Il Signore degli Anelli tornerà al cinema con una nuova saga?

In seguito alle dichiarazioni del CEO di Warner Bros. Discovery, analizziamo prospettive ed eventuali direzioni del franchise cinematografico

Il Signore degli Anelli tornerà al cinema con una nuova saga?
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Superate a fatica le numerose critiche ricevute per il nuovo corso preso dalla major, il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, sembra sempre più deciso a far parlare di sé. In seguito alle numerose cancellazioni e riformulazioni programmatiche avvenute in seno alle piattaforme streaming di sua proprietà (HBO Max su tutte), il direttore ha dichiarato che l'obiettivo della compagnia sarà fondamentalmente legato ai franchise di cui dispone i diritti. Elencando infatti proprietà intellettuali quali Harry Potter e DC Comics, Zaslav ha anche lasciato interdetti molti appassionati parlando apertamente dei diritti riguardanti Il Signore degli Anelli.

Nonostante la recente acquisizione da parte di Embracer Group, il CEO ha affermato con chiarezza di disporre ancora dei diritti per fare nuovi film e non vede alcuna intenzione per non adoperarsi in tal senso. Nello specifico delle opere tolkieniane, se le clamorose dichiarazioni di David Zaslav dovessero dar seguito a veri e propri progetti, potremmo ritrovarci al cospetto di nuove opere e (probabilmente) nuovi adattamenti. Analizziamo insieme le varie prospettive, tra quelle già confermate e le ipotesi da considerare, riguardanti le prossime trasposizioni del franchise.

Accordi di lungo corso

Senza neppur soffermarsi particolarmente sulle informazioni sopra elencate, appare lampante che Warner intenda ottenere più introiti possibili dalle proprie opere. Il modo più semplice sulla carta, ma anche il più efficace per farlo è sicuramente quello di spremere fino all'osso i franchise più redditizi. Per quanto riguarda le opere tolkieniane, i diritti del maestro sono da sempre stati al centro di accese dispute economiche fra major.

Gli accordi che certificano la proprietà della Warner risalgono alla seconda metà degli anni '90 e hanno permesso al gruppo New Line di creare con The Saul Zaentz Company e Peter Jackson due trilogie cinematografiche di grandissimo successo, portando Il Signore degli Anelli prima e Lo Hobbit poi sul grande schermo. Le recenti battaglie a suon di milioni, con conseguente vittoria da parte di Amazon, sono invece legate all'adattamento delle stesse opere per il piccolo schermo. Lo scontro in questione ha permesso al colosso di Jeff Bezos di prevalere rispetto alla concorrenza proprio per la sua idea di non raccontare pedissequamente la Terza Era a tutti nota. In questo, infatti, la Tolkien Estate ha preferito Amazon proprio a discapito di Warner e della sua HBO. Per quanto Gli Anelli del Potere non abbia pienamente rispettato le altissime aspettative che gli erano state imposte, va detto che sarebbe eccessivamente strano ritrovarsi in un vero e proprio scontro tra due network sulla stessa IP.

Anche pensando solamente al grande schermo, tuttavia, la situazione si fa ancor più intricata se si pensa alla recente acquisizione da parte di Embracer. La concessionaria di servizi dovrà necessariamente aver voce in capitolo e rivedere gli eventuali accordi con Warner, salvo pianificazioni già avvenute di cui non siamo a conoscenza. Zaslav e soci potrebbero quindi aver molte più difficoltà di quanto si creda in fase di manovra.

Cosa aspettarci?

Se dal punto di vista economico la situazione sembra offrire parecchie prospettive, nel bene o nel male, lo stesso non può dirsi dal punto di vista creativo. Con Amazon che programma di ricoprire tutte le zone grigie della storia fino a Lo Hobbit e i capolavori di Peter Jackson ancora troppo apprezzati per poter esser spodestati da eventuali remake, il lavoro di autori e produttori dovrà dimostrarsi all'altezza della grande voglia di contenuti dimostrata dai fan.

Senza lanciarsi in voli pindarici o eccessivi allarmismi, l'ipotesi più probabile riguarderebbe la produzione di eventuali spin-off legati alla saga principale. Quantomeno in attesa di poter rendere sensato e giustificabile un remake sotto altre prospettive, Warner potrà senza dubbio sfruttare il proprio potenziale in writing room per offrire ai fan prodotti che possano rimanere strettamente legati alle opere di riferimento senza tuttavia interferire con la narrazione principale.

Alquanto strana, a tal proposito, è la totale omissione di Zaslav riguardo a piani già in cantiere da mesi. Il film animato "Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim" è una chiara dimostrazione delle opportunità narrative da poter cogliere. Il lungometraggio, che uscirà nelle sale il 12 aprile del 2024, racconterà una storia ambientata secoli prima rispetto alla Guerra dell'Anello e si concentrerà sull'allora Re di Rohan. Per quanto opere di questo calibro possano incuriosire o far felici i fan di lungo corso, siamo certi che le dichiarazioni di Zaslav intendevano mirare ben più in alto.

Di certo, il franchise non è in s e qualcosa si sta muovendo già da tempo. Warner sembra aver imparato a riconoscere ciò che può funzionare e ciò che non merita spreco di tempo o denaro, ma nel muoversi drasticamente verso successi assicurati il rischio sempre più alto è di collidere con il giudizio dei fan. Se Zaslav e soci si riveleranno scaltri, porranno al centro dei loro progetti l'appetibilità verso il pubblico. In caso contrario, si rischierebbe un ennesimo fallimento.

Cosa pensate delle mosse in casa Warner Bros. Discovery? Quali idee avreste per le future trasposizioni del mondo di Tolkien? Fatecelo sapere nei commenti!

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