Spider-Man: No Way Home è già invecchiato male e ce lo siamo dimenticato?

Dopo oltre sette mesi dall'uscita di Spider-Man: No Way Home tiriamo un attimo le somme: è già invecchiato male e ce ne siamo dimenticati?

Spider-Man: No Way Home è già invecchiato male e ce lo siamo dimenticato?
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Vi ricordate com'era a inizio dicembre 2021? Quasi come se fosse un altro mondo, più caldo nonostante l'inverno. Quasi ci fossero più possibilità, e magari altri universi da esplorare. C'erano stati i grandi Hunger Games dei biglietti, è vero, ma la guerra era finita in fretta lasciandoci con una prenotazione in mano e una speranza gigantesca nell'altra. Quel 15 dicembre sembrava quasi uno spartiacque.

Per l'hype, per noi, per il Marvel Cinematic Universe e, ovviamente, per Spider-Man. La sala che torna a essere tale, il film-evento, la condivisione di emozioni e quel senso di appartenenza a qualcosa di più grande. Ma ora sono passati più di sette mesi, Spider-Man No Way Home è su Netflix, l'esperienza è finita e... anche la magia?

Spider-Man No Way Home si è già spento?

Il fenomeno globale dell'ultimo film sull'Arrampicamuri è innegabile. Fra dicembre e gennaio c'è stato un boom di articoli, condivisioni, video e mania generale sulla pellicola di Jon Watts.

Partendo ovviamente dalla paura per gli spoiler e dall'ansia di vedere realizzate le nostre aspettative. Quelle di un ragazzino che è cresciuto con il mito dell'Uomo Ragno e non avrà mai un altro supereroe preferito. Lo abbiamo ripetuto più volte quanto è incredibilmente emozionante Spider-Man No Way Home. Ma lo è ancora? Perché è come se, fermate le rotative e passato lo tsunami mediatico ed emotivo della prima ora, se si ripensa al film vengono fuori più i difetti del resto. Difetti come ad esempio i buchi di trama di Spider-Man No Way Home che avevamo analizzato nel nostro video. Dopo sette mesi è davvero finita la magia? Tanti ormai hanno ridimensionato il prodotto, pregno di un fan service cercato e voluto, rimaneggiato anche per l'occasione dopo i rinvii causa covid e l'idea di mettere davvero i tre Spider-Man cinematografici assieme. Idea che però ha sovrastato il resto, puntando tutto sulla componente emozionale e lasciando indietro la cura per i dettagli. E la coerenza.

L'importanza della sala

La sala ha ovviamente giocato un ruolo cruciale nella nostra accoglienza del film. Per la prima volta dopo Endgame c'era un prodotto Marvel che viveva della sua condivisione al cinema. Vederlo seduti in mezzo a decine di persone, aggrappati alla poltrona in una sala piena era già parte dell'esperienza. Anzi, era una grossa parte dell'esperienza.

Forse aiutava a soprassedere sui difetti, visto che si andava avanti da mesi sui segreti di questo film, e scoprirli con tante persone accanto dava un senso di chiusura e completezza che pochi prodotti al cinema hanno dato. Ci si sentiva di nuovo parte di un universo più grande, di un mondo cinematografico che anche noi abbiamo contribuito a rendere vivo, con la nostra presenza e con il nostro amore.

E adesso? Adesso sbiadisce un po' l'arrivo di Andrew Garfield attraverso il portale (anche se le ovazioni in sala rimarranno per sempre) e restano più impressi i buchi di trama, i rimaneggiamenti, i tanti (troppi) elementi che non tornano sia nella coerenza stessa del MCU sia in quella degli Spidey di Raimi e degli Amazing.

Quanto conta l'emozione per Spider-Man?

È difficile calcolare il coefficiente di emozione dopo tutto questo tempo. È anche difficile ragionarci a mente lucida se al cinema ci si è fatti travolgere spegnendo il cervello e accendendo solo il cuore.

Forse Spider-Man No Way Home doveva vivere per quel lasso di tempo e per quel momento storico. Doveva riaprire le sale, rischiando di essere il più grande incasso nella storia del cinema (e senza pandemia sarebbe probabilmente successo). Ma per tanti evidentemente doveva anche rimanere più impresso, con una cura che andasse oltre la volontà di accontentare tutti. Doctor Strange nel Multiverso della Follia lo ha dimostrato: ben lontano dalle aspettative del pubblico, ma con un'autorialità che il resto del MCU si sogna. Assieme a una gestione del Multiverso più coerente e concreta. Senza dimenticare un film incredibile come The Batman che unisce noir e cinecomic alla perfezione, prodotto che ha alzato tantissimo l'asticella dei cinecomic. E quindi ora che lo ritroviamo in streaming cosa rimane di Spider-Man No Way Home? Una sorta di ambivalenza strana, come quando ti torna in mente un amore grande ormai finito. Nessuno ti toglierà mai le emozioni di quegli istanti, ma al tempo stesso ti rendi conto che hai sacrificato tanto per averle, e il loro ricordo ora rimane lì, in quello specifico momento della tua vita. Che è andata avanti, senza bisogno di incantesimi.

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