Nel corso della sua lunga carriera Leonardo DiCaprio ha ampiamente dimostrato il proprio valore artistico ed espressivo, cercando di imprimere un distinguibile marchio di fabbrica creativo che si è evoluto durante l'intero percorso da attore fino ad oggi. I ruoli che lo hanno reso celebre sono molteplici, come anche quelli che lo hanno reso indelebile nella memoria comune, dimostrando di volta in volta le sue capacità sul set oltre l'aspetto estetico, e un particolare amore per il mezzo cinematografico fondamentale e profondo.
Scegliere d'interpretare un personaggio, ovviamente, significa investire tempo in un progetto dalla durata variabile che, inevitabilmente, allontana il resto, o lo esclude in via definitiva. Il mondo del cinema è in continuo fermento e Leonardo DiCaprio lo sa bene, anche se non di rado le sue scelte in fatto di personaggi hanno lasciato il grande pubblico perplesso, e fatto la fortuna degli altri suoi colleghi, aprendo loro la strada di Hollywood e del successo sul grande schermo. Ma quali sono, quindi, i ruoli che DiCaprio si è rifiutato di accettare e che in seguito si sono rivelati delle vere e proprie bombe a orologeria? Li abbiamo raccolti per voi.
The Dreamers
Storia vuole che, inizialmente, Bernardo Bertolucci avesse pensato proprio a Leonardo DiCaprio per il suo The Dreamers, al fianco di Eva Green e Louis Garrel (The Dreamers - I sognatori, da noi), film del 2003 che racconta la storia di tre giovani ragazzi, Matthew, Isabelle e Theo, e della loro particolare e intensa amicizia fatta di sentimenti e una reciproca scoperta, nella Parigi del 1968.
Anche se le premesse della pellicola ne facevano già presagire il successivo successo e interesse, DiCaprio rifiutò la parte così da poter recitare in The Aviator, pellicola del 2004 diretta da Martin Scorsese, e siglare ulteriormente con il regista un connubio artistico che non sarebbe mai cambiato negli anni.
Alla fine Bertolucci optò per Michael Pitt nel ruolo di Matthew che, volente o nolente, somigliava moltissimo a Leo già all'epoca. Al di là di qualsivoglia somiglianza, comunque, l'attore riuscì a dimostrare il suo valore e a sfruttare al meglio un'occasione del genere (un'ulteriore curiosità: anche a Jake Gyllenhaal venne proposto il ruolo, ma sembra che lo rifiutò per via delle numerose scene di nudo presenti nel film).
Matrix
Avete capito bene, Leonardo DiCaprio ha rifiutato anche il ruolo di Neo in Matrix (e non è stato l'unico grande nome a farlo).
Pare che le sorelle Wachowski avessero inizialmente pensato a una serie di attori per quel ruolo, per poi ripiegare su Keanu Reeves e fare con lui la storia del cinema. Il primo nome sulla loro lista sembra fosse Brandon Lee, poi scartato forzatamente per la sua tragica e prematura scomparsa. I successivi tentivi condussero i registi a proporre il progetto a nomi come Tom Cruise, Will Smith (che pare non rimase troppo convinto dalla storia in generale) e Leonardo DiCaprio, appunto. Pure quest'ultimo rifiutò, sembra, per via dei tantissimi effetti speciali adoperati nella pellicola, così da aprire la strada al buon Reeves. È bene ricordare che stiamo parlando di un film epocale, di una storia per immagini che ha influito sulle stesse potenzialità del mezzo cinematografico, cambiandone per sempre alcuni approcci tecnici, e ispirando una serie di momenti che sono rimasti indimenticabili, facendo di Matrix un vero e proprio cult immortale citato in ogni dove.
Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
E se vi dicessimo che Leonardo DiCaprio avrebbe potuto vestire i panni di Darth Vader, ci credereste? A quanto pare, ancora prima di considerare Hayden Christensen per la parte che tutti conosciamo, si era pensato al buon Leo che, almeno all'epoca, pare non fosse troppo interessato a entrare in una delle Sage fantascientifiche più famose della storia, per interpretare uno dei villain più celebri mai esistiti.
Così non possiamo fare a meno di chiederci come sarebbe stata questa "origin story" nelle mani di un interprete come DiCaprio. Cosa avremmo avuto e cosa avremmo potuto vedere? Come avrebbe costruito il profondo conflitto personale di un protagonista combattuto fino alla fine e vittima dei suoi stessi tormenti emotivi? Purtroppo non lo sapremo mai.
