Speciale Retrospettiva Studio Ghibli

Lo Studio Ghibli al centro del Focus del Festival di Roma.

Speciale Retrospettiva Studio Ghibli
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Il V Festival Internazionale del Film di Roma ha dedicato la retrospettiva organizzata dalla sezione Occhio sul Mondo - Focus al celebre Studio Ghibli, lo studio di animazione giapponese nato dalla collaborazione tra i registi Hayao Miyazaki e Isao Takahata. Nonostante lo Studio sia oggi tra i più famosi e acclamati dal pubblico e dalla critica di tutto il mondo, non tutti conoscono la storia che lo ha condotto a essere un punto di riferimento dell'animazione e molti identificano la sua produzione solo con i lavori più recenti del Maestro Miyazaki. Così la rassegna (curata da Gualtiero Cannarsi, che per l'occasione abbiamo intervistato qui) ha offerto un'occasione davvero unica per vedere, o meglio rivedere, sul grande schermo alcuni tra i film più celebri della storia dello Studio, come La città incantata o Nausicaa della Valle del Vento, e per scoprire titoli ancora inediti in Italia, ma che hanno fatto di Ghibli il simbolo e l'araldo dell'animazione giapponese.

Come nasce lo Studio

"Facciamo un film. Se viene bene, ne facciamo un altro. Se è un flop, allora finisce lì..."
Tutti pensano che Nausicaa della Valle del Vento sia il primo film prodotto dallo Studio Ghibli. In realtà è stato il suo successo a dare l'impulso per la creazione dello Studio nel 1985. È stato Tokuma Shoten, allora direttore della Tokuma Shoten Publishing Co., l'effettiva casa di produzione del film, a fondare insieme a Miyazaki e Takahata quello che oggi è lo Studio Ghibli, il cui nome deriva da "Ghibli", il nome che i piloti italiani davano a un vento caldo del deserto durante la Seconda Guerra Mondiale. Il primo vero film prodotto dallo Studio Ghibli è in realtà Laputa - Il castello nel cielo, arrivato nelle sale giapponesi nel 1986 con una vendita di 775.000 biglietti circa. Da quel momento la produzione dello Studio Ghibli si è intensificata tanto da portare Miyazaki, nel corso degli anni, a cambiare continuamente sede, fino alla progettazione di un posto fisso. Mentre lavora a Porco Rosso progetta il nuovo studio, incontra i costruttori per fare in modo che l'edificio si avvicini il più possibile all'immagine che ha in testa, disegna gli interni, sceglie e controlla i materiali. Un anno dopo sono pronti sia Porco Rosso che la nuova sede e subito dopo l'uscita del film Ghibli si trasferisce a Koganei, alla periferia di Tokyo. Con gli anni sono stati costruiti nuovi stabili e allo Studio si è aggiunto il Museo d'Arte Ghibli, creato da Miyazaki nel bosco di Mitaka, alle porte di Tokyo. Più che una semplice sede espositiva, un luogo in cui smarrirsi, ispirato ai luoghi che i fondatori dello Studio Ghibli hanno visitato in cerca di ambientazioni per le loro opere animate, dalla Svezia di Pippi Calzelugnhe all'Italia di Dagli Appennini alle Ande.

La retrospettiva

La retrospettiva si è concentrata maggiormente sul lavoro dei due fondatori, Miyazaki e Takahata, presentando in anteprima Porco Rosso, il classico del Maestro del 1992 che Lucky Red distribuirà per la prima volta in Italia dal 12 Novembre, e Ponpoko del 1994 di Takahata, che da Gennaio sarà disponibile in Home Video. Il Focus è stato anche un'ottima occasione per mostrare in anteprima internazionale il nuovo film dello Studio Ghibli, Arrietty, firmato da Yonebayashi Hiromasa, già tra gli animatori de La città incantata e Ponyo sulla scogliera. In tutto sono state presentate undici opere con il compito di mostrare le tematiche chiave dello Studio Ghibli e il modo differente in cui i suoi due maggiori esponenti le trattano: la visionarietà di Miyazaki (Porco Rosso, Nausicaa della Valle del Vento, Kiki consegne a domicilio, La città incantata, Principessa Mononoke) e il neorealismo disegnato di Takahata (Ricordi a goccioloni, Ponpoko, La storia dei canali di Yanagawa).

Porco Rosso Una iniziativa davvero molto interessante e ben riuscita quella organizata in collaborazione dalla Lucky Red e dal Festival Internazionale del Fil di Roma, che ha incontrato l'approvazione dei critici e soprattutto del pubblico, incantato dalla magia che lo Studio Ghibli è capace di creare con storie semplici ma dal forte impatto emotivo, grazie ai disegni caratteristici dell'animazione giapponese e alle colonne sonore travolgenti, da sempre uno dei punti di forza delle loro produzioni.

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