Speciale Natale a Beverly Hills - Conferenza Stampa

Conferenza stampa di presentazione di Natale a Beverly Hills

Speciale Natale a Beverly Hills - Conferenza Stampa
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Nel 2008, ai tempi dell'uscita di Natale a Rio, il produttore Aurelio De Laurentiis si scusò con la stampa, cui non mostra mai il proprio film di Natale prima della distribuzione in sala, dicendo che, a causa del maltempo che aveva allora investito Roma, si allagò la Technicolor, quindi c'erano stati dei ritardi con il negativo.
Quest'anno, invece, che pare anche abbia ricevuto un attestato del Guinness dei primati per la saga cinematografica che ha avuto il più lungo seguito, nelle sue parole ci sono stati dei problemi a Los Angeles con l'internegativo del nuovo Natale a Beverly Hills.
Verità o scusa, i giornalisti dotati di buona memoria ricorderanno sicuramente che nel 2007, anno di uscita di Natale in crociera, il buon vecchio Aurelio associò la sua scelta di non effettuare proiezioni per la stampa del Cinepanettone - nomignolo che, tra l'altro, dice di apprezzare e trovare molto carino - ad un fattore scaramantico, così ironicamente esplicato: "Ma che ci volete fare, io sono napoletano, non posso interrompere questa tradizione scaramantica, quindi vi chiedo ancora scusa, scusa e scusa".
Al di là di questo, ancora una volta, come ogni anno, Luigi e Aurelio De Laurentiis, affiancati dal regista Neri Parenti e dal cast, hanno incontrato i giornalisti nella capitale, presso lo splendido Hotel St. Regis, per presentare il nuovo lungometraggio che, al pari della tombola e del torrone, allieterà gli italiani durante le festività di fine dicembre, accompagnato anche da uno spot diretto da Brando De Sica e riguardante la comunità di Sant'Egidio. Ovviamente, noi c'eravamo!

New entry...

Considerando che, come ogni anno, il film non ce lo avete fatto vedere, potete raccontarcelo?

Neri Parenti: Cercherò di essere breve. Come nella tradizione che ormai caratterizza i nostri film di Natale, il film si costruisce su due episodi, uno dei quali vede Christian De Sica ritrovarsi dopo tanti anni con Sabrina Ferilli, che ora si accompagna con Massimo Ghini, dalla quale ebbe un figlio che non ha riconosciuto. Nell'altro, invece, abbiamo Gianmarco Tognazzi e Alessandro Gassman impegnati a contendersi Michelle Hunzker in una lotta che, alla fine, non avrà vincitori. Quindi, ancora una volta abbiamo una squadra costituita da conferme, ritorni e new entry.

Proprio a proposito di new entry, quale strategia usate per sceglierle?

Aurelio De Laurentiis:
Innanzitutto, i nuovi arrivati li scegliamo insieme al regista, trascorrendo molto tempo a guardarci intorno per vedere chi c'è e cosa sta facendo in quel momento. Quest'anno, poi, m'intrigava molto mettere insieme i De Sica con i De Laurentiis, i Tognazzi e i Gassman. Ogni tanto, incontriamo anche delle personalità che crediamo siano nate per fare quel lavoro; a volte ci sbagliamo, altre no. Per esempio, al di là del film di Daniele Luchetti, che lo ha fatto conoscere al pubblico, Emanuele Propizio aveva alle spalle un seriale di successo come I liceali, abbiamo quindi pensato che, attraverso i film di Natale, sarebbe stato definitivamente consacrato.

Neri Parenti:
Poi, sono scelte che si fanno anche in base al soggetto che abbiamo scritto.

Michela, per esempio, qui passa da Federico Moccia a Neri Parenti...

Michela Quattrociocche:
Sì, io conoscevo già tutti questi film di Natale e considero Neri Parenti un grandissimo regista. Ho sentito la differenza tra lui e Federico Moccia, ma mi sono trovata veramente bene, soprattutto perché Neri ha un senso dell'umorismo che molti altri registi non possiedono.