American Psycho
"Guarda. Non sono l'unico. Al giorno d'oggi qualsiasi ruolo che viene ottenuto da qualcuno, è solo perché Leonardo DiCaprio lo ha rifiutato prima. Non importa quello che ti dicono. Non importa quanto amichevole tu possa essere con i registi. Tutte le persone con cui ho lavorato, anche più volte, hanno offerto quei ruoli prima a lui. Uno di loro me l'ha proprio detto.
Quindi, grazie Leo, perché letteralmente, lui ha il privilegio di scegliere i ruoli che andrà a interpretare. E buon per lui, visto che è fenomenale", queste parole le ha riferite da Christian Bale durante un'intervista a GQ del 2022, sottolineando quanto della sua carriera sia dipeso dai rifiuti dell'attore in questione. Le parole di Bale non sono affatto casuali, dato che la sua fortuna come attore è stata dettata, tra le altre cose che ha fatto, anche dal lavoro con il Patrick Bateman in American Psycho.
Sembrerebbe che alcuni scontri con la regista del film, Mary Harron, allontanarono Leo dal ruolo che finì nelle sue mani per poi prendere vita e forma nei modi che tutti conosciamo.
Il talento di Mr. Ripley
Anche per quanto concerne il ruolo principale al centro de Il talento di Mr. Ripley si dice che il regista Anthony Minghella avesse inizialmente preso in considerazione Leonardo DiCaprio. Il suo rifiuto, comunque, portò alla luce tutte le potenzialità di un giovanissimo Matt Damon che non attendeva altro di mettersi nuovamente in gioco dopo pellicole del calibro di: Salvate il soldato Ryan, Will Hunting - Genio ribelle e L'uomo della pioggia - The Rainmaker.
L'affascinante e contorta storia al centro de Il talento di Mr. Ripley, quindi, ha dato la possibilità a Damon di lavorare su un personaggio profondamente complesso e sfaccettato, oscuro fuori da ogni dire e difficile da rendere allo stesso livello cui è riuscito lui stesso a fare. Un'occasione, quindi, molto importante, artisticamente parlando, per la carriera e storia successiva dell'interprete.
Intervista col vampiro
Alcune fonti hanno più volte confermato che Leonardo DiCaprio, dopo la scomparsa di River Phoenix, venne opzionato come possibile suo sostituto per Intervista col vampiro.
Alla fine dei conti fu Christian Slater a ottenere la parte, cercando di rendere al meglio il personaggio di Daniel Molloy, e scegliendo di donare il proprio compenso alle associazioni benefiche appoggiate in precedenza dallo stesso Phoenix. Intervista col vampiro è un film abbastanza controverso. Seppur ottenne un grande successo al botteghino dell'epoca, con un incasso complessivo di oltre 230 milioni di dollari, ad oggi non è considerato come uno dei migliori film del suo genere. Il grande apprezzamento riservatogli dal pubblico non fu lo stesso della critica, ricevendo premi minori e riconoscimenti non troppo positivi (ricordiamo il "premio per la peggior coppia" a Brad Pitt e Tom Cruise ai Razzie Awards).
Malgrado tutto, però, resta comunque un cult indimenticabile e ancora oggi citato dagli appassionati, che hanno così conosciuto anche la serie di romanzi da cui è stato tratto (stiamo parlando del primo libro delle Cronache dei vampiri di Anna Rice), e sarebbe stato interessante vedere Leo proiettato in un contesto come questo.
Spider-Man
A quanto pare anche il mondo dell'Uomo Ragno avrebbe potuto essere trasposto sul grande schermo da Leonardo DiCaprio. In questo caso, nello specifico, però, è bene partire dalla stessa produzione del film, specificando che i cambiamenti in corso d'opera hanno sicuramente influito sulla scelta finale, spingendo la produzione a preferirgli Tobey Maguire.
