Star Wars è in crisi? Saltano registi e sceneggiatori, che succede?

Con l'arrivo di Bob Iger, anche LucasFilms e le sue pellicole sono state rivoltate come dei calzini: ecco come sta cambiando il franchise di Star Wars.

Star Wars è in crisi? Saltano registi e sceneggiatori, che succede?
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È caos in casa LucasFilms: dopo che il nuovo CEO di Disney Bob Iger ha ammesso i problemi della terza trilogia di Star Wars, scagliandosi in particolare contro la scelta di pubblicare troppi film in poco tempo, alle parole stanno seguendo i fatti. In modo del tutto analogo a quanto accaduto qualche settimana fa con la ristrutturazione del Marvel Cinematic Universe operata sempre dal nuovo CEO, che ha sostituito Bob Chapek a novembre 2022, anche le produzioni LucasFilms, specie in ambito cinematografico, sembrano essere andate incontro ad una serie di posticipi, rinvii a data da destinarsi e cancellazioni. Con il gran numero di produzioni targate Star Wars in arrivo e il turbinio di rumor e leak degli ultimi giorni, però, per qualche fan potrebbe essere difficile tenere il passo: cerchiamo dunque di capire quando torneremo nella Galassia Lontana Lontana e, soprattutto, con quali film e serie TV.

L'"ascia" di Bob Iger

Prima di addentrarci negli annunci degli ultimi giorni, occorre fare chiarezza su due questioni. La prima è il modus operandi adottato da Bob Iger nella sua ristrutturazione interna, che sembra essere estesa a tutte le IP della Casa di Topolino.

Il motto del nuovo CEO di Disney sembra essere quello di "meno contenuti, più qualità", che in alcuni casi si porta dietro il corollario "più tempo tra una produzione e l'altra". In altre parole, Disney cercherà di spremere meno le IP come Marvel e Star Wars, ma lo farà in modo più consapevole, con produzioni ad alto budget e, potenzialmente, di alta qualità. La realizzazione di film e serie TV di alto livello, però, richiederà più tempo del previsto: da qui la necessità di far slittare film e serie TV di qualche mese (o anno) per evitare accavallamenti e per dare a tuti i settori dell'azienda (VFX in particolare) il tempo di sfornare contenuti di maggiore qualità. La seconda questione è quella dello sterminato parco titoli di Star Wars in arrivo nei prossimi mesi (e anni) al cinema e su Disney+, che per semplicità vi riassumiamo in un elenco:

  • Star Wars: Visions Volume 2 (4 maggio 2023 su Disney+)
  • Star Wars: Young Jedi Adventures (4 maggio 2023 su Disney+)
  • Star Wars: Ahsoka (2023 su Disney+)
  • Star Wars: Skeleton Crew (2023 su Disney+)
  • Star Wars: Andor Stagione 2 (TBD su Disney+)
  • Star Wars: The Acolyte (TBD su Disney+)
  • Star Wars: Lando (TBD s Disney+)
  • The Book of Boba Fett Stagione 2 (TBD su Disney+)
  • Star Wars: Rangers of the New Republic (TBD su Disney+)
  • Film di Star Wars di Taika Waiti (TBD al cinema)
  • Film di Star Wars di Damon Lindelof (TBD al cinema)
  • Film di Star Wars di Patty Jenkins (TBD al cinema)
  • Film di Star Wars di Kevin Feige (TBD al cinema)
  • Film di Star Wars di J.D. Dillard (TBD al cinema)
  • Film di Star Wars di Shawn Levy (TBD al cinema)
  • Nuova trilogia di Star Wars di Rian Johnson (TBD al cinema)


  • Una lista lunghissima, che farà sicuramente la felicità di tutti i fan di Star Wars. Bene, dimenticatela. Metà di questi film e serie TV non esistono più, dopo essere stati cancellati negli ultimi mesi. Sembra che i prodotti Disney+ siamo quelli relativamente più "al sicuro" dalla ristrutturazione di Bob Iger, se non altro perché quelli più prossimi sono ormai stati girati, mentre Disney ha le mani legate sul resto, poiché si tratta di seconde o addirittura terze stagioni di serie che hanno già fatto successo su Disney+ e che difficilmente verranno cancellate di punto in bianco.

    Certo, dopo la presunta cancellazione di Willow dopo solo una stagione la cautela nell'analisi delle scelte di Disney non sembra essere mai troppa, ma uno stop ad una serie "a metà" genererebbe non pochi problemi per l'universo di Star Wars, che da decenni fa leva sulla sua coesione e coerenza per attirare i fan ad ogni uscita in sala e in TV. Benché per ora non ci siano certezze in merito, è molto probabile che l'unico taglio di peso sul piccolo schermo sarà quello di Star Wars: Rangers of the New Republic, la cui cancellazione viene ormai rumoreggiata dal lontano 2021, quando Gina Carano è stata allontanata da LucasFilms e Disney. Per il resto, invece, potremmo vedere alcune serie concludersi più rapidamente del previsto, magari in una sola stagione (una su tutte potrebbe essere Lando), ma non vi sono ancora certezze in merito.

    Una nuova trilogia e poche altre certezze

    In campo cinematografico, invece, i fan di Star Wars farebbero bene a tremare, perché l'ascia di Bob Iger sembra essere abbattuta impietosa sul franchise.

