ci sono più accoppiamenti combinati che nell'India brahmanica. Sarah Connor e Kyle Reese, quasi tutte le principesse Disney, con quel damerino del Principe Azzurro, George McFly e Lorraine Baines. ‘Sti matrimoni s'hanno da fare, non si scappa. E per Anakin e Amidala era lo stesso. Tutti ci aspettavamo che prima o poi avrebbero quagliato (è il problema annoso dei prequel), ma il punto era scoprire quando e come. Ecco. In quel caso, forse, una revisione di sceneggiatura in più non avrebbe proprio guastato. Perché l'amore sboccia quando Anakin è ancora un bimbo appena uscito dalla sua fase ‘Cicciobello' e Amidala già una bella sgnacchera formata con le fattezze di Natalie Portman. Che vabbè, con la pedofilia già ci bazzicava dai tempi di Lèon, ma in certi casi si esagera. Quando Anakin cresce, diventando pure lui un bel giovanottone con lo sguardo da triglia (ma è tutto calcolato. Serve a simboleggiare la freddezza emotiva del Lato Oscuro che abbraccerà), le cose non migliorano, per cui L'Attacco dei Cloni è tutto uno scambiarsi di sguardi languidi e interminabili passeggiate al lago (quello di Como, che una vacanzetta gratis mica ci dispiace, mentre fingiamo di lavorare. E in mano a questi c'è il destino dell'Universo, calcolate). Per molti un'insopportabile rottura di marones, ma in fondo è nulla rispetto alla gara di sgusci sfrangiprepuzio del primo capitolo. Tra l'altro, se i ribelli avessero saputo che nell'intimità la sua bella chiamava il ninaccioso Lord dei Sith con il nome di una bimba orfana dai riccioli d'oro ('Annie') avrebbero potuto distruggerne totalmente la credibilità solo basandosi sulla diffusione della notizia, senza bisogno di armare nemmeno una pistola laser. Poi dicono di Jar Jar. Vabbè.


C1-P8, arsenale ambulante

O R2-D2, come preferite (vedi su. Over and over again). Nella trilogia originale era una specie di barattolo di latta su ruote, e la cosa più figa che sapeva fare era proiettare l'ologramma della Principessa Leia che diceva a ripetizione "Aiutami Obi-Wan Kenobi, sei la mia unica speranza". Una specie di impianto 5.1 portatile, che però per il resto emetteva solo dei beep fastidiosissimi che manco i Game & Watch della Nintendo. Nella seconda trilogia, vola e sputa fiamme che sembra Chuck Norris in Rombo di Tuono. Se sapeva fare tutto questo, il piccoletto, perché non ha tirato fuori queste capacità nel palazzo di Jabba facendo arrosto di vermone e concludendo l'intera trama de Il ritorno dello Jedi in, diciamo, cinque secondi? Misteri della Fede. O, probabilmente, quarto evidentissimo caso di castroneria retcon.


La fine barbina di Darth Maul

Per tutto il periodo di campagna promozionale prima dell'uscita de La minaccia fantasma, questo cattivo dal look super-figo e super-minaccioso è stato uno degli assi più importanti nella generazione di hype e aspettative dei fan. Chi era? Da dove veniva? Perché era pittato di rosso e nero? Quale sarebbe stato il suo stile di combattimento, con quella cazzutissima spada laser a doppia lama? E poi, portava l'appellativo di ‘Darth', un titolo onorifico di tutto rispetto, per cui tutti ci saremmo aspettati il nuovo Vader, l'antagonista per eccellenza, il mostro di fine livello, quello con cui fare i conti alla fine della saga, durante un pericoloso duello finale. Invece, sto poraccio appare cinque minuti, da uno sguardo con un cannocchiale, due spadate, e poi lo ritroviamo a fine film, dove viene indecorosamente segato in due da un Obi-Wan in grande spolvero. Finisce in un pozzo e nessuno lo rivede più. Me lo ricordo, quello che ci dicevamo: ‘Dai, non è possibile. Il prossimo si chiama L'attacco dei cloni. Lo clonano. Tornerà'. Ma quando mai. Anche qui i fan del cornutello si sono dovuti accontentare di leggere il prosieguo delle sue malefatte nei fumetti dell'Expanded Universe (peraltro ufficialmente e ignominiosamente cancellati dalla continuity con l'arrivo della trilogia che verrà), dove viene dotato prima di zampe caprine, e poi di un raccapricciante - in senso buono - corpo aracnide, per sopperire all'assenza di gambe naturali. Che la Forza benedica i comics.


