Spider-Man: 5 scene trash della trilogia di Sam Raimi che non ricordavate

Siete sicuri che la trilogia di Sam Raimi dedicata a Spider-Man non avesse i suoi momenti trash? Siamo qui per riscoprirli assieme.

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La trilogia dedicata a Spider-Man di Sam Raimi è in tutti i nostri cuori. Soprattutto i primi due film ovviamente, quando il regista de La Casa ha dimostrato che l'Uomo Ragno al cinema era possibile. Dal 2002 infatti nulla è stato più lo stesso, e Tobey Maguire si è conquistato un posto speciale tra gli appassionati di cinecomics. Così tanto da sperare di ritrovare proprio Tobey Maguire in No Way Home assieme al Peter Parker incompreso di Andrew Garfield.

Ma siamo sicuri che anche i primi due film non avessero momenti trash? Scene e sequenze che magari con il tempo non sono proprio invecchiate benissimo. Certo, sono titoli che hanno quasi vent'anni, ma cerchiamo di scoprire assieme alcuni istanti della trilogia di Raimi che, rivisti oggi, fanno davvero sorridere.

Spider-Man e i sogni automobilistici

Cominciamo proprio con il capostipite allora, lo storico Spider-Man del 2002. C'è un momento che rivisto oggi è abbastanza ridicolo, cioè quando Peter vede la pubblicità dell'incontro di wrestling. Sta pensando a Mary Jane, perché la sera prima se n'è andata sulla nuova macchina fiammante di Flash.

Peter ha appena ottenuto i poteri e deve capire come farli fruttare. Donne e motori sembrano la scelta più azzeccata per il futuro arrampicamuri. Però a essere onesti la doppia esposizione di Mary Jane e dell'auto di lusso che sfreccia non è stata felicissima, e ha un po' patito lo scorrere del tempo. Un momento che cozza invece con il disegno dello stesso Peter per trovare il costume giusto da indossare all'incontro di wrestling. Una scelta figlia del suo tempo, quando ancora la doppia esposizione a schermo era largamente utilizzata.

Le espressioni di Tobey Maguire

Ora invece ci spostiamo su qualcosa di più trasversale, cioè lo stesso Tobey Maguire. Negli anni l'amore per la sua interpretazione di Spidey è aumentato a dismisura. È stato il primo, quello che è rimasto impresso nella nostra mente. Ma alcune sue espressioni sono un pochino sopra le righe. Anche un po' di più.

Ci sono infatti momenti durante tutta la trilogia in cui Tobey finisce in overacting, spingendo troppo sull'acceleratore sulla mimica facciale. La morte di zio Ben è uno di quelli, non a caso diventato poi un meme proprio con il viso di Maguire. Ma nel secondo film c'è la celeberrima scena del treno, quando Peter utilizza le ragnatele per rallentarlo il più possibile. Lo sforzo fisico è forse troppo anche per uno con i suoi poteri, però le espressioni del nostro caro Tobey sono veramente al limite. Tutto il suo viso è schiacciato, strabuzzato, quasi macchiettistico se confrontato alla tensione incredibile della scena. Però, a conti fatti quest'aspetto è poi diventato un marchio di fabbrica dello Spidey di Raimi.

Il momento di felicità in Spider-Man 2

Spostiamoci ora su Spider-Man 2, quello che da tantissimi è considerato come il migliore della trilogia. Niente da dire sul film, sullo splendido Doc Ock di Molina, però c'è un momento con protagonista Tobey che non è invecchiato benissimo. Siamo più o meno a metà film, e Peter ha deciso di abbandonare le vesti di Spiderman. Iconica l'inquadratura con il costume nel bidone, proprio come nei fumetti, però...

Però poi Raimi cambia tono, e musica. Arriva la celebre Raindrops keep falling on my head di BJ Thomas, il direttore della fotografia smarmella tutta la luce e inizia una piccola sequenza di apparente felicità. Che sembra un po' troppo quella del giovane Ratzinger nel film di Boris. Peter inciampa, cade, mentre al rallentatore il mondo diventa bianco e spensierato.

Il nostro ex Spidey torna quindi il goffo liceale del primo film, in una scena che non arriva ai posteri in splendida forma (assieme al fermo immagine sul volto di Peter dopo i complimenti del professor Connors). Forse Raimi voleva citare Butch Cassidy and the Sundance Kid utilizzando la stessa canzone, ma a conti fatti non è andata proprio benissimo. Duccio però avrebbe decisamente apprezzato.

Mary Jane sposa fuggiasca

Restiamo sempre nell'ambito del secondo capitolo, ma questa volta spostiamoci sul finale e cambiamo personaggio. Dobbiamo un po' parlare di Mary Jane. Ock è stato sconfitto, la città è salva, Peter e MJ si sono detti addio perché lei deve sposarsi. Ma quest'ultima ha infine capito che i suoi sentimenti per il nostro amichevole uomo ragno di quartiere non sono passati.

Comincia così una scena di corsa, sempre al rallentatore, che oggi risulta abbastanza grottesca. Mary Jane sfreccia in un parco, guardando felice e sognante davanti a sé, con in sottofondo la marcia nuziale. Un breve momento che però presta il fianco a parecchie prese in giro, visto quanto è sopra le righe. Tutto per arrivare precisa e puntuale alle spalle di Peter, che è lì con la porta spalancata, pronta per lei.

Forse le scene di corsa al rallentatore non sono state la scelta migliore per Raimi. Eppure in questo film ce ne sono due che riviste oggi fanno davvero sorridere. Soprattutto pensando all'enorme qualità di tutta la pellicola, e quanto sia tuttora una delle più acclamate tra le trasposizioni del personaggio Marvel. Magari è arrivato il Diego Lopez di turno che ha spiegato a Raimi che era obbligatorio quel ralenti. E lui ha abbozzato.

Il ballo di Peter

Siamo in chiusura, e sapete tutti cosa sta arrivando. Scontata come scelta? Forse. Potevamo non metterla? Ovviamente no. Perché nel terzo film dedicato a Spidey c'è la scena trash per eccellenza. Quella che è diventata meme, tormentone, cult, che tutti vorrebbero rivedere in qualche modo: il ballo di Peter fuori dal negozio.

Con il simbionte alieno in corpo, Peter diventa un'altra persona. Sicuro di sé e sfrontato, decide di rifarsi il look, e diavolo se è contento del suo nuovo completo. Noi però all'epoca non eravamo proprio così felici. Uscito dal locale si propone in un ballo davvero grottesco e sopra le righe. Ma tutto nasce da prima, dal ciuffetto ribelle e dalla sicumera con le donne. E dal balletto già in strada come se avesse la propria colonna sonora.

Assieme a quel terrificante gesto con le mani a pistola per fare colpo sulle femmine. Ma è solo con il nuovo completo che tutto esplode. Le anche vanno, le mani battono, la danza è definitiva. Una scena alla quale non eravamo pronti, ma che era talmente brutta da fare esplodere a livello globale e diventare cult. Il trash che ci piace, insomma.

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