Prima ancora di Sam Raimi si era sperimentato con altri registi per quanto concerne Spider-Man e il cinema. Moltissime idee hanno infatti preceduto la pellicola che abbiamo visto poi sul grande schermo, includendo anche una possibile regia di James Cameron che negli anni '90 era molto interessato al progetto al punto di scriverne una sceneggiatura. Fu proprio quest'ultimo a opzionare DiCaprio fra le possibili scelte per il suo Peter Parker, anche se l'ingresso a gamba tesa nel progetto della Columbia Pictures cambiò le carte in tavola e l'ingresso di Sam Raimi spostò l'attenzione altrove. Tobey Maguire, di cui Leonardo DiCaprio è da sempre grande amico, ottenne, quindi, la parte nel 2000, riuscendo a guadagnare l'approvazione del nuovo regista coinvolto e della stessa Columbia, dimostrando il suo valore durante il provino.
Hocus Pocus
Sembra che Leonardo DiCaprio abbia detto di no anche alla Disney, nello specifico alla richiesta di vestire i panni del buon Max Dennison, uno dei protagonisti di Hocus Pocus. Un rifiuto del genere, forse, potrebbe essere stato ispirato dalla trama stessa della pellicola, lontana dal gusto stesso dell'attore.
Hocus Pocus è comunque un film memorabile, realizzato dalla Walt Disney Pictures nel 1993, e racconta la storia di alcuni ragazzi che si ritrovano a fronteggiare le forze oscure di alcune streghe. Il tutto in una chiave leggera e per famiglie che ibrida elementi classici dell'Halloween americano con uno spirito comedy adatto a tutti.
Bastardi senza gloria
Sapevate che Quentin Tarantino, inizialmente, avrebbe voluto vedere Leonardo DiCaprio nel ruolo del colonnello nazista Hans Landa? Il suo rifiuto valse a Christoph Waltz il ruolo della vita, consentendogli di costruire uno dei villain più celebri che abbiano mai ipnotizzato le sale cinematografiche del pianeta.Il grande talento dell'attore nei panni di questo personaggio, inoltre, gli valse anche l'oscar come "miglior attore non protagonista" nel 2010, un'ulteriore conferma del talento di Waltz se accostato a un'ottima scrittura.
Bastardi senza gloria è sicuramente un film memorabile, una pellicola che fonde un certo piglio storico all'amore imprescindibile di Tarantino per il cinema, trasformando il tutto in una storia in una delle pellicole più celebri di sempre.
Boogie Nights
Anche il cult firmato da Paul Thomas Anderson Boogie Nights (Boogie Nights - L'altra Hollywood, da noi) avrebbe voluto vedere Leonardo DiCaprio nel ruolo del suo protagonista, poi interpretato da Mark Wahlberg. Sembra che il rifiuto venne ispirato dal voler essere il protagonista di Titanic, aprendo la strada per Hollywood a Wahlberg e alla propria carriera.
Stiamo parlando di un film che ha rapito il grande pubblico, palesando pure il talento creativo dello stesso P.T. Anderson come regista. Pur affrontando un argomento considerato controverso, la pellicola è riuscita a diventare un cult immortale, un film imprescindibile da vedere fra gli appassionati di cinema.
Schegge di paura
Schegge di paura è un'altra pellicola cult che avrebbe potuto avere sul proprio set Leonardo DiCaprio che, per ragioni parrebbe del tutto personali, declinò l'idea in favore di Edward Norton. Inutile sottolineare quanto il personaggio di Roy/Aaron Stampler fu importante per la carriera di quest'ultimo, dandogli la possibilità di essere candidato ai premi Oscar del 1999 come "miglior attore non protagonista".
Le ragioni dietro al rifiuto di DiCaprio dovrebbero rintracciarsi nei suoi precedenti sforzi sul set di Buon compleanno Mr. Grape. La stanchezza legata a quel film spinse Leo a prendersi del meritato riposto, declinando offerte sulla breve distanza.
Sin city
Restando sul tema film particolari, Leonardo DiCaprio è stato selezionato fra le possibili scelte anche nel cast di Sin City, nello specifico avrebbe dovuto interpretare il personaggio di Roark Junior prima che andasse ufficialmente nelle mani di Nick Stahl.
Non si conoscono le dinamiche, nel dettaglio, che spinsero verso uno sviluppo del genere, ciò non toglie che DiCaprio avrebbe sicuramente portato volume a un film così sui generis, aggregandosi al fianco degli attori che lo hanno portato in vita sul grande schermo.
Sin City resta sicuramente un film particolarissimo, sia in termini narrativi che soprattutto estetici. Un lungometraggio mai dimenticato e citato in tantissime altre opere al di fiori della sfera cinematografica.