L'invecchiamento lampo del Senatore Palpatine

Una gara di sgusci di qua, una chiacchiera di là, una passeggiata al lago di su, alla fine arrivi al terzo film che devi ancora risolvere un sacco di cose, perché, appunto, i fan se lo aspettano. E allora tocca correre. "Presto, Padmè deve dare alla luce i due gemelli!" "Ma come? In sceneggiatura c'è scritto che muore!" "Ok, muore dandoli alla luce!" "Ma come? Ne Il ritorno dello Jedi Leia dice chiaramente di ricordarsi l'espressione triste di sua madre!" "Ancora sta storia. Piantala. Li vuoi sti soldi? Muore, e li dà alla luce. Punto. Se la ricorderà grazie alla Forza!". E cose così. Ma tra le vittime peggiori di questa ansia di chiusura c'è sicuramente il doppiogiochista senatore, che all'inizio de La vendetta dei Sith ha ancora il bel musetto pulito di Ian McDiarmid al naturale, e doveva in fretta convertirsi nell'orrendo vecchiaccio che è l'Imperatore della trilogia originale. Se calcoliamo che in una primissima versione de L'Impero colpisce ancora le sue fattezze erano state ottenute mescolando la faccia di un'anziana signora con quella di un orango (true story. Controllate su Wikipedia), potete capire che è un problema non da poco. "Miseriaccia! Ci siamo scordati di farlo invecchiare! E se non torno per cena mia moglie mi uccide!". "Ok, facciamo così: mentre combatte con Mace Windu viene investito dai suoi stessi lampi di energia, che lo invecchiano a dismisura". "Ma perché scusa? I lampi di energia invecchiano?". "Vuoi tornare a cena da tua moglie?" "Sì!" "Allora invecchiano. E' un pianeta lontano di una galassia lontana lontana, che ne sanno, come funzionano là, le leggi della fisica ?". Voilà. Ad ogni modo, la reazione del futuro Imperatore è sportiva. "Toh, sono deforme! Che chic. Gioverà sicuramente alla mia immagine di carogna suprema". Si tira su il cappuccio e si rimette a parlare di politica, come nulla fosse. Chi non lo farebbe, al posto suo.


Il generale Grievous e le sue spade laser

Fino ad allora, avevamo sempre pensato che la spada laser fosse uno strumento utilizzabile soltanto dai Jedi, grazie alla loro grande abilità, alla forza di volontà - anzi, alla Forza e basta - e alla loro capacità di controllare e stravolgere, all'occorrenza, le leggi della fisica (leggi, telecinesi e affini). Ok, non è mai stato precisamente specificato, ma non ci saremmo mai aspettati che un qualsiasi bellimbusto in scatola - perché alla fine, questo è Grievous, centosettanta grammi di bontà in armatura da droide - senza alcuna tendenza al misticismo di sorta, potesse arrivare addirittura a maneggiarne quattro in contemporanea senza troncarsi nemmeno uno dei suoi fastidiosissimi arti metallici. Però lo ammettiamo, è tutta invidia. Perché Grievous è uno dei pochi esseri dell'intera Galassia a potersi sfidare da solo a Street Fighter. E siamo convinti, data la sua agilità, che con le mezzelune se la cava egregiamente.


L'adattamento dei nomi

Ok, questo non riguarda Lucas, non riguarda i film ed è un punto dolente soprattutto per noi italiani, ma è assolutamente da annoverarsi tra gli elementi dei film che hanno fatto apparire un enorme punto interrogativo sopra le nostre fronti, che nemmeno l'Enigmista di Batman ne ha uno così. Siamo abituati alle stranezze dell'adattamento originale. E arriviamo a capire perfettamente che un nome che suonava più o meno come ‘Darth Cesso', in abbinamento con quel casco, nella nostra lingua avrebbe provocato risibili conseguenze. Vada per Fener. Capiamo meno tutto il resto. Jan invece di Han, Leila invece di Leia, i droidi, Ciube, i ‘quoti'. Madonna. I quoti. E anche lì, capiamo, non potevano intitolare L'attacco dei quoti l'Episodio II, che li avrebbero presi per il culo pure quelli che vendono i pop-corn. Però, una volta fatta la frittata, mantienila. Semplifica. Aiuta la gente. E invece no. Fener, nella nuova trilogia resta Lord Fener, mentre i droidi, da C1-P8 e D-3BO che erano, tornano inspiegabilmente a essere chiamati R2-D2 e C-3PO. E siamo curiosi di vedere cosa combinano con Il risveglio della Forza e figliolanza.


I midichlorian

Il WTF supremo, the Ultimate Balla di sterco, il definitivo invito a sacrificare i propri testicoli in un cassetto. Probabilmente non ci sono parole per esprimere il disappunto di pressoché tutti gli spettatori alla rivelazione di Qui-Gon Jinn sulla vera natura dell'energia mistica, leggiadra, intangibile, potente eppure fragile e poeticamente ondivaga fino ad allora chiamata semplicemente ‘Forza'. Con il suo fare insopportabile da piccolo chimico, tastando il polso di Anakin come prima di donare il sangue (ma senza offrire cornetti. Spilorcio) , il Maestro ci rivela che Essa sarebbe composta da... oddio nemmeno noi lo sappiamo dire... particelle di sodio come quella ‘sempre sola' dell'acqua Lete? Animaletti microscopici in grado di determinare i destini dell'universo? Non lo so. Abbiamo dimenticato, rimosso, censurato. Comunque, era qualcosa di fisico, scientifico, tangibile. Era roba. E pure parecchio infoiata, dato che - doppio colpo al cuore - è stata in grado di ingravidare la sacra vergine Shmi in una versione da poracci dell'Immacolata Concezione. E almeno lo Spirito Santo aveva fatto un buon lavoro, che Gesù era una personcina ammodo e non se ne andava in giro a distruggere pianeti. Altro che director's cut con le scene aggiunte, qua a vendere sarebbe una versione con quella parte completamente rimossa e una dichiarazione ufficiale firmata da George Lucas e J.J. Abrams in contemporanea che quella bestialità non conta, non esiste, non è mai stata pensata né realizzata. Omertà, ci vuole. Per il bene della Galassia.

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