Speciale Star Wars

Un approfondimento sull'universo espanso di Star Wars.

Speciale Star Wars
Articolo a cura di

THX 77-83

Ogni viaggio ha un primo passo.
Ogni generazione una leggenda.
Ogni saga ha un inizio.
Ma non una fine a quanto sembra e grazie al cielo George Lucas non sembra molto convinto ad mollare il suo osso, e, infatti, Star wars accompagna il mondo dagli anni settanta.
Potete amarlo, potete odiarlo, potete non averlo mai visto nemmeno di striscio.. ma sapete cos'è, guerre stellari ha reso i suoi creatori e i suoi attori veramente immortali, è la reale essenza dell'intrattenimento cinematografico, il vero simbolo del cinema americano.
Così tanti sono i modi di dire, gli atteggiamenti, i personaggi entrati nell'immaginario comune da poter ormai considerare la trilogia classica come un bagaglio culturale delle nostre generazioni e probabilmente anche di quelle a venire.
Siamo stati a bordo dell'ala x a fianco di Luke durante l'attacco alla morte nera, abbiamo sofferto assieme a Darth Vader durante la sua decisione finale e abbiamo combattuto con Han Solo nella città delle nuvole.
Chi riuscirà mai a dimenticare il brivido durante "L'impero colpisce ancora" (Episodio V) quando, finalmente, il signore oscuro e il giovane jedi si confrontano faccia faccia, il ragazzo non è pronto ma non può abbandonare i suoi amici, il regale Darth Vader lo guarda dall'alto in basso.
Un colpo! Eccone un altro! Luke rialzati! Non cedere al Lato Oscuro.
Ci batte ancora il cuore a ripensarci: la lunga camminata sul ponte, il respiro affannato e metallico del signore oscuro....e ora cosa accadrà?
La tensione sale, la maschera nera del tiranno brilla di un'aria di morte: " io sono tuo padre" e,
da quell'istante, tutte le certezze avute fino a quel momento crollano, cadono in un baratro senza speranza, troppo grandi da sostenere , troppo vere per non scuoterci.
Guerre stellari è L'epopea tragica partorita dalla mente di un giovane creativo, un poema medioevale, una trama shakespeariana riadattata per una galassia lontana lontana, il sogno epico di un passato senza età.
E' da quando Luke skywalker ha impugnato per la prima volta la spada di suo padre che sogniamo il momento di poter approfondire la fantomatica "guerra dei cloni" (in italia divenuta inspiegabilmente guerra dei quoti)
Purtroppo i fan di nuova generazione, possono solo immaginare i volti stupiti dei primi spettatori al cinema quando poco prima dei classici titoli di testa videro apparire proiettato davanti alle loro facce incredule la scritta "episodio IV" , cosa avranno potuto pensare?: "hey, e gli altri tre?" oppure ancora "avranno sbagliato qualcosa"
Ma le nuove leve appassionate della saga possono vantarsi di aver vissuto la nascita degli episodi "perduti" in diretta e con lo stesso entusiasmo dei loro padri, quando ancora ragazzi avevano assistito alla nascita della trilogia classica.

Tanto tempo fa...

