Nicolas Cage è un grande attore: 7 film per dimostrarlo

Bistrattato dal grande pubblico e mai veramente capito: Nicolas Cage è un grande attore, e con questi film scoprirete come e perché.

Nicolas Cage è un grande attore: 7 film per dimostrarlo
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È ormai un antico adagio hollywoodiano, una frase urlata a gran voce anche oltreoceano, nel Vecchio Continente. Nicolas Cage non è un bravo attore. Si è sedimentata ovunque, mettendo radici, creando meme, bullizzando il povero Nicolas nella mente degli spettatori, che ormai per osmosi lo associano solo a film terrificanti - perché sì, ha inanellato una serie di abomini cinematografici da far invidia a chiunque - e non riescono ad accettare il fatto che, con il ruolo giusto e un regista che sappia valorizzarlo, Nicolas Cage è un grande attore. Bisogna solo farsene una ragione.
Dopotutto, come si può voler male al nipote di Francis Ford Coppola che, per crearsi la propria strada fuori dall'ombra gargantuesca dello zio, abbandona il cognome di famiglia in favore di uno che ricorda volutamente un certo supereroe nero dalla pelle indistruttibile? Perciò imbarchiamoci in questo viaggio di film in cui Nicolas Cage è davvero un fantastico attore e, forse, aperta la gabbia, scoprirete che dentro c'è effettivamente qualcosa di buono.

Birdy - Alan Parker (1984)

Un'amicizia sopra le righe, un sobborgo americano nei primi Anni '60, una Philadelphia madre e matrigna e il Vietnam. Birdy racconta proprio di Birdy, un Matthew Modine insuperabile che vorrebbe soltanto volare libero. Ma Birdy ha bisogno di qualcuno che capisca la sua malsana passione per i volatili e il volo in sé, che lo tenga dolcemente con i piedi per terra. Nicolas Cage allora interpreta Al, coetaneo, ragazzotto italoamericano di periferia con gli occhi troppo grandi per il mondo. Uno che vorrebbe scappare, ma realmente, senza le fantasie del suo migliore amico. Poi, però, arriva il Vietnam, che sconquassa ogni fibra delle loro vite. Nicolas Cage riesce a consegnarci anche il passaggio della guerra su quello che non è più un ragazzo, ma che dentro vorrebbe ancora esserlo.
Le urla, i pugni sul muro, l'aria vagamente sciocca di una persona che crede ancora di poter salvare il proprio migliore amico. E noi siamo lì con lui, con quella sua aria tristemente trasognata, fino alla fine.

Arizona Junior - Joel ed Ethan Coen (1987)

Quando Nicolas Cage è allucinato dà il meglio di sé. Un delinquentello qualsiasi si innamora della poliziotta che gli scatta sempre le foto segnaletiche, ma costruirsi una famiglia assieme non sarà facile. Soprattutto se ci sono i fratelli Coen a dirigere l'orchestra. Joel ed Ethan riescono però a cucire addosso il personaggio di "Hi" McDunnough a Cage, spingendolo al limite senza mai dimenticarne l'umanità. Lui, dal canto suo, lo interpreta alla perfezione, magnetico nella sua ignorante follia quotidiana.
Sorriso ebete e un po' stralunato, sogni negli occhi e un cuore grande, ma pieno di paura. Nicolas Cage è in grado di concentrare tutto questo turbinio sul suo volto, perfetto per il personaggio immaginato dai Coen, che mettono tutta la loro cinematografia a servizio di una storia così sopra le righe, e così magnetica.

Stregata dalla luna - Norman Jewison (1987)

E un Nicolas Cage latin lover non lo vorreste? Stregata dalla luna è una splendida commedia romantica, con una Cher fenomenale che, da un momento all'altro, si trova davanti un Nicolas Cage focoso, animalesco e italoamericanissimo. Cage riesce fisicamente a restituire tutta la sensuale brutalità del suo ruolo, mentre attorno risuonano note perfette per chi adora gli "spaghetti & meatballs" e una luna enorme abbraccia tutta New York.
Fisico perfetto, sguardo sbarazzino, al servizio di una recitazione che mescola perfettamente Italia e Stati Uniti, un po' come tutto il film. Se volete innamorarvi di Nicolas Cage e sentire l'intesa chimica che può far scaturire, beh, questo è esattamente il film che fa per voi.

