Speciale Oscar 2009 - Tutti i premi

I milionari di Bollywood conquistano Hollywood

Speciale Oscar 2009 - Tutti i premi
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Milionari

Alla fine non c'è stata storia, The Millionaire di Danny Boyle, dopo aver incassato un vastissimo successo di pubblico, ha vinto il jackpot definitivo, portandosi a casa otto statuette, fra cui regia e miglior film, e l'oscar tecnico più prestigioso, quello per la fotografia.
Il trionfo di questa co - produzione anglo - indiana segna, probabilmente l'inizio di una nuova era per lo studio system: Hollywood comincia a sentire scalfita la sua supremazia globale e nuovi competitor sempre più minacciosi si affacciano all'orizzonte. Dal punto di vista prettamente cinefilo forse gli altri candidati avrebbero meritato qualcosa in più, soprattutto il Frost/Nixon di Ron Howard che, come prevedibile, s'é trovato totalmente a bocca asciutta. Delusione anche per Brad Pitt e David Fincher, dato che il loro Benjamin Button (su cui Paramount aveva investito somme enormi, acconsentendo addirittura a non tagliare il montaggio definitivo di 166 minuti) a fronte di tredici candidature ha conquistato solo tre premi, per giunta di “serie B” (Effetti speciali, Scenografia e Trucco). Un fallimento pressoché totale che, complici anche le non esaltanti perfomance al botteghino statunitense non lasciano presagire nulla di buono riguardo al rapporto fra Ficher e la Major di Melrose Avenue.
Anche Ron Howard torna a casa a mani vuote: se l'Oscar per il miglior film forse era eccessivo, Frost/Nixon meritava almeno un riconoscimento tecnico, per la sceneggiatura o per la straordinaria performance di Frank Langella: fra i grandi favoriti forse è quello che ne esce peggio non avendo conquistato neppure un premio, nonostante l'apprezzamento ricevuto dalla critica di mezzo mondo.
Passando agli interpreti Sean Penn si è guadagnato uno scontatissimo secondo Oscar per il suo Milk (che incassa anche il premio per la miglior sceneggiatura originale) e ha colto l'occasione per un'accorata invettiva a difesa dei diritti delle minoranze, soprattutto quella omosessuale. Fra le donne, invece, la Winslet ha sbaragliato la concorrenza di Meryl Streep e Anne Hathaway chiudendo così un'annata trionfale, non solo per il successo di The Reader (uscito in questi giorni in Italia) ma anche per la sua parte in Revolutionary Road, ruolo senz’altro più interessanre rispetto a quello per cui le è stata tributata la dorata statuetta. Sul versante dei non protagonisti non stupisce per nulla il secondo Oscar postumo della storia del Cinema (dopo quello a Peter Finch per Quinto Potere) dato a Heat Ledger per il suo Joker. La campagna di marketing post - mortem ha, dunque, sortito i suoi effetti a spese di altri artisti che avrebbero meritato maggiori riconoscimenti, come il geniale matematico pazzo intepretato da Michael Shannon in Revoutionary Road. Ma il cinema é anche questo e, di certo, la premiazione di Ledger è una delle meno criticabili, soprattutto a fronte del milionario bulimico di Danny Boyle.
Fra le non protagoniste, invece vince Penelope Cruz, chiudendo una gara non troppo esaltante, data la mancanza di vera concorrenza, certo Amy Adams ne il Dubbio ha mostrato buone qualità ma, alla prova dei fatti, la debolezza delle altre nomination ha portato alla vittoria il nome più noto che, in questi casi, diventa automaticamente il più meritevole.
Nessuna sorpresa neppure nell'animazione, Wall - E conquista l'ennesimo Oscar per gli scaffali Pixar (il decimo in 12 anni), in un confronto con Bolt e Kung Fu Panda di cui chiunque avrebbe previsto l'esito. Anche qui però ci si potrebbe chiedere perché l'ultima fatica del Maestro Miyazaki (che avrebbe quantomeno riaperto i giochi) non sia stata presa in considerazione dall'Academy: semplice svista o volontà di spianare la strada ai prodotti Made in U.S.A?

Yes we can?

Gli Oscar 2009, dunque, lasciano più domande che soddisfazione, l'Academy pare aver voluto premiare le opere più semplici e benauguranti, dopo gli anni passati fra i Coen e Scorsese, preferendo al pessimismo romantico di un Benjamin Button o alle riflessioni politiche di Frost/Nixon, la favola patinata del milionario delle baraccopoli, nonostante la sua inconsistenza artistica.
Il cinema, però, come sempre segna i tempi che corrono e probabilmente la grande speranza che in questi mesi ha pervaso l'America si sta facendo sentire, dopo otto anni di Bush, anche la cinematografia sta riscoprendo il piacere delle storie a lieto fine, non tanto perché il mondo ora sia un posto migliore, quanto perché mai come adesso la gente ha bisogno di sperare, credere che il futuro sarà migliore di quello che ci siamo lasciati alle spalle. Proprio come uno Slumdog Millionaire, ci stiamo giocando l'occasione della vita; Obama, la svolta verde, la rinascita della società civile sono tutti segnali che il cinema ha colto e sta rielaborando.Con buona pace dei cinefili.

Tutti i Premi

MIGLIOR FILM
'The Millionaire'

MIGLIOR REGIA
Danny Boyle per 'The Millionaire'

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Sean Penn per 'Milk'

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Kate Winslet per 'The reader'

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Heath Ledger per 'Il Cavaliere oscuro'

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Peneloper Cruz per 'Vicky Cristina Barcelona'

MIGLIOR FILM STRANIERO
'Departures' di Yojiro Takita

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
'Wall-e' di Andrew Stanton

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Anthony Dod Mantle per 'The Millionaire'

MIGLIOR SCENOGRAFIA
Donald Graham Burt e Victor J. Zolfo per 'Il curioso caso di Benjamin Button'

MIGLIORI COSTUMI
Michael O'Connor per 'La duchessa'

MIGLIOR DOCUMENTARIO
'Man on wire' di James Marsh

MIGLIOR DOCUMENTARIO CORTO
'Smile Pinkie' di Megan Mylan

MIGLIOR MONTAGGIO
Chris Dickens per 'The Millionaire'

MIGLIOR TRUCCO
Greg Cannom per 'Il curioso caso di Benjamin Button'

MIGLIOR COLONNA SONORA
A.R. Rahman per 'The Millionaire'

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
"Jai Ho" di A.R. Rahman e Sampooran Singh Gulzar per 'The Millionaire'

MIGLIOR CORTO ANIMATO
'La maison en petits cubes' di Kunio Kato

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Spielzeugland (Toyland)' di Jochen Alexander Freydank

MIGLIOR MONTAGGIO DEL SUONO
Richard King per 'Il Cavaliere oscuro'

MIGLIOR MISSAGGIO DEL SUONO
Ian Tapp, Richard Pryke e Resul Pookutty per 'The Millionaire'

MIGLIOR EFFETTI SPECIALI
Eric Barba, Steve Preeg, Burt Dalton e Craig Barron per 'Il curioso caso di Benjamin Button'

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Simon Beaufoy per 'The Millionaire'

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Dustin Lance Black per 'Milk'

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