Red Notice, un buddy movie imperfetto che ci piace così com'è

Il nuovo originale Netflix recupera la vecchia formula cinematografica che ha reso famosi cult e titoli amati come Arma Letale.

Red Notice, un buddy movie imperfetto che ci piace così com'è
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Red Notice, il film più costoso mai prodotto dalla piattaforma di Reed Hastings si sta fortunatamente rivelando un successo per Netflix. A tre giorni dall'uscita, infatti, il titolo diretto da Rawson Marshall Thurber e con protagonisti The Rock, Ryan Reynolds e Gal Gadot ha battuto già un record, divenendo il lungometraggio con il miglior esordio di sempre su Netflix. Si parla meramente di numeri e visualizzazioni, ma a quanto pare il film è stato accolto molto positivamente dal grande pubblico e da un'importante fetta di critica internazionale.

Come già spiegato nella nostra recensione di Red Notice, il progetto è un heist movie ricco d'azione e divertimento che riesce in pieno nel tentativo di traslare in salotto toni, ritmi e stile dei cosiddetti pop corn movie da sala, quei blockbusteroni ipertrofici e impertinenti che nulla hanno a che fare con il predatore alpha del mercato cinematografico contemporaneo, i cinecomic.

Tra rapine, inseguimenti, esplosioni e una serie di battute e citazioni irriverenti, Red Notice rispolvera per lo streaming anche il genere del buddy movie, certo in modo grezzo e miscelato nel calderone concettuale insieme a una decina di altri ingredienti filmici, ma comunque valido, soprattutto nella sua semplice veste d'intrattenimento a cuor leggero. Il fatto che l'opera sia priva di ambizioni e confezionata per essere in larga parte solo ed esclusivamente godibile, comunque, non è sinonimo di superficialità o poca cura ai dettagli che più contano in un contesto narrativo di questo tipo, e infatti Red Notice riesce a nostro avviso molto bene a centrare i suoi pochi ma sensibili obiettivi.

Red Notice: among thieves

Chiariamoci: il film di Marshall Thurber non si inventa nulla di nuovo e ciò che ripropone di vecchio è in tutto e per tutto derivativo, cioè senza tagli d'unicità o inventiva stilistica particolari. In questo senso, è quasi definibile un Jumanji senza epica né fantasy: fa il suo dovere senza uscire troppo dai binari e valorizza gli elementi che più di altri ritiene necessari al buon andamento della narrazione.

Questo, prima di tutto, significa dare il giusto peso alla storia, che è più accessoria e pretestuosa che altro, comunque intenzionalmente, per fare in modo di renderla di fatto contorno secondario agli ingredienti principali di un racconto che poggia soprattutto sull'accoppiata vincente di protagonisti, all'occorrenza trittico grazie all'apporto non scontato di Gal Gadot. I personaggi di John Hartley e di Nolan Booth sono infatti l'asso vincente di Red Notice, pensato e messo insieme ad hoc dopo il cameo di Reynolds in Hobbs & Shaw. Tra i due non c'è soltanto una valida alchimia su schermo, perché è prima di tutto condiviso lo stesso intento produttivo, che è quello di regalare al grande pubblico un titolo leggero e appassionante che riesca in qualche modo a coinvolgerlo senza pretese. Riesce a farlo in primis grazie alla vena comica che da sempre accompagna la penna di Thurber, che ricordiamo essere l'autore di quella perla della comicità americana che risponde al nome di Dodgeball.
Nel blockbusterone autunnale targato Netflix, il regista e sceneggiatore raggiunge infatti una crasi stilistica e formale adeguata alle sue competenze ed esigenze artistiche, mettendo insieme azione e divertimento in misura equilibrata e contraria alla totale assenza di propositi intellettuali o innovativi (anche se poi in Red Notice è stata utilizzata una tecnica di ripresa mai vista prima).

È un film che sa sostanzialmente cosa vuole essere, consapevole della sua portata e misura, cesellato minuto dopo minuto sull'esigenza primaria d'intrattenere gli spettatori tra avventura e demenzialità (perché sì, non manca). E nel suo totale e quasi ingiustificato dispendio di budget, in una sequela evidente e disinteressata di errori strutturali, il titolo arriva effettivamente dove vuole arrivare e a chi vuole arrivare, centrando in pieno il target dei casual viewers e proponendo una storia tra Indiana Jones, Arma Letale e Fast & Furious, recuperando dal primo l'avventura, dal secondo la bromance da buddy movie e dall'ultimo l'esagerazione, senza però mai raggiungere in alcun modo l'apice invece toccato dai tre film citati.

Resta volontariamente un reverenziale passo indietro, perché incapace - appunto - di essere quello che i cult suddetti sono stati per il cinema, ognuno nel proprio genere d'appartenenza, ognuno per motivi differenti. Red Notice recupera, ritaglia, incolla e appende sulla bacheca di Netflix un bricolage composto da tante piccole parti prese da altro, solo unite insieme in modo da creare qualcosa di ragionato per la destinazione e il senso finale. Il collante sono The Rock e Reynolds, la mano quella di Thurber, la Gadot il reagente, lo streaming la cornice. Non vi resta che provare a dargli un'occhiata per capire quanto possa interessarvi un lavoro di questo tipo.

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