Netflix: 5 film tratti da libri da rivedere, da iBoy a Non è un paese per vecchi

Andiamo alla scoperta di alcuni film tratti da libri presenti su Netflix, titoli che non possono passare inosservati agli occhi degli appassionati.

Netflix: 5 film tratti da libri da rivedere, da iBoy a Non è un paese per vecchi
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Appassionati lettori e cinefili? Netflix ha soluzione ideale per voi, con una marea di titoli tratti da romanzi e racconti adattati ad hoc per il grande schermo. Per questa nuova top 5 settimanale abbiamo deciso di focalizzarci su tre adattamenti di culto e due film più recenti e meno conosciuti ma comunque di potenziale interesse. I più altisonanti rimangono senza dubbio Shutter Island, firmato da Martin Scorsese, il Big Fish di Tim Burton e Non è un paese per vecchi diretto dai fratelli Coen, mentre tra le produzioni più "fresche" citiamo l'originale Netflix iBoy, con protagonista la Maisie Williams di Game of thrones e True Story, biopic con James Franco e Jonah Hill.

Shutter Island

La premiata ditta Scorsese - DiCaprio è alle prese con questo adattamento del romanzo L'isola della paura di Dennis Lehane: gli agenti federali Edward Daniels e Chuck Aule sono mandati sull'isola del titolo per indagare sulla sparizione di una pericolosa criminale, reclusa nella struttura psichiatrica situata in loco. La donna pare essere scomparsa letteralmente nel nulla ma Daniels si convince che il direttore dell'istituto, il dottor Cawley, nasconda dei segreti e durante le indagini scopre inquietanti risvolti legati al manicomio. Opera vibrante che gioca abilmente tra realtà e allucinazioni in una struttura ad incastro dove ogni tassello trova progressivamente l'esatta posizione del puzzle narrativo, scioccante rivelazione dell'ultima parte inclusa. Shutter Island sfrutta nel migliore dei modi la suggestiva ambientazione con istinti gotici e tendenti all'horror, ponendo interessanti spunti per una seconda visione con cui cogliere i minuziosi dettagli ambientali imbastiti dal regista. Leonardo DiCaprio è nell'ennesima eccellente performance della carriera, accompagnato da un cast d'eccezione comprendente Mark Ruffalo, Ben Kingsley e Michelle Williams, quest'ultima al centro delle sequenze più emotivamente potenti.

Non è un paese per vecchi

Texas, fine anni '70. In seguito a una sparatoria tra narcotrafficanti avvenuta nel deserto, Llewelyn Moss, cacciatore e reduce del Vietnam, trova sul luogo della strage una valigetta contenente due milioni di dollari. Questa sarà anche la sua condanna: infatti, dopo averla presa, la sua vita diventerà un inferno. Sulle tracce dell'uomo si mette Chigurh, uno spietato serial killer, un uomo folle che prova piacere nell'uccidere, e che lascerà durante il suo inseguimento una lunga scia di morte. Nel frattempo anche lo sceriffo locale e un agente delle forze speciali corrotto entrano in gioco... Un puro concentrato di grande cinema ad opera dei fratelli Coen che, adattando l'omonimo romanzo di Cormac McCarthy, sfornano un film lucidissimo e ferale, capace di fotografare perfettamente luoghi e umanità della provincia americana. Con tre grandi attori (Tommy Lee Jones, Josh Brolin e Woody Harrelson) calati alla perfezione nei rispettivi ruoli, e una figura spaventosa interpretata uno straordinario Javier Bardem, si dipana una storia incalzante, che tra azione e dramma mantiene la tensione sempre ad altissimil livelli.

Big Fish

William non ha mai avuto un buon rapporto col padre Edward, reo secondo il figlio di esagerare le storie riguardanti la sua vita, ornandole continuamente con elementi fantastici e fiabeschi. Quando il genitore si ammala gravemente, William fa ritorno insieme alla giovane moglie alla casa materna per cercare di salvare il rapporto con l'uomo. Qui i ricordi dell'infanzia tornano alla luce insieme a quelli dei magici racconti di Edward, e nei pochi giorni che separano il padre dalla morte William scoprirà quanta verità sia in realtà celata in quei racconti. Un film magico, un racconto fiume ricchissimo di idee e invenzioni che si ibridano in un'alchimia emozionalmente esplosiva, dove convivono tenerezza e coraggio, gioia e dolore. Con un sapore malinconico e amabilmente dolce-amaro Tim Burton mette in scena l'omonimo romanzo di Daniel Wallace rendendo la vita di Edward Bloom una fantastica avventura, tra flashback nei quali realtà e immaginazione non hanno più confini, per un film impossibile da non amare.

iBoy

Tom è un adolescente della periferia londinese, dove le gang fanno quello che vogliono restando impunite. Il ragazzo, dal carattere taciturno e solitario, è innamorato fin dall'infanzia, senza successo, della compagna di classe Lucy, che vive nel suo stesso quartiere. Un giorno la ragazza e la sua famiglia sono vittime di una brutale aggressione: Tom coglie sul fatto i criminali ma è costretto alla fuga e, mentre sta cercando di chiamare la polizia, viene colpito da un proiettile. Risvegliatosi in ospedale dopo dieci giorni di coma il giovane viene a sapere che in seguito alla ferita da arma da fuoco alcune parti dello smartphone gli sono entrate nel cervello e si scopre in grado di captare le comunicazioni telefoniche dell'intera zona e di influenzare qualsiasi dispositivo elettronico... iBoy, adattamento dell'omonimo racconto di Kevin Brooks, non brilla per originalità e messa in scena, ma riesce comunque a trascinare nel personale percorso di giustizia del giovane protagonista, sulla scia del detto "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Una visione godibile illuminata dalla presenza di una magnetica Maisie Williams nel ruolo di Lucy.

True story

Michael Finkel, uno dei più apprezzati reporter del New York Times, è vittima della gogna mediatica per aver manipolato un articolo riguardante il dramma della schiavitù in un Paese Africano. Dopo aver perso il posto di lavoro e messo a rischio la carriera il giornalista si prende a cuore il caso di Christian Longo, un uomo accusato di aver barbaramente ucciso la moglie e i suoi tre figli: la particolarità della vicenda è che quando il ricercato era latitante in Messico per sfuggire alla legge aveva assunto proprio il nome fittizio di Michael Finkel. Il vero Finkel decide perciò di vedere più a fondo indagando personalmente sul presunto assassino, stringendo con lui uno stretto rapporto tra le mura del carcere... Basato sull'omonimo libro di memorie scritto dallo stesso Michael Finkel, True Story ripercorre uno dei casi processuali più agghiaccianti della storia recente americana. Un film equilibrato che si prende i suoi giusti tempi e che trova nelle intense performance di Jonah Hill e James Franco la necessaria energia per raccontare il rapporto tra due uomini in cui menzogna e realtà sono legate da un filo sottile.