Speciale Mission: Impossible - Una giornata da spia

Siamo stati, per un giorno, colleghi di Ethan Hunt e Agenti sul campo dell'IMF, ritrovandoci a dover recuperare dei dati TOP SECRET e disinnescare una bomba: missione compiuta, ma ad appena venti secondi dalla fine!

Speciale Mission: Impossible - Una giornata da spia
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Aver ragione del traffico romano -che ti fa impiegare anche un paio d'ore per fare appena dieci chilometri- e arrivare in tempo ad un appuntamento in barba al servizio di trasporto pubblico è già di per sé una Mission: Impossible, e quando arriviamo per tempo a Via Carlo Botta a Roma, presso la sede di Escape Rome, ci sentiamo già di aver compiuto un'impresa. Ma quello è appena l'inizio: Universal Pictures ci ha convocato, insieme a una ristrettissima cerchia di colleghi, per un evento speciale di presentazione legato a Mission: Impossible - Rogue Nation, quinta iterazione del mitico franchise con protagonista Tom Cruise. Non sappiamo molto di quello che accadrà, sappiamo solo che, dopo un particolare briefing, ci toccherà calarci nei panni di agenti dell'IMF e risolvere una crisi provocata dal misterioso Sindacato, avversario di Ethan Hunt in questo nuovo episodio, in uscita il prossimo 19 agosto nel nostro Paese dopo aver conquistato l'America e di cui abbiamo pubblicato la recensione in anteprima a quest'indirizzo.

Mission: Accomplished

A quanto pare, un membro del Sindacato era riuscito ad impossessarsi di una penna USB contenente materiale secretato. Il compito di noi novelli agenti dell'IMF era quello di scoprire l'identità del colpevole, recuperare la pen drive e scappare prima di un'ora, disinnescando nel frattempo un temibile ordigno esplosivo. Una volta all'interno dell'Escape Room (tipo di role playing game che sta sempre più prendendo piede, ultimamente) ci ritroviamo chiusi in una stanza senza alcun indizio specifico: spaesati, cominciamo a guardarci attorno in cerca di risposte. Carte sparse, oggetti (solo) apparentemente inutili, una mappa di Roma e un computer con alcuni interessanti file al suo interno sono le prime cose che passiamo al setaccio e ci permettono, indizio dopo indizio, di risalire all'identità dell'agente del Sindacato e ai codici per sbloccare alcuni lucchetti che ci permettono di passare alla stanza successiva, ancora più ricca di misteri da risolvere. E dopo aver sbloccato iPad, forzato casseforti, aperto ventiquattrore con combinazioni vecchio stampo, finalmente, allo scoccare dei 59 minuti, riusciamo a mettere le mani sulla pennina usb. Ma non siamo ancora fuori pericolo: c'è una bomba da disinnescare! Quando riusciamo a staccarne la miccia ci sono rimasti, letteralmente, 18 secondi di vita, vissuti, come tutta l'ora precedente, sulle accattivanti e riconoscibilissime note del tema musicale portante della saga.

Missione compiuta, ma con solo una manciata di secondi di tempo restanti, proprio come in un film. L'ora concessaci è trascorsa in un lampo, e solo il gioco di squadra, in cui ognuno si è occupato di qualcosa di particolare (chi vi parla, nello specifico, ha scoperto l'identità dell'agente nemico tramite il confronto incrociato dei profili presenti sul pc e alcuni indizi presenti nella stanza) con tutta l'arguzia e la concentrazione di cui era capace. Proprio come lavora la IMF, del resto: Ethan è un portento, ma l'apporto di Benji, Brandt e Stickell è sempre fondamentale!
Alla fine ci rimane una bella soddisfazione, nonché un gadget da vero agente segreto: dei gemelli che nascondono, al loro interno, delle penne usb. Li indosseremo senza dubbio sul nostro smoking quando andremo a vedere la Turandot all'Opera di Vienna.

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