Netflix: 5 novità da vedere, da The Open House a Room

Andiamo alla scoperta di alcune pellicole arrivate negli ultimi giorni su Netflix, da Il re della polka a 13 hours: The Secret Soldiers of Benghazi.

Netflix: 5 novità da vedere, da The Open House a Room
Articolo a cura di

Si amplia sempre di più la proposta cinematografica di titoli presenti su Netflix, con diverse pellicole originali e non arrivate negli ultimi giorni sulla piattaforma on demand. Tra le produzioni originali sono da segnalare l'horror/thriller The Open House e la commedia biografica Il re della polka, con protagonista uno scatenato Jack Black. Nei titoli esterni invece puntiamo l'attenzione su Room, che ha garantito il premio Oscar alla protagonista Brie Larson, il bellico 13 hours: The Secret Soldiers of Benghazi diretto da Michael Bay e ispirato a una storia vera, l'atipico thriller/revenge-movie Bad day for the cut.

The Open House

Dopo la morte del marito in un tragico incidente stradale, Naomi si trasferisce col figlio adolescente Logan nella casa di campagna di proprietà della sorella. L'abitazione però è nella fase Open House, che garantisce ai potenziali acquirenti di visitarla prima di un futuro acquisto. Fin dai primi giorni i due notano però strani comportamenti da parte del vicinato e ben presto inquietanti fenomeni non tardano a manifestarsi all'interno delle quattro mura, complicando ulteriormente il già teso rapporto tra la donna e il ragazzo. Partendo da una premessa affascinante il film di Matt Angel e Suzanne Coote si perde ben presto in stereotipi e cliché, affidando a prevedibili jump-scare l'impianto tensivo del racconto. Nei panni dei due protagonisti Piercey Dalton e il giovane Dylan Minnette, diventato popolare grazie alla serie cult Tredici.

13 hours: The Secret Soldiers of Benghazi

Libia, 2012. Durante l'anniversario dell'11 settembre un gruppo di attentatori islamici assalta prima un dipartimento diplomatico americano e in seguito un edificio della proprietà della CIA a Bengasi. Un team di sicurezza, in cui milita anche il coraggioso Jack Silva, farà di tutto per evitare una carneficina. Il cinema di Michael Bay è senza mezze misure, o si ama o si odia. In quest'ultima produzione però il regista di blockbuster trae forza da una storia vera e realizza un prodotto sicuramente spettacolare ma anche pregno di una critica politica non così sottile, in una narrazione di classico stampo patriottico dotata anche di sincera umanità nel suo scontato ma efficace impianto ludico.

Room

Il piccolo Jack, appena cinque anni, ha sempre vissuto all'interno di quattro mura in compagnia della madre, rapita sette anni prima quando era ancora un'adolescente e reclusa in casa dal rapitore, anche padre del bambino. Ora però è il momento per Jack di scoprire cosa c'è al di fuori e fuggire con la madre in un ritorno alla libertà. Adattamento del romanzo Stanza, letto, armadio, specchio, scritto da Emma Donoghue (anche autrice della sceneggiatura), Room è un dramma potente e intenso ispirato a una storia vera avvenuta nella cittadina austriaca di Amstetten. Un efficace ritratto psicologico, sia della donna segregata che del di lei figlio, entità aliena pronta a scoprire la vita reale, che può contare sulla magistrale performance della protagonista Brie Larson, premiata con l'Oscar nel 2016.

Bad day for the cut

Donal, agricoltore di mezz'età che ha sacrificato la propria vita per badare all'anziana madre, vede il suo piccolo mondo andare in pezzi quando la donna viene brutalmente assassinata. Pochi giorni dopo egli stesso è vittima di un agguato a cui sopravvive e, con la collaborazione di uno dei due sicari pagati per ucciderlo (costretto con ricatto da un'organizzazione criminale) cerca di scoprire l'identità dei mandanti e i motivi dietro all'omicidio della genitrice. Un thriller che, partendo da una genesi tipica dei revenge-movie di scuola classica, si prende il giusto tempo per caratterizzare le psicologie dei protagonisti, donando un sapore amaro all'evolversi della vicenda e affrontando con impegno morale tutte le dinamiche psicologiche relative al controverso tema della vendetta personale.

Il re della polka

Jan Lewan è un immigrato polacco che organizza show e spettacoli a base di musica polka con la sua band, attirando un gran numero di appassionati perlopiù di mezza/terza età. Quando gli affari non vanno per il meglio l'uomo decide di ideare un truffaldino schema Ponzi per autofinanziarsi, trovandosi però ben presto a dover fare i conti con la legge. Jack Black è l'assoluto protagonista di questa commedia biografica ispirata alla vera storia di Lewan, un film che opta per toni leggeri nel ripercorrere le fasi salienti di questa personalità così fuori dal comune. Il divertimento domina la maggior parte della visione, grazie anche all'istrionica performance del suo protagonista, ma non mancano momenti più intensi e drammatici a variare le coordinate narrative.