Redemption - Identità nascoste: Jason Statham in top 10 Netflix

Il popolare attore action è il protagonista dell'esordio dietro la macchina da presa dello sceneggiatore Steven Knight, un film che regala sorprese.

Redemption - Identità nascoste: Jason Statham in top 10 Netflix
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Jason Statham è l'(anti)eroe per tutte le stagioni, sempre pronto a dire la sua in action muscolari - vedasi la sua presenza fissa nella saga de I mercenari - o in violenti revenge-movie dove la vendetta domina le logiche narrative, basti pensare in questo caso al recente cult Wrath of man - La furia di un uomo (recuperate qui la nostra recensione de La furia di un uomo) firmato dal sodale Guy Ritchie.

Non è un caso che su Netflix sia tornato popolare negli ultimi giorni un suo film del 2013, dove si ritrovava ancora una volta in quei panni a lui ormai consoni e nei quali il pubblico si aspetta di vederlo. Stiamo parlando di Redemption - Identità nascoste, esordio dietro la macchina da presa di un "certo" Steven Knight, apprezzato sceneggiatore di classici più o meno recenti tra i quali La promessa dell'assassino (2007) e Allied - Un'ombra nascosta (2016), oltre ad essere tra le menti dietro al successo televisivo di Peaky Blinders.

Redemption - Identità nascoste: questione di scelte

Un titolo parzialmente contraddittorio, come dichiarato dallo stesso Statham in un'intervista. Se è conosciuto infatti anche con l'alternativo Hummingbird - in italiano colibrì - in realtà la redenzione che ne ha caratterizzato il percorso distributivo in diversi angoli del mondo non è propriamente al centro del racconto. "Non è una storia riguardo la redenzione, lui non pensa di poter essere perdonato per quello che ha fatto, non vuole essere perdonato. Non è riguardo a questo, è incentrato su un uomo che sta cercando di fare la cosa giusta per un momento fugace. E non è una storia sul perdono, non pretende che qualcuno arrivi e gli dica "ascolta, non è colpa tua". Invece è un film sull'opportunità di fare del bene per diventare qualcun altro".

Ed effettivamente Joseph Smith ad inizio film è un personaggio che deve evolvere in una nuova creatura, lontana dagli incubi di quel passato che lo tormenta in ogni singolo istante. Uno Statham capelluto e dismesso è quello che troviamo nel prologo, prima che il destino gli riservi una nuova opportunità. Perché Joseph ha vissuto sulla propria pelle gli orrori della guerra in Afghanistan, dove è rimasto vittima di un attentato dove tutti i suoi commilitoni hanno perso la vita. Lui, solo sopravvissuto, è tornato in patria e non riesce a darsi pace, diventando schiavo dell'alcool per condurre una vita da senzatetto.

Una sera viene aggredito e durante la fuga trova via di scampo nella dimora di un ricco stilista, che rimarrà fuori città ancora per diversi mesi. Joseph sfrutta così la ghiotta occasione a proprio vantaggio, nel tentativo di ricominciare da zero. Ma ben presto la vita gli porrà nuovamente davanti ardue sfide, che metteranno ulteriormente a rischio la sua sanità mentale e lo condurranno ad una missione di cieca vendetta...

Furia e vendetta

Redemption - Identità nascoste permette al suo interprete di mettere in mostra le sue doti drammatiche, troppo spesso lasciate in secondo piano rispetto alla pura azione. Ecco così che Statham mostra maggiori sfumature introspettive, intervallate ovviamente da quella fisicità così esplosiva che tutti gli amanti del genere ben conoscono. Se infatti la sceneggiatura palesa, paradossalmente dato la penna del regista, qualche ingenuità, a convincere è proprio la caratterizzazione di Joseph, pronto a tutto pur di cogliere al volo l'occasione ma anche a far affidamento al proprio trauma per innescare una guerra senza esclusione di colpi per ottenere giustizia. Una Londra notturna, ripresa soprattutto dopo il tramonto, fa da sfondo a questa storia dai sussulti noir, dove il tipico divertimento genere si tinge di note più amare del solito.

Il fatto che il protagonista sia un reduce di guerra ha permesso di introdurre dinamiche inedite, con tanto di PTSD (lo stress post-traumatico) a far capolino."Abbiamo incontrato veri soldati e trascorso un paio di settimane con alcuni di loro che, tornati a casa, hanno cominciato a vivere per strada. Qualcuno ha parlato di come abbia sofferto di malattie mentali e traumi di vario genere, alcuni si sono ripresi e altri no. Abbiamo cercato di riversare nel personaggio alcune di queste esperienze, con l'obiettivo di porre l'attenzione su un dramma troppo spesso di secondo piano e ignorato dall'opinione pubblica".

Ora che Redemption - Identità nascoste è tornato alla ribalta streaming grazie a Netflix, dove è entrato nella classifica settimanale dei più visti, è l'occasione ideale per recuperarlo o rivederlo, facendo anche un interessante confronto con le produzioni più recenti di un filone che, tra alti e bassi, è sempre sulla cresta dell'onda.

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