Rio 2016: 5 film sui Giochi Olimpici da rivedere

La storia dei Giochi Olimpici fonde mito, storia e cronaca, affascinando fin dall'antichità milioni di appassionati in tutto il mondo

Rio 2016: 5 film sui Giochi Olimpici da rivedere
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Nell'Iliade, il celebre Omero fa risalire la nascita dei Giochi Olimpici alle celebrazioni funerarie di Patroclo (trafitto da Ettore durante la Guerra di Troia). Il poeta greco Pindaro invece, autore di 14 odi olimpiche, scova nella figura di Eracle il fondatore dei Giochi. Il semidio, dopo aver portato a termine la sesta delle dodici fatiche, istituisce i Giochi per ingraziarsi gli dèi. Mito e leggenda avvolgono dunque la genesi di una delle massime manifestazioni sportive, bandita in tarda epoca romana e poi ripristinata, dopo circa 15 secoli (è il 1896) dal barone Pierre de Coubertin. È a lui che si devono i moderni Giochi Olimpici. Ieri, come allora, i più forti atleti (da athlon, termine con cui veniva designato il premio del vincitore) della Terra si cimentano in diverse discipline sportive al fine di stabilire chi sia il migliore. Da Acanto di Sparta e Leonida di Rodi a Michael Phelps e Usain Bolt, ai vincitori dei Giochi vanno medaglie e gloria eterna. Ai comuni mortali non resta che gioire (o soffrire) per i propri beniamini. Per i patiti dei cinque cerchi vi è una discreta filmografia dedicata ai Giochi Olimpici.
Abbiamo scelto 5 titoli da rivedere - ora che Rio 2016 è agli sgoccioli - durante l'Olimpiade, la distanza temporale (4 anni) che intercorre tra un'edizione dei Giochi e l'altra:

Momenti di gloria

La pellicola (premiata con l'Oscar) di Hugh Hudson, dietro l'apparenza di film sportivo, nasconde in realtà la natura di inno all'amicizia e di velata critica ai costumi sociali di un'epoca passata. Momenti di Gloria narra le vicende dei due velocisti britannici Erik Liddell e Harold Abrahams attraverso continui flashback, che testimoniano la loro partecipazione ai Giochi Olimpici del 1924 che ebbero luogo a Parigi. Più che un film, un manifesto che lega la settima arte allo sport, sulle note del celebre motivo del compositore greco Vangelis.

Munich

I Giochi Olimpici di Monaco del '72 sono un mero (e "nero") pretesto per raccontare il gravoso conflitto arabo-israeliano. Un incipit che chiama in causa Storia e cronaca descrive la strage compiuta tra il villaggio olimpico e l'aeroporto di Monaco da un commando palestinese appartenente all'organizzazione terroristica Settembre Nero. La pellicola - diretta da Steven Spielberg - è interessata però a snocciolare i vari step dell'operazione "Ira di Dio", avallata dal primo ministro israeliano Golda Meir e attuata dai servizi segreti del Mossad. Un thriller politico che mette in luce - senza prese di posizioni nette - i precari equilibri su cui si regge (ancora oggi) il territorio mediorientale.

La mossa del pinguino

"Curling? Nun so ancora come se pronuncia". La battuta di Ricky Memphis potrebbe farla sua il 95% degli italiani. Parlateci di calcio e diventiamo tutti allenatori e giocatori, inchiodati alla poltrona con la "frittatona" di cipolla e la Peroni gelata, intenti a seguire per 90 minuti i match di campionato o i leggendari mercoledì di Coppa. Ma il Curling... ammettiamolo su, non è proprio fra i nostri primi amori. In pochi si vedono a spazzolare il ghiaccio e a lanciare padelloni manco fossero tante massaie impazzite. La bizarra disciplina è quella in cui si cimentano 4 amabili perdenti, in un film che vede Claudio Amendola sedersi dietro la macchina da presa per la prima volta. Dietro la partecipazione alle Olimpiadi invernali di Torino del 2006 vi è - per i vari Edoardo Leo, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari e il già citato Memphis - il tentativo di dare un senso compiuto ad esistenze insignificanti. Le loro.

Race - Il colore della vittoria

Non certo un film memorabile, se non altro ha il grande pregio di raccontare l'incredibile storia del velocista americano Jesse Owens, trionfatore ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 dinanzi all'attonito Führer Adolf Hitler, che vide naufragare i propri sogni di supremazia ariana a suon di medaglie conquistate dall'atleta di colore. Il film con Stephan James non evita i clichè che caratterizzano i film sportivi, e con maniera (e un pizzico di retorica) riesce nel compito di simboleggiare uno "scatto" contro il razzismo.

Asterix alle Olimpiadi

Terza puntata cinematografica tratta dai fumetti di Asterix. È il capitolo più fracassone ed evanescente della saga con Gérard Depardieu, che si avventura tra improbabili discipline olimpiche (tra cui la corsa delle quadrighe a cui partecipa anche il campione di F1 Michael Schumacher a bordo di una biga rosso fiammante) ed effetti speciali ancora più improbabili. Una vera e propria parata di star: da Alain Delon, un vanesio Giulio Cesare che cita la propria filmografia, alla stella del calcio Zinedine Zidane.

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