Oscar 2022: quale film d'animazione è il favorito per la vittoria?

Cinque agguerritissimi titoli per un solo premio, quello al miglior film animato. Chi trionferà alla cerimonia del 27 marzo?

Oscar 2022: quale film d'animazione è il favorito per la vittoria?
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Non tutti ricordano gli Academy Awards del 2002. Fu l'anno di A Beautiful Mind e di Ron Howard ma anche di una delle innovazioni più importanti per la cerimonia. Vent'anni fa, infatti, si assegnò per la prima volta l'Oscar al miglior film d'animazione, vinto da Shrek. Due decenni dopo il primo trionfo nella categoria e dopo avervi raccontato chi sono i favoriti per l'Oscar 2022 al miglior film, proviamo a capire quale, tra le opere animate in lizza, può sperare maggiormente nella vittoria finale.

In questa edizione i cinque nomi in gara, piuttosto prevedibili, non hanno suscitato grande stupore. Dispiace però non vedere nella cinquina due titoli di altissimo livello, tra i più apprezzati da pubblico e critica: Belle di Mamoru Hosoda (artista giapponese già nominato nel 2019 per il dolcissimo Mirai) e La vetta degli Dei di Patrick Imbert, tratto dall'omonimo manga del maestro Jiro Taniguchi (leggi la nostra recensione de La vetta degli Dei). Che sia finalmente l'occasione di Netflix? La grande N ci è andata vicina con gli ultimi due tentativi: in entrambe le circostanze ha avuto dei notevoli assi da schierare ma il tutto si è concluso con l'ennesimo nulla di fatto, con le vittorie di Toy Story 4 nel 2020 e di Soul nel 2021. Ancora una volta, però, gli avversari più temibili sono sempre gli stessi.

Tre nomi, un sola vera speranza

Disney e Pixar dominano con tre spaccati su altrettante culture e società, tutte appassionanti e avvincenti. Luca è l'esordio in un lungometraggio di Enrico Casarosa (che si era fatto notare con La luna, tra i candidati per il cortometraggio animato), autore genovese che ci trasporta nella frizzante atmosfera dell'Italia nel 1959 per narrare le vicende, tratte dalla leggenda di Colapesce, di due mostri marini alla ricerca della propria identità in una terra ferma che sembra temerli e respingerli.

Pur avendo un look unico e pittoresco, oltre che una narrazione coinvolgente e un invidiabile spirito d'avventura, Luca non ha avuto in questi mesi la spinta necessaria per andare avanti e ambire al successo. Altro interessante progetto è Raya e l'ultimo drago, record di nomination agli Annie Awards: diretto da Don Hall (già vincitore con Big Hero 6) e Carlos Lopez Estrada, intrattiene con un grande spettacolo visivo, che regala alcune delle migliori sequenze animate degli ultimi anni, ma che non sembra aver ricevuto nel corso del tempo il necessario appoggio della critica, non totalmente convinta, o del pubblico per poter spiccare il volo (complice anche la distribuzione che risale al 5 marzo 2021). Il film che invece sembra poter portare agevolmente la statuetta a casa è il coloratissimo Encanto di Jared Bush, Byron Howard (Zootropolis) e Charise Castro Smith, grandissimo successo sia al box office che su Disney+ (rileggete la nostra recensione di Encanto).

Complice anche una colonna sonora amatissima e da settimane in vetta alle classifiche musicali, il titolo ambientato in Colombia ha raccolto numerosi consensi ed un entusiasmo tale da auspicare un agevole appuntamento con la vittoria. Candidato a ben tre Oscar (non accadeva da Toy Story 3), Encanto ha dalla sua parte non solo le tematiche legate alla famiglia e l'energia della componente artistica ma soprattutto i successi che ha alle spalle: BAFTA, Golden Globe, PGA e Satellite Awards sono solo alcuni tra i tantissimi riconoscimenti che lo accompagnano con una buona dose di sicurezza alla cerimonia del 27 marzo.

Le possibili sorprese

L'attenzione rivolta a Disney e Pixar quest'anno potrebbe subire una battuta d'arresto, nonostante le probabilità non siano troppe. L'acceleratore è spinto da due titoli nettamente diversi tra loro ma con tanti buoni motivi per vincere e attirare su di loro l'interesse dei votanti.

Il primo è il frenetico e sopra le righe I Mitchel contro le macchine, prodotto da Sony Pictures Animation e distribuito da Netflix. Il gioiello diretto da Mike Rianda e Jeff Rowe, sotto il patrocinio di Phil Lord e Chris Miller (già vincitori con Spiderman: Un nuovo universo), ha vinto numerosi riconoscimenti, tra i quali spicca quello al miglior lungometraggio alla 49ª edizione degli Annie Awards, dominata con ben otto premi. La travolgente vicenda della stravagante famiglia Mitchell, trovatasi ad affrontare un'apocalisse tecnologica, vanta anche un cast di doppiatori d'eccezione e sicuramente rappresenta l'avversario più pericoloso per Encanto. L'altra opera da tenere in considerazione proviene dalla Danimarca ed è Flee. Diretta da Jonas Poher Rasmussen, la piccola perla danese è già diventata un caso: è infatti entrata nella storia, essendo candidata come miglior film internazionale, documentario e, ovviamente, animazione.

La vicenda del rifugiato afgano Amid (nome fittizio per proteggere l'identità del protagonista), fatta di ricordi e interviste emozionanti, tocca aspetti delicati e può far breccia nel cuore dell'Academy, specie nel momento storico che si sta vivendo. Le ultime voci, però, non vedono Flee in pole position in nessuna delle tre le categorie sopracitate. Anche in assenza di premi resta comunque un'ottima occasione per far conoscere a più spettatori possibili le vicende narrate (a tal proposito vi rimandiamo alla nostra recensione di Flee).

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