Pochi sanno che Lucas aveva previsto nove episodi tutti ambientati nel suo universo, e tutti sviluppati attorno alla famiglia Skywalker, e, in particolare, sul suo tragico capostipite "Anakin" che, come tutti sappiamo, in futuro diventerà il jedi caduto più potente dell'universo.
Molti fan si lamentano della riedizione della trilogia con l'aggiunta della Computer Grafica, ma tutto si fa chiaro quando ci si rende conto che negli anni 80 gran parte degli effetti del film erano stati eliminati e smorzati per potersi piegare alla facilità di realizzazione, insomma, mostri troppo difficili da fare o del tutto impossibili da creare per l'epoca. Allora perché rimanere interdetti quando lo stesso autore si trova davanti uno strumento come la CG con la quale può finalmente dare origine alla sua vera idea iniziale? Come si può biasimare questa voglia di migliorarsi e di creare la vera idea primordiale di una saga forse troppo innovativa per i tempi di lancio?
E' merito anche della Computer grafica se abbiamo visto finalmente alla luce il passato di Dart Vader, se abbiamo scoperto la sua amicizia con Obi wan quel placido vecchietto che tanto sembrava sapere nell'episodio quattro.
L'innovazione porta soprattuto miglioramenti, le nuove tecnologie permettono di comporre scene spettacolari e personaggi reali quanto quelli in carne e ossa, dopo aver creato, riveduto e completato questa esagologia il suo creatore ha deciso di esplorarla.
La continuity fuori e dentro i film è un qualcosa di veramente biblico: video games, fumetti e cartoni sono tutti parte di una larga storia che influisce su di essa e alla quale i suoi creatori si sono alle volte piegati, come per quanto riguarda la tosse di Grievous, creata con un espediente nella serie animata per farla collimare con il film, oppure la sorte di Boba Fett , miracolosamente sopravvissuto al fato che sembra darlo per spacciato ne "il ritorno dello jedi", piccoli particolari che si riflettono l'uno sull'altro e tessono la trama che si dipana in centinaia di galassie, un universo vivo e sempre in crescita.

THX 99-05

Genndy Tartakovsky (PowerPuff Girl, Dexter Laboratory) è un creatore di cartoni animati, un animatore strettamente legato al cinema, il primo a conferire una vera e propria regia epica alle scene di combattimento nelle sue creazioni che, con Samurai Jack ha raggiunto il culmine di questa arte.
Con la sua colonna sonora sinfonica , il montaggio degno di un film d'azione e il taglio in 16:9 Tartakovsky, oltre a diventare uno dei più grandi artisti occidentali nell'ambito dell'animation, ha avuto anche la fortuna di attirare e affascinare George Lucas.
Grazie all'alleanza di questi due pionieri abbiamo potuto dare per la prima volta un occhiata chiara tra gli interstizi dei film della nuova trilogia, riuscendo a comprendere gli eventuali vuoti.
Star wars: Clone Wars è un progetto sviluppato nell'universo di Guerre Stellari e racconta delle vicende tra i separatisti e la repubblica intergalattica ambientate tra l'episodio due e l'episodio tre, utilizzato anche per introdurre il villain della vendetta dei Sith, è un espediente narrativo che ha incredibilmente affascinato spettatori e creatori.
Le stagioni animate sono due, la prima composta da venti episodi ciascuno da tre minuti è andata in onda su cartoon network con un successo non indifferente, la seconda invece tratta di cinque episodi di quindici minuti ciascuno ed è stata sviluppata espressamente per il lancio dell'episodio tre.

Lo spazio fra gli spazi

I più grandi meriti della serie animata sono due: il primo è l'aver conferito un grande spessore alle truppe dei cloni, donando a ciascuna squadra un background unico, come ad esempio la comparsa di personalizzazioni sui loro caccia (proprio come per i combattenti della prima guerra mondiale) e marcando i loro rapporti di cameratismo, fino al vero e proprio sacrificio per i compagni.
Il secondo merito è quello dell'introduzione e approfondimento del personaggio di Grievous, che nei movimenti e nello stile di combattimento fa l'occhiolino alla golden age di Tartakovsky con Samurai Jack. L'abito bianco e l'innata grazia nelle coreografie di combattimento hanno contribuito non poco alla decisione di scegliere il medesimo stile compositivo anche per la serie in Computer Grafica e di trasferire molti suoi movimenti direttamente nel film.
Molti risvolti presentati sul personaggio nell'episodio tre non vengono volutamente approfonditi: ad esempio notiamo la folta collezione di spade Laser di Grievous, ma come se le è procurate? Assistiamo anche ai suoi movimenti sinuosi e la camminata a scorpione, notiamo che non è completamente droide.. ma proprio come Darth Vader ha anche tessuti viventi. Come si è procurato così tante ferite da essersi ridotto in quello stato? Quale è il suo passato?
Tutte queste domande possono essere anche rivolte a molti altri personaggi, si tratta di errori?
La nostra curiosità sta per essere appagata.

