Scarlett Johansson, da diva sensuale a eroina Marvel: cinque ruoli cult

Cresciuta tra commedie romantiche e ruoli sensuali da diva, fino all'approdo action nella Marvel e non solo: ecco Scarlett Johansson in cinque ruoli cult.

Scarlett Johansson, da diva sensuale a eroina Marvel: cinque ruoli cult
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Lavora da quando ha dieci anni (il suo primo ruolo fu in North di Rob Reiner), il 22 novembre ne ha compiuti 33 e ha già una sfavillante carriera: Scarlett Johansson è un'attrice che non ha bisogno di presentazioni. Cresciuta tra commedie romantiche e drammi (come L'uomo che sussurrava ai cavalli), a cavallo tra il 2001 e il 2003 la sua carriera decolla grazie alle collaborazioni con nomi illustri del cinema: dai fratelli Coen a Sofia Coppola, fino a Woody Allen, che la sceglie come musa per ben tre film. Scarlett Johansson è diventata, col tempo, sinonimo di sensualità, ma nell'ultima decina d'anni ha saputo ribaltare il suo stereotipo, proponendosi come attrice action.

Perfetta nella tuta aderente da Vedova Nera per i film del franchise Marvel in cui è apparsa, la Johansson ha sfruttato le sue forme sinuose per pellicole alquanto particolari: in Under the Skin è un alieno che seduce gli uomini per nutrirsi, in Lucy è un'eroina per caso che usa la sua super intelligenza, in Ghost in the Shell è un cyborg in cerca di verità sul suo passato, e indossa una particolare muta color carne che lascia poco spazio all'immaginazione.
Ripercorriamo la carriera di Scarlett Johansson attraverso cinque ruoli cult.

Charlotte (Lost in Translation)

Una giovane moglie annoiata incontra un altrettanto annoiato e maturo attore in declino (Bill Murray): persi tra i locali notturni di Tokyo e la difficile lingua giapponese, tra i due si sviluppa un particolare legame, un sentimento romantico delicato e sussurrato. Diretta da Sofia Coppola, in Lost in Translation Scarlett Johansson si muove curiosamente tra le luci di una metropoli che non dorme mai, mostrando un volto genuino e mai sensuale, e una spigliatezza che non sfocia nel volgare.

Griet (La ragazza con l'orecchino di perla)

Lo abbiamo già accennato: il 2003 è l'anno di Scarlett Johansson. Giovanissima, dopo aver stregato Bill Murray, si appresta a confondere le idee al pittore Jan Vermeer (interpretato da Colin Firth) ne La ragazza con l'orecchino di perla. La pellicola di Peter Webber si ispira all'omonimo romanzo che racconta della genesi del famoso quadro dell'artista, Ragazza col turbante. Nell'Olanda del 1665, Griet svolge le mansioni di domestica presso la casa Vermeer. Grazie al suo viso pulito e alla sua sensualità nascosta, la giovane attrae le simpatie del mecenate dell'artista, che allo stesso tempo è incuriosito da Griet; diventerà la sua ispirazione per il celebre quadro.

Nola Rice (Match Point)

L'importanza della fortuna nella vita e le conseguenze che ne derivano sono le molle su cui si fonda Match Point: nella pellicola di Woody Allen, Scarlett Johansson, al massimo della sensualità, è una femme fatale che seduce Chris (Jonathan Rhys-Meyers), giovane istruttore di tennis in un club esclusivo. Tra battute a colpi di ping-pong, baci appassionati, triangoli amorosi e incontri clandestini, la passione tra i due porterà a un tragico epilogo di pura ispirazione dostoevskijana. Match Point è il primo di una fortunata collaborazione tra Allen e la Johansson; il successivo film, Scoop, li vedrà recitare insieme, mentre Vicky Cristina Barcelona metterà di nuovo l'attrice al centro di un triangolo amoroso con Penelope Cruz e Javier Bardem.

Vedova Nera/Natasha Romanoff (film Marvel)

Abbandonati i progetti complicati, Scarlett Johansson si mette alla prova con i cinecomic: in Iron Man 2 viene introdotto il personaggio dell'agente Natasha Romanoff, alias Vedova Nera, una donna forte, senza peli sulla lingua, che sa dare filo da torcere al carismatico Tony Stark (Robert Downey Jr.). L'attrice riprenderà i suoi panni anche in alcuni dei successivi film della Marvel: in The Avengers è una lottatrice senza super poteri e con brio e ironia, che riesce ad elevarsi tra gli altri membri della squadra; in Captain America: The Winter Soldier affianca Steve Rogers (Chris Evans) con cui si intensifica il legame che verrà esplorato in maniera più approfondita in Captain America: Civil War; in Avengers: Age of Ultron vediamo una Vedova Nera malinconica e introspettiva, anche un'innamorata di Bruce Banner/Hulk (Mark Ruffalo). Data la complessità e versatilità del personaggio, non resta che attendere un "solo movie" interpretato dalla Johansson.

Maggiore Mira Killian (Ghost in the Shell)

In questo ruolo controverso, velato di accuse di whitewashing, Scarlett Johansson si mostra nei panni di un'eroina action cybernetica, facendo vedere di non essere solo una bambolina dal corpo sensuale (cosa che aveva già dimostrato in Lucy di Luc Besson). Mira è un soldato perfetto: esegue gli ordini e uccide senza pietà, fino al giorno in cui scopre che la sua vita è tutta una bugia. Inizia così una lunga ricerca sul mistero della sua esistenza al fine di scoprire chi le ha rubato i suoi ricordi e fermarlo, prima che qualcun altro possa farsi del male.

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