Non solo Jack Reacher: da Mission: Impossible a Io vi troverò, la Top 5 action

Con l'uscita in sala di Jack Reacher 2: Punto di non ritorno, riscopriamo alcuni cult più o meno recenti del cinema d'azione.

Non solo Jack Reacher: da Mission: Impossible a Io vi troverò, la Top 5 action
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Agenti più o meno segreti, uomini spesso senza memoria o con un difficile passato alle spalle, figure in cerca di risposte o redenzione sfruttate da agenzie governative: il mondo del cinema d'azione ci ha regalato a cavallo del nuovo millennio spesso personaggi tormentati e affascinanti, lontani come concezione dai diversamente appassionanti e carismatici action-hero degli anni '80. Con l'occasione dell'uscita in sala di Jack Reacher 2: Punto di non ritorno, seconda trasposizione per il grande schermo dei romanzi di Lee Child con protagonista Tom Cruise, ecco una carrellata di cinque titoli che a loro modo hanno fatto la storia recente del genere, in molti casi dando vita a veri e propri franchise di successo.

Mission: Impossible

E proprio Tom Cruise è anche l'inossidabile protagonista di quello che si può probabilmente considerare l'apripista di questa fortunata e redditizia evoluzione del filone, pur nascendo almeno nella sua prima incarnazione come spy-movie dal sapore più classico. Non poteva d'altronde essere altrimenti con Brian DePalma alla regia che ci regala nel 1996 un'opera raffinata e di grande eleganza stilistica, riportando alla luce atmosfere e narrazioni dell'omonima serie televisiva degli anni '60. Ricco di scene clou, su tutte quella in cui il Nostro si trova sospeso nel vuoto, Mission: Impossible è un perfetto ingranaggio filmico capace di coniugare tensione e spessore dei personaggi, operazione che si differenzia e non poco dai successivi capitoli, via via sempre più esagerati e divertenti ma anche meno personali (escludendo il sottovaluto secondo episodio firmato da John Woo). E il personaggio di Ethan Hunt si rivela il perfetto ed implacabile erede moderno del James Bond che fu.

The Bourne Identity

Cosa vi può essere di meglio per imbastire una trama ad alto tasso di tensione e colpi di scena che un protagonista privo di memoria che va alla ricerca di risposte sul proprio passato scoprendo di essere dotato di incredibili abilità nell'"arte della guerra"? Jason Bourne, personaggio nato dalla penna del compianto scrittore Robert Ludlum, si pone sin da subito come figura dal grande appeal narrativo, trovando nel suo percorso cinematografico delle similitudini col sopracitato "collega" Ethan Hunt. The Bourne Identity, primo film della saga, è infatti il più morigerato a livelli di adrenalina action, pur regalandoci grandi sequenze che, per l'appunto, andranno via via ingigantendosi nei futuri episodi. In questo burrascoso inizio la carne al fuoco è soprattutto incentrata sulla narrazione, visto che qui il Nostro, avendo subito una tabula rasa dei propri ricordi, si troverà a scoprire via via sempre più scottanti segreti sulla propria reale identità, trovando il tempo di innamorarsi nella sua strenua lotta per la sopravvivenza. Un ragazzo "che sapeva troppo" che, grazie all'allora insospettabile physique du role di Matt Damon, si rivela fin da subito centro carismatico di una narrazione action-thriller orchestrata con tutti i crismi del genere.

Nikita

Non solo uomini a caratterizzare questa nostra personal top 5: merita infatti un posto d'onore anche il personaggio di Nikita, protagonista assoluta dell'omonimo film diretto nel 1990 da Luc Besson. Tossicomane della banlieu parigina, questa anti-eroina condannata all'ergastolo per l'omicidio di un poliziotto si vede proporre un accordo da parte dei servizi segreti francesi: l'annullamento della pena e una nuova identità per diventare una killer professionista al servizio del governo. Un percorso complesso e affascinante che il popolare cineasta mette in scena cogliendo al meglio sia le sfumature di genere, con un dinamismo action di gran classe e parzialmente rivoluzionario per i tempi, che il versante introspettivo-drammatico trascinandoci nelle stratificate diatribe emotive della donna, alle prese con un possibile nuovo inizio ma sempre ancorata al suo doppio ruolo. Doppio ruolo cui l'intensa performance di Anne Parillaud aumenta e non poco l'impatto empatico, regalando intrattenimento maturo ed emozioni struggenti e violente nelle due ore di visione.

The Man from Nowhere

Ci spostiamo invece ora in Asia, per la precisione in Corea del Sud, per parlare di uno dei tanti esaltanti action thriller che l'estremo Oriente cinematografico ci ha proposto negli ultimi anni. The Man from Nowhere è il perfetto prototipo per come coniugare spettacolo e sentimenti in una trama che unisce esaltante azione e intense diramazioni drammatiche. Tae-Sik Cha, individuo misterioso e solitario conosciuto come l'uomo del banco dei pegni, fa amicizia con la piccola Jung So-mi, una bambina trascurata dalla madre (che lavora come spogliarellista). Quando la donna entra in possesso di una grossa quantità di droga e successivamente rapita insieme alla figlia da una banda di criminali che gestisce un losco giro di traffico d'organi, Tae-Sik deciderà di salvare la sua giovane amica ricorrendo a tutte le sue abilità memori di un passato dimenticato. Revenge-movie secco e brutale che fa dell'emotività uno dei suoi punti di forza nel procedere della missione del protagonista, inanellando sequenze d'azione una più bella dell'altra (su tutte il salto in corsa senza apparenti stacchi di camera da una finestra) accompagnate da una colonna ispirata ed avvolgente.

Io vi troverò

Diventare nuova star degli action-movie dopo aver superato i cinquant'anni non era certo impresa semplice, ma Liam Neeson nel 2008 vi è riuscito con una sorprendente e insospettabile efficacia. E' infatti con Io vi troverò che il popolare attore nordirlandese marchia la sua nuova, primaria, entrata in scena nel filone, interpretando un padre pronto a tutto pur di ritrovare la figlia rapita, capace di trasformarsi in pochi minuti da uomo afflitto ad implacabile macchina da guerra. Accusato sommariamente di razzismo e di apologie reazionarie, questo solido thriller d'azione firmato dal regista francese Pierre Morel è in realtà un perfetto prodotto di genere, revenge movie senza se e senza ma pregno di una gustosa e secca violenza, tra atmosfere tese e oscure capaci di lasciare con il fiato sospeso fino ai titoli di coda. Priva di istinti politically correct in una corsa contro il tempo per salvare la persona amata, la narrazione seppur non priva di qualche sbavatura e approssimazione è sempre avvincente e incalza con gusto portando lo spettatore a immedesimarsi nella personalissima missione di vendetta del suo convincente protagonista.

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