    Per quanto ne sappiamo al momento, infatti, gli unici film quasi sicuramente "salvi" sono quelli della nuova trilogia di Star Wars di Rian Johnson: difficile dire, in questo caso, se il nuovo CEO di Disney creda davvero nel potenziale di questi film o se la sua mossa sia dettata da ragioni eminentemente economiche. D'altro canto, i film di Rian Johnson dovrebbero essere in fase di sviluppo e di concept da anni, dunque è molto probabile che Disney vi abbia già investito milioni di Dollari e che non possa permettersi di "resettare" tutto quanto, rischiando peraltro di tenere l'IP di Star Wars lontana dal cinema per anni ancora. L'altra quasi-certezza è che anche lo Star Wars di Taika Waititi sia sano e salvo, anche se una sua uscita nel 2023 è ormai pressoché impossibile. Anche in questo caso, però, resta il dubbio dei reali motivi dietro la non-cancellazione del film, che ha ormai uno sviluppo lungo, travagliato e molto costoso alle spalle e che Disney potrebbe voler mandare comunque al cinema come "riempitivo" prima dell'arrivo della nuova trilogia, in modo da dare anche più respiro a Rian Johnson e ai suoi collaboratori per evitare degli scivoloni pari a quelli della terza saga dello scorso decennio.

    Per quanto riguarda gli altri film del franchise, le notizie sono decisamente poco incoraggianti e fanno il paio con numerose cancellazioni "illustri" degli ultimi anni, come quelle della trilogia di Star Wars di D B Weiss e David Benioff. I tagli non sono in realtà cosa nuova delle ultime settimane: al contrario, già a novembre la nuova direzione Disney aveva già cestinato un altro film di Star Wars, ovvero lo spin-off di J D Dillard dedicato ai Sith e ambientato in larga parte su Exegol, il pianeta segreto di questi ultimi introdotto nella terza trilogia.

    La pellicola aveva catturato l'attenzione dei fan quanto degli spettatori occasionali, riconfermando il profondo interesse per il Lato Oscuro della Forza della fanbase, mentre le ragioni della sua cancellazione non sono ancora chiare. Provando a fare un azzardo, la decisione di bloccare i lavori sul film potrebbe dipendere dallo scarso successo tra i fan "hardcore" dell'ultima trilogia di Guerre Stellari, a cui lo spin-off di J.D. Dillard sembrava essere intimamente collegato. Invece, nulla si sa sullo Star Wars diretto da Shawn Levy, che potrebbe essere ad uno stadio molto precoce dei lavori o persino non esistere proprio

    Addio a Patty Jenkins, Kevin Feige e Damon Lindelof

    Passando alle notizie più recenti, l'8 marzo un report di Variety ha confermato lo stop ai lavori sullo Star Wars prodotto da Kevin Feige e scritto da Michael Waldron, già sceneggiatore di Loki, forse per permettere ai due di concentrarsi maggiormente sul MCU.

    Una mossa necessaria, soprattutto ora che sappiamo che Michael Waldron sceneggerà Avengers Secret Wars e Kevin Feige dovrà fare i conti con dei Marvel Studios profondamente ristrutturati, complice anche il licenziamento di Victoria Alonso, storica produttrice e direttrice dei VFX della Casa delle Idee al cinema al centro dello scandalo sulle condizioni lavorative degli addetti agli effetti speciali di casa Marvel. In parallelo, sempre Variety sembra aver posto fine al tira-e-molla sullo Star Wars di Patty Jenkins, teoricamente intitolato Rogue Squadron: quest'ultimo era per la verità scomparso dai radar a metà 2022, dopo un'assenza al D23 che aveva già il sapore di una cancellazione, ma proprio a metà dicembre era stato confermato che Star Wars Rogue Squadron era ancora vivo e che Patty Jenkins lo stava dirigendo. Non si sa se il rumor fosse falso o se invece lo stop definitivo sia arrivato solo pochi giorni fa, ma, ammesso di fidarci di Variety, sembra proprio che Patty Jenkins sia stata "defenestrata" anche da LucasFilms.

    Il tonfo più clamoroso è però stato quello dello Star Wars di Damon Lindelof, sceneggiatore principale di Lost, che proprio in queste settimane doveva completare la sceneggiatura perché passasse al vaglio di LucasFilms. Il film non è stato cancellato del tutto, ma sembra aver subito un'importante battuta d'arresto: dopo aver dichiarato il suo amore per Star Wars il 17 marzo, infatti, Damon Lindelof ha lasciato il suo Guerre Stellari meno di quattro giorni dopo, il 21 marzo.

    Considerato che le riprese del film dovevano iniziare a febbraio 2024 e la sua uscita era prevista per dicembre 2025, un rinvio si fa sempre più probabile di giorno in giorno, visto che l'addio di Lindelof fa presagire che la sua sceneggiatura non sia pronta, sia in ritardo oppure (ancora peggio) non piaccia ai piani alti della Casa di Topolino. Se i rumor fossero veri, però, pare lo Star Wars di Lindelof abbia una regista, ovvero Sharmeen Obaid-Chinoy, già dietro la cinepresa per Ms. Marvel e autrice del documentario Saving Face. Intanto, Disney sembra aver sostituito lo stesso Lindelof con il creatore di Peaky Blinders Steven Knight: un cambio di sceneggiatore in tempi record, dunque, che però potrebbe comunque influire pesantemente sulla produzione. È infatti assai improbabile che Knight non riveda il lavoro di Lindelof, chiedendo qualche mese in più per riscrivere almeno parte del film: ammesso che Taika Waititi non faccia delle (gradite) sorprese, dunque, è improbabile che rivedremo Star Wars al cinema prima del 2026.

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