Mai come in questo momento, il mondo dell'intrattenimento è in fermento. Le sale rifiatano soltanto all'uscita di grandi blockbuster, mentre nuovi servizi d'abbonamento come MoviePass all'estero e The Space Pass in Italia cercano di convincere quanto più pubblico possibile. Nel frattempo, Netflix, Amazon e gli altri servizi online si impongono con prepotenza nei salotti delle nostre case e ai festival internazionali - con Cannes e Venezia che hanno cambiato volto nel giro di pochi mesi. Una situazione complicata che nel prossimo futuro può soltanto "peggiorare", tra grandi virgolette, poiché arriveranno nuovi servizi come quello proprietario di Disney, capace di inglobare (fra le altre cose) i prodotti Pixar, Star Wars e Marvel. In tutto questo marasma di realtà già affermate e altre in attesa, si è inserito a sorpresa Nicholas Winding Refn, il regista di Drive e The Neon Demon, che lo scorso anno ha annunciato la sua personalissima piattaforma streaming.
L'ennesimo servizio streaming... ah no!
Se state pensando "Oh no, l'ennesimo servizio, l'ennesimo abbonamento da pagare", vi state sbagliando di grosso, su tutta la linea. L'idea dell'autore ha dell'incredibile e va in assoluta controtendenza con ciò che ha in mente la Disney, ad esempio. Se la casa di Topolino vuole fare cassa su cinecomic, guerre stellari e film di grido, Refn ha intenzione di portare sul web un cinema di nicchia, ricercato, che difficilmente trova i favori della grande distribuzione. Una proposta tutta culturale che strizza l'occhio agli appassionati più "tradizionali" e incalliti, fra proiezioni d'essayes, film ritrovati e/o restaurati (una passione, questa, propria di Refn, che da anni recupera vecchie opere semplicemente "perché può permetterselo"), musica, video e fotografia.
Il tutto in cambio di 0 euro, gratis, come a voler dire "La cultura non ha prezzo", o meglio "La cultura è per tutti", come recita il claim sotto il logo principale. Come ha intenzione di sostenersi la piattaforma è per ora un mistero, anche se sembra sarà lo stesso Refn a finanziare direttamente il progetto. Ciò che ci interessa maggiormente è ovviamente l'offerta diretta, i titoli disponibili.
La perfetta imperfezione
Lanciato quasi in sordina nelle scorse settimane, il dominio byNWR.com (se mai avete avuto dubbi sul narcisismo del regista, eccovi la risposta definitiva) vi catapulta in un mondo oscuro, in bianco e nero ma illuminato dal neon, esattamente come ci si aspetterebbe dal regista danese. Come si può leggere nella presentazione del sito, si tratta di un servizio "nato dalla passione per ciò che è raro, ricercato, dimenticato e sconosciuto", una piattaforma creata in collaborazione con MUBI (almeno tecnicamente) che punta tutto sulla cultura e sull'arte, con Refn Editor in chief aiutato dal direttore editoriale Jimmy McDonough. Se vi aspettate una classica piattaforma on demand, con categorie ben precise e caterve di titoli di ogni tipo, anche in questo caso siete fuori strada: ogni film disponibile, a oggi, viene presentato tramite grandi schede in bianco e nero, che elevano i prodotti a opere d'arte sin dal principio - un concept lontanissimo dallo sterminato e caotico tritacarne proposto da Netflix, ad esempio, che mostra decine di prodotti in ogni singola schermata. Sin dalla home page possiamo decidere se vedere subito un determinato film oppure "esplorare" i suoi dettagli, scoprendo chi lo ha realizzato e quando. Al momento i titoli "di spicco" sono sicuramente The Nest of the Cuckoo Birds di Bert Williams, descritto come "uno strano, singolare caso di genere non identificabile", The Burning Hell di Ron Ormond, Night Tide di Curtis Harrington, Hot Thrills And Warm Chills di Dale Berry, "esempio di come l'arte non debba possedere neppure un frammento di buon sapore."
Tutto questo fa parte di una sorta di "Capitolo 1" della piattaforma, seguito in questo mese di agosto dal "Capitolo 2" e da una nuova tranche di titoli tutti da scoprire, al confine fra cinema e videoarte. Un concetto di "piattaforma online" che scardina tutto ciò che abbiamo imparato a conoscere sino a oggi, quanti adepti riuscirà ad accogliere il nuovo tempio di Nicholas Winding Refn?
Nicholas Winding Refn sfida Netflix e lancia un servizio streaming gratis: byNWR
Non solo Netflix, Amazon e la Disney: Nicholas Winding Refn apre il suo servizio streaming completamente gratis, poiché la cultura è di tutti.