Cuore selvaggio - David Lynch (1990)

Bistrattato e poco compreso una volta apparso in sala, Cuore selvaggio è Lynch allo stato puro, in grado di sballare e stravolgere lo spettatore, partendo "semplicemente" da un road movie romantico con gli innamorati Sailor (Nicolas Cage) e Lula (Laura Dern). Cage è il bello è dannato perfetto per Lynch, con quell'aria sempre un po' trasognata che trasmette già a partire dalla sua mimica il pantheon di idee partorite di continuo da Lynch, che veicola attraverso la passione tra il suo personaggio e quello di Laura Dern tutta la sua filmografia.
Sailor e la sua giacca di pelle di serpente è un binomio diventato iconico, con quella sua pericolosa sensualità sottolineata dalla totalizzante regia di Lynch, mentre tutto attorno il fuoco brucia e noi potremmo scottarci, minuto dopo minuto. Ah, Cage ha anche registrato tutte le canzoni che canta durante il film, tra cui Love Me Tender di Elvis.

Via da Las Vegas - Mike Figgis (1995)

Forse la miglior interpretazione di sempre di Nicolas Cage. Dopotutto, si è portato a casa un Oscar, meritatamente. Via da Las Vegas racconta di Ben Sanderson, alcolizzato che ha perso qualsiasi cosa: lavoro, famiglia, amici, e si catapulta a Las Vegas per bere fino alla morte. Qui incontra Sara (una Elizabeth Shue troppo bella per essere vera) prostituta sull'orlo della disperazione.
Il mix tra i due sarà folle, per una spirale discendente che attanaglia lo sguardo dello spettatore scena dopo scena. Nicolas Cage nel film è semplicemente perfetto. La continua autodistruzione che trasmette, questo senso di sconfitta insito nel suo sguardo, che ci illude continuamente della sua redenzione, del tentativo di afferrare anche solo un soffio di speranza. Cage scherza e piange, ride e si commuove, mentre vorrebbe disintegrarsi per dimenticare, e per dimenticarsi. E noi siamo lì, aggrappati a lui, che scivola verso il baratro istante dopo istante.

Omicidio in diretta - Brian De Palma (1998)

Il Nicolas Cage più gigione di sempre. Il suo Rick Santoro è un poliziotto corrotto di Atlantic City che si trova all'evento di boxe dell'anno, assieme all'amico d'infanzia Kevin Dunne (Gary Sinise), militare che scorta il segretario della difesa degli Stati Uniti. Le cose, ovviamente, prenderanno una pessima piega. Ma c'è Brian De Palma alla regia, cosa vogliamo di più?

Un piano-sequenza iniziale maestoso, che si diverte con l'interpretazione di Cage, sopra le righe senza mai davvero esagerare, cucita addosso a questo personaggio sfaccettato e al tempo stesso così lineare.
Cage ride in maniera grossolana, estremizza le espressioni del suo volto, ma riesce sempre a controllare ogni stanza in cui entra con la sua sola presenza. Diretto alla perfezione da De Palma, Cage sa benissimo fin dove spingersi, ed esegue il suo lavoro alla lettera: l'attore giusto per il ruolo giusto.

Il ladro di orchidee - Spike Jonze (2002)

Descrivere Il ladro di orchidee non è facile, anche se potrebbe bastare semplicemente il termine "capolavoro". Nicolas Cage interpreta Charlie Kaufman, il vero sceneggiatore del film, talmente in crisi nell'adattamento del libro "Il ladro di orchidee" che decide di tentare l'operazione felliniana e creare un film in cui il protagonista (che sarebbe proprio lui) non riesce a scrivere una sceneggiatura basata sullo stesso libro. Inserendoci però anche un fratello gemello, sceneggiatore pure lui, sempre interpretato da Cage.
Che Charlie Kaufman sia uno dei migliori sceneggiatori viventi è fuori di dubbio, e in questo film lo dimostra, ricamando addosso a Cage le sue due personalità, riuscendo a far risaltare, tramite la sua interpretazione, la parte timorosa e remissiva (basti pensare allo splendido confronto con Robert McKee) e quella esaltata e convinta che andrà tutto bene. Nicolas Cage si duplica alla perfezione, sublimando un gioiello di scrittura e regia che andrebbe fatto vedere a ripetizione in qualsiasi scuola di cinema.

Bene, abbiamo finito. Possiamo anche citare qualche menzione onorevole: Face Off, City of Angels, Al di là della vita, Il genio della truffa, Kick-Ass, Io, Dio e Bin Laden e volendo anche un Rusty il selvaggio, film che lo ha lanciato. Insomma, Nicolas Cage è un grande attore che spesso e volentieri sceglie progetti terrificanti. Ma quando ha il ruolo giusto e una mano sapiente dietro la macchina da presa a indirizzarlo, beh, ci fa davvero volare via, proprio come il suo amico Birdy.

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