Batman Forever
Basandoci su alcune dichiarazioni di qualche tempo fa a Shortlist di Leonardo DiCaprio, sembra che l'attore fosse inizialmente interessato a vestire i panni di Robin nel Batman Forever di Joel Schumacher, al punto di auto-definirsi "pronto" per quella parte. Successivamente, però, è stato riportato che cambiò idea senza neanche presentarsi ai provini organizzati per il ruolo.
Alla fine la parte andò a Chris O'Donnel, un attore che seppe molto bene come costruire un Robin che rimase impresso per molto tempo nell'immaginario cinematografico dei fan di Batman.
Steve Jobs
Sembra proprio che dopo le estenuanti fatiche, sia fisiche che artistiche, provate in Revenant (Revenant - Redivivo, da noi), DiCaprio stesse valutando se partecipare o meno allo Steve Jobs diretto da Danny Boyle. La stanchezza dalla pellicola precedente lo fece però desistere, aprendo la strada al ruolo per Michael Fassbender.
Quest'ultimo riuscì a proiettare alla perfezione l'identità di un protagonista della storia umana piuttosto controverso, dimostrandosi all'altezza di un protagonista sicuramente difficile da preparare e vivere nel profondo. Resta comunque lecito chiedersi come sarebbe stata la pellicola con la partecipazione di Leo.
La fiera delle illusioni
I dettagli riguardo all'interesse di Leonardo DiCaprio nei confronti Nightmare Alley (La fiera delle illusioni - Nightmare Alley, da noi) sono stati condivisi da The Wrap, asserendo che l'attore avesse intenzione di collaborare con Guillermo del Toro nel suo film. A quanto pare, però, DiCaprio, non riuscendo a far combaciare i propri impegni con la programmazione degli altri attori coinvolti, se ne allontanò.
Così il ruolo di Stanton "Stan" Carlisle è finito nelle mani di un Bradley Cooper parecchio in parte, riuscendo comunque a trasporre le sensazioni che il regista stava cercando di costruire e trasmettere in fase creativa.
Tutti i ruoli che Leonardo DiCaprio ha rifiutato: sono tantissimi!
Leonardo DiCaprio ha aperto la carriera di mezza Hollywood coi suoi rifiuti in fatto di personaggi; ma quali e quanti saranno stati?
Nel corso della sua lunga carriera Leonardo DiCaprio ha ampiamente dimostrato il proprio valore artistico ed espressivo, cercando di imprimere un distinguibile marchio di fabbrica creativo che si è evoluto durante l'intero percorso da attore fino ad oggi. I ruoli che lo hanno reso celebre sono molteplici, come anche quelli che lo hanno reso indelebile nella memoria comune, dimostrando di volta in volta le sue capacità sul set oltre l'aspetto estetico, e un particolare amore per il mezzo cinematografico fondamentale e profondo.
Scegliere d'interpretare un personaggio, ovviamente, significa investire tempo in un progetto dalla durata variabile che, inevitabilmente, allontana il resto, o lo esclude in via definitiva. Il mondo del cinema è in continuo fermento e Leonardo DiCaprio lo sa bene, anche se non di rado le sue scelte in fatto di personaggi hanno lasciato il grande pubblico perplesso, e fatto la fortuna degli altri suoi colleghi, aprendo loro la strada di Hollywood e del successo sul grande schermo. Ma quali sono, quindi, i ruoli che DiCaprio si è rifiutato di accettare e che in seguito si sono rivelati delle vere e proprie bombe a orologeria? Li abbiamo raccolti per voi.
The Dreamers
Storia vuole che, inizialmente, Bernardo Bertolucci avesse pensato proprio a Leonardo DiCaprio per il suo The Dreamers, al fianco di Eva Green e Louis Garrel (The Dreamers - I sognatori, da noi), film del 2003 che racconta la storia di tre giovani ragazzi, Matthew, Isabelle e Theo, e della loro particolare e intensa amicizia fatta di sentimenti e una reciproca scoperta, nella Parigi del 1968.
Anche se le premesse della pellicola ne facevano già presagire il successivo successo e interesse, DiCaprio rifiutò la parte così da poter recitare in The Aviator, pellicola del 2004 diretta da Martin Scorsese, e siglare ulteriormente con il regista un connubio artistico che non sarebbe mai cambiato negli anni.
