Speciale Rapunzel - Intervista con i registi pt.2

Incursione guidata nei retroscena di Rapunzel

Speciale Rapunzel - Intervista con i registi pt.2
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Rapunzel ha affascinato milioni di spettatori in tutto il mondo, con le sue atmosfere da favola e i personaggi dall'aria buffa e pupazzosa. La magia continua con l'uscita della pellicola Disney in home video che raccoglie, inoltre, tantissimi contenuti speciali che raccontano retroscena e punti di vista sulla storia alternativi (come i due inizi alternativi raccontati tramite storyreel o la misteriosa scimmietta veggente). Ma chi meglio delle persone che hanno riportato in vita la vecchia storia di Raperonzolo dei Grimm, può raccontare che cosa c'è veramente dietro a questo successo? Tutto verrà svelato direttamente dalle labbra di Byron Howard e Nathan Greno, che questa volta si concentreranno sugli sviluppi dell'animazione, con le sue difficoltà e soddisfazioni.

Segreti dentro la torre

Nel trailer vediamo scene che poi effettivamente non sono nel film. Perché mostrarle se poi non fanno parte del prodotto finale?
BH:
Nella prima versione del teaser abbiamo creato una realtà alternativa sul primo incontro tra Flynn e Rapunzel: questo perché molte di quelle scene erano delle sperimentazioni fatte per testare il movimento dei capelli e le tecniche di animazione che stavamo sperimentando.

Che cosa significa quel "Chameleon Babies" che si vede alla fine dei titoli di coda del film?
BH:
Mi piace che le persone rimangano fino alla fine dei titoli di coda. Pascal è ispirato a un camaleonte che esiste sul serio e si chiama appunto Pascal e che appartiene a una delle nostre animatrici, Kellie Lewis. È successo semplicemente che, nel momento in cui stavamo inserendo nei titoli di coda il tradizionale "Production Babies", Pascal è diventato padre! La sua compagna ha generato sei uova che sono diventate sei piccoli camaleonti. Il mio preferito è Nathan Jr.

Considerato il duro lavoro che voi e Glen Keane avete svolto sul film, come avete reagito al non aver ricevuto la nomination all'Oscar come miglior film di animazione?
NG:
L'intera crew ha lavorato duramente al film. Le persone hanno lavorato sette giorni a settimana, saltando anche le vacanze. Tutti volevamo rendere "Rapunzel" un bel film. Siamo tutti molto orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto. Ci sarebbe piaciuta una nomination agli Oscar? Ovvio! Ma la vera gratificazione sta nel lavorare a un film che si ama e che il pubblico ha amato. Non sono entrato nel mondo dell'animazione per vincere premi: volevo intrattenere le persone.

Tutti i grandi Studios ormai fanno dei buoni film in CG: che cosa sta facendo Disney per distinguersi come la migliore sul mercato?
NG:
Il nostro obiettivo è raccontare belle storie, creare mondi credibili e personaggi fantastici. Vogliamo che il nostro pubblico pianga e rida, vogliamo si divertano. Non possiamo preoccuparci degli altri film in uscita: ci concentriamo solo sul nostro lavoro. Se fai un bel film la gente andrà a vederlo... e questo è il nostro obiettivo.

Come mai avete deciso di girare "Rapunzel" in CG? Sarebbe stato diverso se fosse stato animato in modo tradizionale?
BH:
Noi amiamo i grandi film e l'animazione CG ci da' la possibilità di usare tantissimi strumenti e giocare con il mondo e i personaggi della storia. Amiamo allo stesso modo l'animazione tradizionale, ma per i nostri scopi l'animazione digitale era la scelta migliore.

Quanto tempo avete lavorato su questo progetto?
NG:
Generalmente hai dai 4 ai 5 anni per creare e portare a termine un film Disney. Noi abbiamo fatto tutto in 2 anni. Il film era in via di sviluppo quando ci è stata data la data d'uscita. Potevamo chiedere di spostarla, ma con Byron abbiamo pensato che avremmo potuto farcela. Abbiamo lavorato con una crew davvero talentuosa e devota.

Qual è stata la sfida più ardua durante lo sviluppo del film?
NG:
I capelli, decisamente. Dei capelli lunghi e realistici non erano mai stati realizzati prima in CG. Solitamente si tratta di code di cavallo o di tagli sulla spalla, perché qualsiasi cosa di più lungo di così è un vero incubo tecnologico. I nostri capelli erano parte della storia, dovevano legare la gente, risplendere e bagnarsi. Tutte cose che nessuno aveva mai fatto. Quando gli animatori hanno sentito questi particolari hanno avuto un leggero colpo al cuore, ma poi si sono ripresi. Credevano nella storia e volevano portarla sullo schermo.

