Netflix: 5 novità da vedere, da Operation Finale a The Road

Andiamo alla scoperta di alcuni film arrivati negli ultimi giorni nel catalogo Netflix, da Il Pianista a Malevolent - Le voci del male.

Netflix: 5 novità da vedere, da Operation Finale a The Road
Articolo a cura di

Il catalogo Netflix si va ad ampliare con nuove produzioni originali, e due di queste caratterizzano il consueto speciale settimanale dedicato agli ultimi arrivi cinematografici sulla popolare piattaforma streaming. Stiamo parlando dell'horror Malevolent - Le voci del male e del teso spy-movie, con cast all-star (Oscar Isaac, Ben Kingsley, Mélanie Laurent), Operation Finale, ispirato alla reale cattura del criminale di guerra nazista Adolf Eichmann.
Tra i titoli "esterni" che compongono la canonica cinquina abbiamo selezionato lo struggente The Road, magistrale adattamento del romanzo post-apocalittico di Cormac McCarthy, il visionario Il labirinto del Fauno diretto da Guillermo del Toro e il capolavoro di Roman Polanski, vincitore di tre premi Oscar e della Palma d'Oro, Il pianista.

Malevolent - Le voci del male

Jackson e Angela Siblings, fratello e sorella, fanno parte di un team specializzato che, sfruttando l'ingenuità della gente, finge di possedere capacità medianiche in grado di scacciare spiriti maligni da dimore infestate.
Durante l'ennesimo "lavoro" truffaldino, la ragazza assiste a un vero e inquietante fenomeno paranormale e da quel giorno inizia a soffrire di allucinazioni in modo sempre più frequente.
Quando poi la squadra viene ingaggiata per liberare un antico castello, in passato adibito a orfanotrofio, dalle anime senza pace di bambine lì decedute in tragiche circostanze, Angela e Jackson si trovano impreparati ad affrontare la reale situazione spiritica del luogo.
Un horror privo di originalità che ricicla topoi in serie in quest'ennesima versione di una ghost-house story d'ordinanza, affidandosi a soluzioni abusate per quanto riguarda gli spaventi di genere, da prevedibili jump-scare a soluzioni più violente nell'ultima parte, e a un cast totalmente anonimo.

Il Pianista

La storia del pianista ebreo Wladyslaw Szpilman e della sua famiglia nella Polonia occupata dai nazisti, sino alla liberazione nel 1944. Toccante e potente film di Roman Polanski che indaga, attraverso il mezzo cinematografico, sulla brutalità della guerra e sui legami affettivi che da essa sono inevitabilmente compromessi.
Oltre due ore intense e profonde, capaci di commuovere in diverse occasioni senza mai cadere nel rischio di una banale retorica o nel mero patetismo, ma che offrono anzi tutta l'asprezza di un conflitto che vede su opposti schieramenti conoscenti e amici.
Il protagonista, interpretato da un magistrale Adrien Brody, è un uomo comune che tenta di sopravvivere tra mille pericoli e dolori, con il quale si instaura un forte legame empatico. Tratto dall'autobiografia del vero Wladyslaw Szpilman, Il Pianista ci trascina in una pagina tragica della Storia, qui messa in scena con una raffinata ricostruzione d'epoca dove nulla è lasciato al caso, con un corposo minutaggio (2 ore e mezza) che non pesa affatto sulla narrazione.

The Road

Un uomo viaggia, in compagnia del giovanissimo figlio, lungo una strada desolata con un carrello pieno di oggetti in un mondo ormai devastato, dove il paesaggio è spesso trasfigurato dalle frequenti piogge radioattive.
I pochi sopravvissuti sono costretti a vagare costantemente alla ricerca di cibo, dovendo stare attenti ai pericoli che si nascondono dietro ogni angolo. L'assenza di viveri ha portato alla diffusione del cannibalismo, e ogni incontro nasconde molteplici insidie.
Il padre e il bambino sono in viaggio verso sud e durante il loro tragitto incontrano il vecchio Ely, tra i pochi a dimostrare ancora un minimo d'umanità in un mondo oppresso dall'odio e dalla paura. Ma la strada è lunga e i due viandanti dovranno affrontare mille difficoltà per avvicinarsi alla loro meta. Un'opera struggente di dolorosa bellezza, quella firmata da John Hillcoat, che adatta con magistrale efficacia le già rabbiose e dolenti pagine del capolavoro letterario di Cormac McCarthy.
Il viaggio compiuto da Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee, solitari viandanti di un mondo post-apocalittico, è di quelli che entrano sotto la pelle e divorano emotivamente, tra paesaggi di crudele bellezza e scene madri che non si dimenticano.

Operation Finale

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, molti nazisti che si sono macchiati di orrendi crimini sono ancora rimasti impuniti: diversi tra loro sono fuggiti all'estero con una nuova identità. Il Mossad, l'agenzia di sicurezza e intelligence israeliana, riceve la notizia che Adolf Eichmann, conosciuto come "l'architetto della soluzione finale", si nasconderebbe sotto falso nome a Buenos Aires, e decide di inviare una squadra nel Paese sudamericano per verificare prima l'attendibilità delle fonti e, nel caso fossero confermate, rapire l'obiettivo e condurlo in patria per un regolare processo.
Il team deve affrontare però mille insidie nel tentativo di catturare l'uomo e fargli confessare la sua reale identità, mentre nella capitale argentina si diffonde a macchia d'olio l'ideologia xenofoba di un nuovo partito nazionalsocialista.
Ispirato al romanzo di memorie dell'agente del Mossad Peter Malkin, uno spy-movie d'ordinanza che guarda ai classici, prediligendo un sano spettacolo a tema piuttosto che la verosimiglianza della vicenda, con alcuni risvolti narrativi parzialmente forzati. Operation Finale offre intrattenimento e impegno a prova di grande pubblico, potendo contare anche sulle ottime interpretazioni di un cast capitanato da Oscar Isaac e Ben Kingsley.

Il labirinto del Fauno

Spagna, 1944. Mentre il Paese è ancora scosso dalla fine della guerra civile, la piccola Ofelia si trova in viaggio con la madre incinta per raggiungere il patrigno Vidal, capitano dell'esercito franchista sulle tracce di un gruppo di ribelli.
L'uomo è un individuo spietato che considera la piccola un grattacapo e attende soltanto la nascita del nuovo erede. Quando la madre inizia a star male e rischia di perdere sia il bambino che la propria vita, Ofelia si rifugia in una realtà immaginaria ed entra in contatto con una sorta di fatina volante, la quale la conduce al cospetto di un gigantesco fauno.
Questi informa la bambina che ella è in realtà la reincarnazione della Principessa del Mondo Sotterraneo e che dovrà affrontare tre prove per riconquistare nuovamente il suo ruolo nel regno magico. Al contempo la piccola si troverà dinanzi a sfide ben più pericolose nella realtà, dove nel frattempo Vidal è prossimo alla resa dei conti con le milizie della resistenza.
Guillermo del Toro indaga nuovamente nelle ferite della guerra civile spagnola dando vita a un film affascinante dal punto di vista visivo e dall'alta profondità concettuale, con un lato emotivo di primo piano nel confronto tra fantastico e reale, vera e propria chiave di lettura per una narrazione profonda e struggente.