Alla fine Bertolucci optò per Michael Pitt nel ruolo di Matthew che, volente o nolente, somigliava moltissimo a Leo già all'epoca. Al di là di qualsivoglia somiglianza, comunque, l'attore riuscì a dimostrare il suo valore e a sfruttare al meglio un'occasione del genere (un'ulteriore curiosità: anche a Jake Gyllenhaal venne proposto il ruolo, ma sembra che lo rifiutò per via delle numerose scene di nudo presenti nel film).
Matrix
Avete capito bene, Leonardo DiCaprio ha rifiutato anche il ruolo di Neo in Matrix (e non è stato l'unico grande nome a farlo).
Pare che le sorelle Wachowski avessero inizialmente pensato a una serie di attori per quel ruolo, per poi ripiegare su Keanu Reeves e fare con lui la storia del cinema. Il primo nome sulla loro lista sembra fosse Brandon Lee, poi scartato forzatamente per la sua tragica e prematura scomparsa. I successivi tentivi condussero i registi a proporre il progetto a nomi come Tom Cruise, Will Smith (che pare non rimase troppo convinto dalla storia in generale) e Leonardo DiCaprio, appunto. Pure quest'ultimo rifiutò, sembra, per via dei tantissimi effetti speciali adoperati nella pellicola, così da aprire la strada al buon Reeves. È bene ricordare che stiamo parlando di un film epocale, di una storia per immagini che ha influito sulle stesse potenzialità del mezzo cinematografico, cambiandone per sempre alcuni approcci tecnici, e ispirando una serie di momenti che sono rimasti indimenticabili, facendo di Matrix un vero e proprio cult immortale citato in ogni dove.
Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
E se vi dicessimo che Leonardo DiCaprio avrebbe potuto vestire i panni di Darth Vader, ci credereste? A quanto pare, ancora prima di considerare Hayden Christensen per la parte che tutti conosciamo, si era pensato al buon Leo che, almeno all'epoca, pare non fosse troppo interessato a entrare in una delle Sage fantascientifiche più famose della storia, per interpretare uno dei villain più celebri mai esistiti.
Così non possiamo fare a meno di chiederci come sarebbe stata questa "origin story" nelle mani di un interprete come DiCaprio. Cosa avremmo avuto e cosa avremmo potuto vedere? Come avrebbe costruito il profondo conflitto personale di un protagonista combattuto fino alla fine e vittima dei suoi stessi tormenti emotivi? Purtroppo non lo sapremo mai.
American Psycho
"Guarda. Non sono l'unico. Al giorno d'oggi qualsiasi ruolo che viene ottenuto da qualcuno, è solo perché Leonardo DiCaprio lo ha rifiutato prima. Non importa quello che ti dicono. Non importa quanto amichevole tu possa essere con i registi. Tutte le persone con cui ho lavorato, anche più volte, hanno offerto quei ruoli prima a lui. Uno di loro me l'ha proprio detto.
Quindi, grazie Leo, perché letteralmente, lui ha il privilegio di scegliere i ruoli che andrà a interpretare. E buon per lui, visto che è fenomenale", queste parole le ha riferite da Christian Bale durante un'intervista a GQ del 2022, sottolineando quanto della sua carriera sia dipeso dai rifiuti dell'attore in questione. Le parole di Bale non sono affatto casuali, dato che la sua fortuna come attore è stata dettata, tra le altre cose che ha fatto, anche dal lavoro con il Patrick Bateman in American Psycho.
Sembrerebbe che alcuni scontri con la regista del film, Mary Harron, allontanarono Leo dal ruolo che finì nelle sue mani per poi prendere vita e forma nei modi che tutti conosciamo.
Il talento di Mr. Ripley
Anche per quanto concerne il ruolo principale al centro de Il talento di Mr. Ripley si dice che il regista Anthony Minghella avesse inizialmente preso in considerazione Leonardo DiCaprio. Il suo rifiuto, comunque, portò alla luce tutte le potenzialità di un giovanissimo Matt Damon che non attendeva altro di mettersi nuovamente in gioco dopo pellicole del calibro di: Salvate il soldato Ryan, Will Hunting - Genio ribelle e L'uomo della pioggia - The Rainmaker.