THX 05-10

L'universo espanso di Star wars (cioè tutto il materiale creato nella continuity dei film ma che esula dalle sei pellicole) offriva molti spunti per dare vita a nuove vicende anche al di fuori della trama portante, ma per la creazione delle due nuove serie televisive George Lucas ha voluto reinventare tutto da zero.
Star wars sta intraprendendo la storia inversa rispetto a quella di Star Trek (nato prima come serie televisiva e poi approdato al cinema) , tuttavia la prima oltre ad esplorare nuovi media è decisa anche a migliorare di episodio in episodio, affinando le sue tecniche e rimanendo al pari passo con la tecnologia CG anche se a discapito della continuità visiva del prodotto.
La serie in computer grafica (che ricalca lo stile imposto durante la serie in animazione classica) prevede cento episodi ciascuno di trenta minuti, ambientati anche essi durante le guerre dei cloni per continuare ad approfondire i filoni aperti da Tartakovsky.
In essa reincontreremo tutti i personaggi principali visti nelle pellicole, ed, inoltre, potremmo assistere alle vicende di quattro "nuove" entrate.
Boba Fett, Il figlio di Jango, (cacciatore di taglie intergalattico) lasciato al suo destino alla fine dell'episodio due, Asajji Ventress, una guerriera che crede di essere una Sith e utilizzata come arma da Dooku contro Skywalker, il Capitano Rex, un nuovo characters, uno dei pochi Cloni ( assieme al comandante Cody) ad avere un nome e una personalità di spicco e Ahsoka Tano, una giovane padawan assegnata ad Anakin, che fa parte della razza dei Togruta e, a quanto pare, legherà molto con il suo maestro.
Il primo episodio pilota incentrato sugli Hutt (famiglia aliena di Gangsters) sarà della durata di un'ora e verrà proiettato al cinema come lancio per la serie, che vedrà la luce negli States su Cartoon Network, e, certamente, non avrà una conclusione, anzi verrà volutamente lasciato aperto.

Star Wars torna in Tv

Al Comic-con di San Diego assieme a Clone Wars in Cg è stato presentato un altro progetto legato al tubo catodico, una serie televisiva Live Action ambientata dopo la nascita dell'impero, tra i 19 anni che percorrono la sua ascesa, fino alla completa scomparsa della repubblica ( come viene annunciato in una nuova speranza) ma non vedremmo l'infanzia di Luke, e nemmeno quella di altri characters centrali.
Tratteranno di nuovi personaggi e nuove vicende, l'impero sarà lo sfondo, l'unico rimando diretto confermato è la presenza (saltuaria) di Boba Fett, che vedremo come personaggio sfumato, non solo come antagonista (in effetti essendo un cacciatore di taglie sta dalla parte di chi paga non di chi è buono o malvagio).
I rumors in rete (ai quali la logica sembrerebbe dare credito) vogliono che anche i droidi R2-D2 e C3-PO facciano capolino in alcune puntata, tenendo conto che sono i personaggi preferiti di Lucas (che ha ideato ispirandosi ai due contadini del film "la fortezza nascosta" di Kurosawa) e che sono presenti per tutti i sei film.
La serie in live action prevede ben 400 episodi (si avete letto bene) di 45minuti ciascuno, verrà mandata in onda sull'emmitente Fox ( famosa per serie di successo) e sarà completamente in mano al medesimo team creativo degli altri progetti.
Il che è molto rassicurante.

Star Wars: The Clone Wars Insomma, Star wars sembra tutt'altro che in dirittura di arrivo. La galassia oltre ad essere lontana lontana è anche infinita e ricca di idee e del tutto in divenire, dato che sia George Lucas che i fans dell'universo espanso non vogliono abbandonare le innumerevoli possibilità che questa nuova “dimensione” mediatica può dare. Star wars non è una semplice space opera, ma un radicato sistema di idee dove è possibile ambientare una nuova linea cinematografica e di intrattenimento, quasi un universo parallelo che esiste contemporaneamente al nostro e che tutti conosciamo e accettiamo come plausibile. Come se per girare una pellicola un regista potesse scegliere tra due realtà dove raccontare la sua vicenda certo il merito di questo va pesato tutto sulle spalle della trilogia classica, ma perché ignorare tante possibilità di approfondimento? La forza sarà con noi ancora per molto tempo.

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