Ogni film Disney ha un secondo messaggio. Qual è il messaggio nascosto in "Rapunzel"?
NG:
Ci sono un gran numero di messaggi in questo film. "Vivi i tuoi sogni" è uno di quelli che speriamo sia davvero arrivato agli spettatori. Sono cresciuto in una piccola città in Wisconsin e ricordo come le persone credessero che i miei sogni di lavorare in Disney fossero irraggiungibili. Ho creduto nel mio sogno e ho lavorato duro affinché si realizzasse. La nostra azienda è piena di persone con una storia simile alla mia. Rapunzel crede nel suo sogno e non vuole lasciarlo andare... speriamo il pubblico sia stato ispirato da questo.

Per la musica vi siete ispirati agli altri film Disney? Ci sono alcune canzoni che rievocano le sonortà di "Come d'incanto" e "La Sirenetta"...
NG:
Volevamo che il film rievocasse i classici Disney ma fosse anche nuovo e diverso. Alan Menken è stata una scelta davvero ottima: ha scritto alcune tra le musiche Disney più belle di tutti i tempi e abbiamo amato il fatto che le sue musiche avessero la stessa atmosfera di quelle de "La Sirenetta" o "Aladdin"... ma in modo diverso. È esattamente il mix che stavamo cercando.

Persone e personaggi

Quando avete deciso di fare un film che avesse un po' più di Flynn Ryder e un po' meno di Rapunzel?
BH:
Mentre lavoravamo al film, abbiamo scoperto che la storia era su entrambi i personaggi. Non funzionerebbe senza Rapunzel, ovviamente, ma nemmeno senza Flynn. Abbiamo lavorato sodo per bilanciare il nostro eroe e la nostra eroina: a volte Flynn rubava la scena così tanto che siamo dovuti tornare indietro per riscrivere la scena in modo che Rapunzel fosse più dinamica. Amiamo il fatto che alla fine il film è davvero bilanciato e rispecchia sia il lato femminile che quello maschile del nostro pubblico.

Che cosa vi ha fatto scegliere Zachary Levi e Mandy Moore come interpreti di Flynn e Rapunzel?
NG:
Il casting è un processo molto lungo. Abbiamo assistito a centinaia di audizioni solo per i due protagonisti. Quando Mandy è venuta da noi abbiamo subito avuto la nostra Rapunzel. Mandy è Rapunzel. La stessa cosa è successa con Zac. Volevamo che i nostri personaggi fossero reali e loro hanno fatto sì che fossero tali. Sono due persone fantastiche con cui lavorare.

Che cosa, secondo voi, rende Rapunzel diversa dalle altre eroine Disney?
NG:
Rapunzel è una principessa che non sa di esserlo: questo fa la sua differenza. Non è una ragazza che aspetta seduta di essere salvata. È intelligente e perspicace e noi volevamo che il film fosse pieno di "girl power". Anche se è ambientato nel passato, volevamo che i personaggi apparissero moderni e che Rapunzel fosse un modello di comportamento per la nostra generazione.

Come mai avete deciso di lasciare Maximus e Pascal silenziosi? È inusuale per un film Disney, in cui solitamente le spalle animali hanno il dono della parola!
BH:
Siamo entrambi grandi fan delle commedie mute di Charlie Chaplin, Harold Lloyd e Buster Keaton. Ci siamo detti l'un l'altro "Cosa succederebbe se Charlie Chaplin fosse in questo film?" e questo ci ha influenzati nella scelta di lasciare Pascal e Maximus muti, ma molto espressivi. Ed ha funzionato benissimo: non importa in che parte del mondo siamo, la gente li percepisce nello stesso identico modo.

Come mai il titolo originale è stato modificato da "Rapunzel" a "Tangled"?
BH:
Durante il primo anno di lavorazione, è stato chiamo sia a me che a Nathan che il film era su entrambi i personaggi. Ci sembrava strano lasciare Rapunzel come nome. Per esempio nessuno ha pensato di rinominare "Toy Story" in "Buzz Lightyear", perché Woody è parte della storia esattamente come Buzz. Sapendo ciò abbiamo iniziato a pensare titoli alternativi. Tangled ci è sembrato perfetto, perché è ironico e sofisticato ma lascia comunque evidente la direzione in cui va il film.

Avete diretto "Bolt", che è un film d'azione, e "Rapunzel", che è una favola. Che cosa vi piacerebbe dirigere nel vostro prossimo progetto?
BH:
Abbiamo iniziato a lavorare al nostro prossimo progetto circa sei mesi prima di finire "Rapunzel". Ha gli elementi del film d'azione, decisamente, ma, cosa più importante, ha un forte nucleo emozionale. Il soggetto del film attualmente è top secret ma credetemi quando vi dico che se vi è piaciuto quello che avete visto in "Rapunzel", amerete il nostro prossimo film.

Qualche considerazione finale...?
NG:
Volevo solo dire un grosso grazie a tutti quelli che hanno amato il film: "Rapunzel" è stato un vero lavoro d'amore per tutti noi!
BH: Siamo deliziati dal successo di "Rapunzel" nel mondo. Aspettate di vedere che cosa abbiamo in servo per voi!

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