Predator torna al cinema nel 2018, cosa aspettarsi da Shane Black?

Shane Black riporterà Predator nei cinema nel 2018, ma cosa dobbiamo aspettarci da questo progetto che le star hanno abbandonato per strada?

Predator torna al cinema nel 2018, cosa aspettarsi da Shane Black?
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Fra trailer, annunci e film già arrivati in sala in questo 2017 , una cosa è certa: gli anni '80 e '90 sono più vivi che mai. Si potrebbe partire dalle serie TV, dove Stranger Things sta per ripartire e Twin Peaks è tornato dopo 25 anni, per arrivare ovviamente al cinema e al caso più eclatante di questo mese: IT. Il nuovo adattamento dall'omonimo romanzo di Stephen King è arrivato nel nostro Paese qualche settimana dopo Blade Runner 2049, altro "revival" di una pietra miliare del 1982, e si potrebbe andare avanti ad oltranza. Pensiamo ad esempio a Baywatch oppure al Jumanji di prossima uscita negli USA, due film che fra l'altro vantano il medesimo protagonista: The Rock. Dwayne Johnson è una figura importante in questo processo di "ritorno al passato", poiché esattamente come le icone degli anni andati è muscoloso e statuario, immediatamente riconoscibile, oltre che ironico. La sua fisicità è un vero e proprio omaggio a star come Jean-Claude Van Damme, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, attori "action" per eccellenza che hanno caratterizzato un'intera epoca. In questo marasma nostalgico non dobbiamo dimenticare poi che è attualmente in lavorazione The Predator per la regia di Shane Black, ennesimo progetto pronto a riportare un'altra saga mitica nelle sale il prossimo anno.

Alieni predatori

Parliamo del quarto capitolo della saga di Predator, iniziata nel 1987 da John McTiernan e lo stesso Schwarzenegger, indimenticabile maggiore Dutch Schaefer. Sul film sappiamo ancora pochissimi dettagli, al momento si contano più le occasioni mancate che altro. Pensiamo alla rinuncia di Schwarzenegger di essere parte del carrozzone, cosa che avrebbe spinto - e neppure poco - il film, e ancora la partenza di Benicio Del Toro dopo le prime trattative con la produzione. Diciamola tutta: questo progetto sembra essere partito sotto la luna sbagliata. Non rassicura neppure la scelta dell'uomo al comando, ovvero lo stesso Shane Black che non ha brillato particolarmente alla regia di The Nice Guys e ha consegnato alla storia Iron Man 3, considerato da molti il peggior film Marvel mai prodotto. C'è però un grande "ma" da considerare. Oltre ad essersi reinventato come director, a Shane Black dobbiamo la scrittura dei primi due Arma Letale, di Last Action Hero, inoltre ha interpretato "ruoli chiave" negli anni '80 e '90 come Donnelly in RoboCop 3 ma soprattutto Hawkins proprio nel primo Predator.


L'uomo venuto dal passato

In parole povere: è un uomo che conosce alla perfezione quegli anni perché li ha vissuti in prima persona, conosce benissimo il cinema dell'epoca e le sue atmosfere. Potrebbe bastare mescolare tutti questi elementi fra le righe della sceneggiatura e girare con piglio contemporaneo, esattamente com'è stato capace di fare Andy Muschietti con IT. Non sappiamo se questo pensiero combaci esattamente con quello di Stacey Snider, CEO of 20th Century Fox, che a fine settembre ha dichiarato di aver prodotto un The Predator "originale all'estremo, fresco, ambientato nei sobborghi, con un ragazzino e suo padre al centro della scena." Sperando che la parola "fresco" non abbia smorzato i toni action della saga, ascoltiamo Keegan-Michael Key, una delle nuove prede della creatura extra-terrestre: "Se i fan pensano di vedere un remake del film originale avranno una bella sorpresa una volta entrati in sala. Una sorpresa davvero piacevole". Non abbiamo molti dettagli a cui appigliarci, la speranza è che sia un prodotto colmo d'azione in grado di omaggiare il passato, ma allo stesso tempo di guardare al presente. Un presente sempre più nostalgico, a quanto pare.

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