Ritratto di Margaret Qualley: una figlia d'arte per Quentin Tarantino

L'ascesa della giovane interprete che ha conquistato il pubblico e affascinato Brad Pitt in C'era una volta a... Hollywood di Quentin Tarantino.

Ritratto di Margaret Qualley: una figlia d'arte per Quentin Tarantino
Articolo a cura di

In comune hanno la medesima bellezza e le origini nel mondo della moda, anche se una delle due è passata prima dal balletto. Poi il salto al cinema. Non il cognome però, perché Margaret porta quello del padre, l'ex modello Paul Qualley. Primo marito di chi, nel 1994, ne partecipò a quattro di matrimoni.
Era il decennio delle commedie romantiche britanniche, dove nel 90% delle volte il protagonista maschile era Hugh Grant, catturato in quel caso dalla bellezza sfuggente di Andie MacDowell.
Dalla moda al cinema, Margaret e Andie condividono un percorso che le ha viste rimanere affascinate dal grande schermo dopo aver conquistato le passerelle di tutto il mondo. Il grande pubblico invece sta conoscendo in questi giorni Margaret Qualley - soprattutto dai suoi piedi - grazie alla scelta di Quentin Tarantino di ritagliarle quel ruolo di trait-d'union tra la comune di Charles Manson e lo stuntman Cliff Booth (Brad Pitt) in C'era una volta a... Hollywood (qui la recensione su Everyeye.it)
Per la Qualley però non si è trattato di un debutto, affatto, il suo passato in realtà è già piuttosto pregno di apparizioni più e meno importanti, che hanno contribuito a farla notare agli spettatori più attenti.

C'erano una volta danza e passerelle

A dirla tutta Margaret Qualley dovrebbe probabilmente essere accostata alla sorella Rainy più che alla madre, con la quale condivide il percorso di crescita diviso tra recitazione, balletto e moda. Dopo gli studi all'American Ballet Theatre e le sfilate per Alberta Ferretti, Chanel, Ralph Lauren, Margaret inizia a coltivare la passione per la recitazione applicandosi allo studio presso la Royal Academic of Dramatic Art.
La voglia di sperimentare altre forme d'arte la convincono ad affidarsi agli studi teatrali, che le permettono di completare un bagaglio artistico poliedrico, grazie alle sue doti da ballerina e l'esperienza da modella.
Successivamente trova un agente a Los Angeles e si trasferisce proprio nella città degli angeli: "Ho vissuto quel momento, me ne sono innamorata e ho capito che era qualcosa che dovevo fare". Una carriera ancora agli albori che tuttavia le schiude presto le porte sia del grande che del piccolo schermo. In queste prime apparizioni Margaret Qualley dimostra di avere un talento ancora grezzo ma dal promettente avvenire

Gli inizi e i successi in TV

Dopo il debutto al cinema è in TV che la carriera di Margaret Qualley subisce il primo scossone. Nel 2014 viene scelta per il suo primo ruolo rilevante nella serie HBO The Leftovers, nella quale interpreta Jill Garvey, figlia del protagonista Kevin Garvey (Justin Theroux). Nella serie creata da Damon Lindelof e Tom Perrotta, la Qualley dimostra subito una buona vena drammatica, calandosi bene nella parte di una ragazza abulica che dimostra interesse per niente.

Sofferente per la perdita della madre e per il disgregamento della famiglia, Jill è uno dei personaggi più complessi dello show HBO e regala a Margaret Qualley la prima vera occasione di farsi notare.
Un feeling con il piccolo schermo che ritorna proprio quest'anno in Fosse/Verdon, serie nella quale le viene affidato il personaggio della celebre performer di Broadway Ann Reinking, grazie alla quale può rispolverare i suoi studi di danza.

Manson Girl per Tarantino

"A Charlie piacerai" confida Pussycat a Cliff. Charlie è Charles Manson e Pussycat è una delle tante giovani affascinate dallo psicopatico guru di una comune hippie che alla fine degli ‘60 si rende protagonista di efferati omicidi a Los Angeles, tra cui quello di Sharon Tate, moglie di Roman Polanski.
Quentin Tarantino sfrutta il fascino sbarazzino di Margaret Qualley, la sua sfrontatezza da giovane ribelle per attirare il co-protagonista Cliff Booth, stuntman e amico dell'ex-star Rick Dalton (un esplosivo Leonardo DiCaprio) allo Spahn Ranch, dove risiede in quel periodo proprio la Manson Family - di cui la giovane fa parte.

Pussycat flirta apertamente con Cliff, dopo aver ottenuto un passaggio in auto. L'atteggiamento del corpo e le parole con le quali si rivolge al personaggio di Brad Pitt diventano simbolo di una spavalderia irriverente nella quale l'attrice, alla quale sono riservate alcune delle battute più curiose del film, si cala perfettamente (a dispetto di un doppiaggio estremamente penalizzante nella versione italiana).
Le scelte particolari e oculate che hanno caratterizzato sin qui la giovane carriera di Margaret Qualley sono sotto gli occhi di tutti. Non solo al cinema e in TV ma anche negli spot. Memorabile la sua folle performance in uno dei video più impressionanti e suggestivi degli ultimi anni, girato per Kenzo, in cui l'attrice e ballerina mette in mostra uno scatenato ballo fatto di movenze strane, smorfie ed energia. Un concentrato delle qualità di un'attrice da tenere d'occhio e non sottovalutare, tra le interpreti emergenti più interessanti del momento.

Che voto dai a: C'era una volta a Hollywood

Media Voto Utenti
Voti: 72
7.9
nd