Mai come in questo momento, il mondo dell'intrattenimento è in fermento. Le sale rifiatano soltanto all'uscita di grandi blockbuster, mentre nuovi servizi d'abbonamento come MoviePass all'estero e The Space Pass in Italia cercano di convincere quanto più pubblico possibile. Nel frattempo, Netflix, Amazon e gli altri servizi online si impongono con prepotenza nei salotti delle nostre case e ai festival internazionali - con Cannes e Venezia che hanno cambiato volto nel giro di pochi mesi.
Una situazione complicata che nel prossimo futuro può soltanto "peggiorare", tra grandi virgolette, poiché arriveranno nuovi servizi come quello proprietario di Disney, capace di inglobare (fra le altre cose) i prodotti Pixar, Star Wars e Marvel.
In tutto questo marasma di realtà già affermate e altre in attesa, si è inserito a sorpresa Nicholas Winding Refn, il regista di Drive e The Neon Demon, che lo scorso anno ha annunciato la sua personalissima piattaforma streaming.
L'ennesimo servizio streaming... ah no!
Se state pensando "Oh no, l'ennesimo servizio, l'ennesimo abbonamento da pagare", vi state sbagliando di grosso, su tutta la linea. L'idea dell'autore ha dell'incredibile e va in assoluta controtendenza con ciò che ha in mente la Disney, ad esempio.
Se la casa di Topolino vuole fare cassa su cinecomic, guerre stellari e film di grido, Refn ha intenzione di portare sul web un cinema di nicchia, ricercato, che difficilmente trova i favori della grande distribuzione. Una proposta tutta culturale che strizza l'occhio agli appassionati più "tradizionali" e incalliti, fra proiezioni d'essayes, film ritrovati e/o restaurati (una passione, questa, propria di Refn, che da anni recupera vecchie opere semplicemente "perché può permetterselo"), musica, video e fotografia.
Il tutto in cambio di 0 euro, gratis, come a voler dire "La cultura non ha prezzo", o meglio "La cultura è per tutti", come recita il claim sotto il logo principale. Come ha intenzione di sostenersi la piattaforma è per ora un mistero, anche se sembra sarà lo stesso Refn a finanziare direttamente il progetto. Ciò che ci interessa maggiormente è ovviamente l'offerta diretta, i titoli disponibili.
La perfetta imperfezione
Lanciato quasi in sordina nelle scorse settimane, il dominio byNWR.com (se mai avete avuto dubbi sul narcisismo del regista, eccovi la risposta definitiva) vi catapulta in un mondo oscuro, in bianco e nero ma illuminato dal neon, esattamente come ci si aspetterebbe dal regista danese. Come si può leggere nella presentazione del sito, si tratta di un servizio "nato dalla passione per ciò che è raro, ricercato, dimenticato e sconosciuto", una piattaforma creata in collaborazione con MUBI (almeno tecnicamente) che punta tutto sulla cultura e sull'arte, con Refn Editor in chief aiutato dal direttore editoriale Jimmy McDonough.
Se vi aspettate una classica piattaforma on demand, con categorie ben precise e caterve di titoli di ogni tipo, anche in questo caso siete fuori strada: ogni film disponibile, a oggi, viene presentato tramite grandi schede in bianco e nero, che elevano i prodotti a opere d'arte sin dal principio - un concept lontanissimo dallo sterminato e caotico tritacarne proposto da Netflix, ad esempio, che mostra decine di prodotti in ogni singola schermata.
Sin dalla home page possiamo decidere se vedere subito un determinato film oppure "esplorare" i suoi dettagli, scoprendo chi lo ha realizzato e quando. Al momento i titoli "di spicco" sono sicuramente The Nest of the Cuckoo Birds di Bert Williams, descritto come "uno strano, singolare caso di genere non identificabile", The Burning Hell di Ron Ormond, Night Tide di Curtis Harrington, Hot Thrills And Warm Chills di Dale Berry, "esempio di come l'arte non debba possedere neppure un frammento di buon sapore."
Tutto questo fa parte di una sorta di "Capitolo 1" della piattaforma, seguito in questo mese di agosto dal "Capitolo 2" e da una nuova tranche di titoli tutti da scoprire, al confine fra cinema e videoarte. Un concetto di "piattaforma online" che scardina tutto ciò che abbiamo imparato a conoscere sino a oggi, quanti adepti riuscirà ad accogliere il nuovo tempio di Nicholas Winding Refn?
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