Michelle, invece, si trova a lavorare con due attori che non lavoravano insieme da molto...

Michelle Hunziker: Io sono un personaggio televisivo, quindi, per me è sempre molto bello prendere parte al film di Natale. Era difficile non far diventare la sbornia una macchietta; qui, come in Natale in crociera, siamo tornati a fare commedia di situazione. Quando ho saputo che avrei lavorato con Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi mi sono chiesta se sarei riuscita ad inserirmi nel loro affiatamento. Alla fine, non solo ho trovato due colleghi di lavoro, ma due amici di cui sono diventata la sorellina scema (ride).

Gianmarco Tognazzi: Michelle ci ha dato una grande mano e noi confermiamo e ricambiamo. Comunque, ringrazio tutto il film di Natale.

Alessandro Gassman: Innanzitutto, volevo ringraziare Luigi e Aurelio per aver permesso a me e Gianmarco di tornare a lavorare insieme, dopo nove anni che non dividevamo il set. Siamo qui per imparare, siamo entrati in un treno in corsa e, sicuramente, siamo stati scelti perché siamo fessi (ride).

... e grandi ritorni

Dopo Christmas in love e Natale a New York, Sabrina Ferilli torna a far parte di questa famiglia...

Sabrina Ferilli: Rientrare in un film come quello di Natale è stato un piacere, anche perché lavorare con due attori di razza come Christian De Sica e Massimo Ghini è una gran cosa.

Christian De Sica:
Lavorare con Massimo è piacevolissimo, dopo l'uscita di Boldi dai film di Natale ho trovato con lui una gran sintonia; poi, anche con Sabrina, quest'anno, abbiamo trovato una chiave migliore di quella di Natale a New York. Perché lei è una delle poche belle donne che sono in grado di far ridere, come Monica Vitti e Mariangela Melato.

Quindi, Christian De Sica torna nuovamente ad interpretare il marito in vacanza, personaggio caro sia alla commedia americana che a quella italiana...


Christian De Sica: Io ho sempre interpretato personaggi maschilisti e maleducati, che i miei colleghi hanno spesso rifiutato, cercando, però, di renderli simpatici, come faceva il grande Alberto Sordi. Poi, le storie cambiano come è cambiato il paese e, insieme a loro, il regista cambia il montaggio, perché oggi si fa zapping. Noi seguiamo le mode del momento e le riproponiamo in chiave di farsa, che è la cosa più difficile.

E dove arriverà dopo questo suo lungo percorso?


Christian De Sica: Dove arriverò non ne ho idea, so soltanto che mi ritrovo a 58 anni con 93 film. Il film di Natale mi ha dato tantissimo e, soprattutto, mi ha dato molto affetto da parte del pubblico; poi, però, scrivo anche un libro con Mondadori, interpreto un lungometraggio per Pupi Avati e faccio spot pubblicitari. E mi auguro anche di fare in futuro, sempre con Aurelio, commedie diverse da quelle di Natale.

E per la location come vi siete mossi?

Luigi De Laurentiis: La location era stata già scelta l'anno scorso, quando giravamo Natale a Rio. Pensate che, mentre eravamo sul posto per girare il film, sui giornali scrissero che Beverly Hills, rispetto agli altri stati americani, era in preda ad una maggiore crisi economica, perché aveva già provveduto a mettere per le strade gli addobbi natalizi. In realtà, eravamo solo noi che stavamo allestendo il tutto per le riprese (ride).

Aurelio De Laurentiis: Tra l'altro, le trame dei nostri film sono estremamente internazionali, siamo poi noi a localizzarle tramite il linguaggio. Il pubblico ama questi film, poi c'è voluta anche l'affettuosità di un Tullio Kezich che, recensendoli, ha parlato di Totò e Peppino, Fernandel e Molière.Ora, stiamo preparando il prequel di Amici miei, intitolato Amici miei: come tutto ebbe inizio.

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