L'affascinante e contorta storia al centro de Il talento di Mr. Ripley, quindi, ha dato la possibilità a Damon di lavorare su un personaggio profondamente complesso e sfaccettato, oscuro fuori da ogni dire e difficile da rendere allo stesso livello cui è riuscito lui stesso a fare. Un'occasione, quindi, molto importante, artisticamente parlando, per la carriera e storia successiva dell'interprete.
Intervista col vampiro
Alcune fonti hanno più volte confermato che Leonardo DiCaprio, dopo la scomparsa di River Phoenix, venne opzionato come possibile suo sostituto per Intervista col vampiro.
Alla fine dei conti fu Christian Slater a ottenere la parte, cercando di rendere al meglio il personaggio di Daniel Molloy, e scegliendo di donare il proprio compenso alle associazioni benefiche appoggiate in precedenza dallo stesso Phoenix. Intervista col vampiro è un film abbastanza controverso. Seppur ottenne un grande successo al botteghino dell'epoca, con un incasso complessivo di oltre 230 milioni di dollari, ad oggi non è considerato come uno dei migliori film del suo genere. Il grande apprezzamento riservatogli dal pubblico non fu lo stesso della critica, ricevendo premi minori e riconoscimenti non troppo positivi (ricordiamo il "premio per la peggior coppia" a Brad Pitt e Tom Cruise ai Razzie Awards).
Malgrado tutto, però, resta comunque un cult indimenticabile e ancora oggi citato dagli appassionati, che hanno così conosciuto anche la serie di romanzi da cui è stato tratto (stiamo parlando del primo libro delle Cronache dei vampiri di Anna Rice), e sarebbe stato interessante vedere Leo proiettato in un contesto come questo.
Spider-Man
A quanto pare anche il mondo dell'Uomo Ragno avrebbe potuto essere trasposto sul grande schermo da Leonardo DiCaprio. In questo caso, nello specifico, però, è bene partire dalla stessa produzione del film, specificando che i cambiamenti in corso d'opera hanno sicuramente influito sulla scelta finale, spingendo la produzione a preferirgli Tobey Maguire.
Prima ancora di Sam Raimi si era sperimentato con altri registi per quanto concerne Spider-Man e il cinema. Moltissime idee hanno infatti preceduto la pellicola che abbiamo visto poi sul grande schermo, includendo anche una possibile regia di James Cameron che negli anni '90 era molto interessato al progetto al punto di scriverne una sceneggiatura. Fu proprio quest'ultimo a opzionare DiCaprio fra le possibili scelte per il suo Peter Parker, anche se l'ingresso a gamba tesa nel progetto della Columbia Pictures cambiò le carte in tavola e l'ingresso di Sam Raimi spostò l'attenzione altrove. Tobey Maguire, di cui Leonardo DiCaprio è da sempre grande amico, ottenne, quindi, la parte nel 2000, riuscendo a guadagnare l'approvazione del nuovo regista coinvolto e della stessa Columbia, dimostrando il suo valore durante il provino.
Hocus Pocus
Sembra che Leonardo DiCaprio abbia detto di no anche alla Disney, nello specifico alla richiesta di vestire i panni del buon Max Dennison, uno dei protagonisti di Hocus Pocus. Un rifiuto del genere, forse, potrebbe essere stato ispirato dalla trama stessa della pellicola, lontana dal gusto stesso dell'attore.
Hocus Pocus è comunque un film memorabile, realizzato dalla Walt Disney Pictures nel 1993, e racconta la storia di alcuni ragazzi che si ritrovano a fronteggiare le forze oscure di alcune streghe. Il tutto in una chiave leggera e per famiglie che ibrida elementi classici dell'Halloween americano con uno spirito comedy adatto a tutti.
Bastardi senza gloria
Sapevate che Quentin Tarantino, inizialmente, avrebbe voluto vedere Leonardo DiCaprio nel ruolo del colonnello nazista Hans Landa? Il suo rifiuto valse a Christoph Waltz il ruolo della vita, consentendogli di costruire uno dei villain più celebri che abbiano mai ipnotizzato le sale cinematografiche del pianeta.Il grande talento dell'attore nei panni di questo personaggio, inoltre, gli valse anche l'oscar come "miglior attore non protagonista" nel 2010, un'ulteriore conferma del talento di Waltz se accostato a un'ottima scrittura.
Bastardi senza gloria è sicuramente un film memorabile, una pellicola che fonde un certo piglio storico all'amore imprescindibile di Tarantino per il cinema, trasformando il tutto in una storia in una delle pellicole più celebri di sempre.
Boogie Nights
Anche il cult firmato da Paul Thomas Anderson Boogie Nights (Boogie Nights - L'altra Hollywood, da noi) avrebbe voluto vedere Leonardo DiCaprio nel ruolo del suo protagonista, poi interpretato da Mark Wahlberg. Sembra che il rifiuto venne ispirato dal voler essere il protagonista di Titanic, aprendo la strada per Hollywood a Wahlberg e alla propria carriera.
Stiamo parlando di un film che ha rapito il grande pubblico, palesando pure il talento creativo dello stesso P.T. Anderson come regista. Pur affrontando un argomento considerato controverso, la pellicola è riuscita a diventare un cult immortale, un film imprescindibile da vedere fra gli appassionati di cinema.
Schegge di paura
Schegge di paura è un'altra pellicola cult che avrebbe potuto avere sul proprio set Leonardo DiCaprio che, per ragioni parrebbe del tutto personali, declinò l'idea in favore di Edward Norton. Inutile sottolineare quanto il personaggio di Roy/Aaron Stampler fu importante per la carriera di quest'ultimo, dandogli la possibilità di essere candidato ai premi Oscar del 1999 come "miglior attore non protagonista".
Le ragioni dietro al rifiuto di DiCaprio dovrebbero rintracciarsi nei suoi precedenti sforzi sul set di Buon compleanno Mr. Grape. La stanchezza legata a quel film spinse Leo a prendersi del meritato riposto, declinando offerte sulla breve distanza.
Sin city
Restando sul tema film particolari, Leonardo DiCaprio è stato selezionato fra le possibili scelte anche nel cast di Sin City, nello specifico avrebbe dovuto interpretare il personaggio di Roark Junior prima che andasse ufficialmente nelle mani di Nick Stahl.
Non si conoscono le dinamiche, nel dettaglio, che spinsero verso uno sviluppo del genere, ciò non toglie che DiCaprio avrebbe sicuramente portato volume a un film così sui generis, aggregandosi al fianco degli attori che lo hanno portato in vita sul grande schermo.
Sin City resta sicuramente un film particolarissimo, sia in termini narrativi che soprattutto estetici. Un lungometraggio mai dimenticato e citato in tantissime altre opere al di fiori della sfera cinematografica.
Batman Forever
Basandoci su alcune dichiarazioni di qualche tempo fa a Shortlist di Leonardo DiCaprio, sembra che l'attore fosse inizialmente interessato a vestire i panni di Robin nel Batman Forever di Joel Schumacher, al punto di auto-definirsi "pronto" per quella parte. Successivamente, però, è stato riportato che cambiò idea senza neanche presentarsi ai provini organizzati per il ruolo.
Alla fine la parte andò a Chris O'Donnel, un attore che seppe molto bene come costruire un Robin che rimase impresso per molto tempo nell'immaginario cinematografico dei fan di Batman.
Steve Jobs
Sembra proprio che dopo le estenuanti fatiche, sia fisiche che artistiche, provate in Revenant (Revenant - Redivivo, da noi), DiCaprio stesse valutando se partecipare o meno allo Steve Jobs diretto da Danny Boyle. La stanchezza dalla pellicola precedente lo fece però desistere, aprendo la strada al ruolo per Michael Fassbender.
Quest'ultimo riuscì a proiettare alla perfezione l'identità di un protagonista della storia umana piuttosto controverso, dimostrandosi all'altezza di un protagonista sicuramente difficile da preparare e vivere nel profondo. Resta comunque lecito chiedersi come sarebbe stata la pellicola con la partecipazione di Leo.
La fiera delle illusioni
I dettagli riguardo all'interesse di Leonardo DiCaprio nei confronti Nightmare Alley (La fiera delle illusioni - Nightmare Alley, da noi) sono stati condivisi da The Wrap, asserendo che l'attore avesse intenzione di collaborare con Guillermo del Toro nel suo film. A quanto pare, però, DiCaprio, non riuscendo a far combaciare i propri impegni con la programmazione degli altri attori coinvolti, se ne allontanò.
Così il ruolo di Stanton "Stan" Carlisle è finito nelle mani di un Bradley Cooper parecchio in parte, riuscendo comunque a trasporre le sensazioni che il regista stava cercando di costruire e trasmettere in fase creativa.
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