Matrix: l'iconico scontro di arti marziali tra Neo e Morpheus

Tra gli scontri più memorabili del primo film della trilogia di Matrix figura sicuramente quello tra Neo e Morpheus. Scopriamo insieme il perché.

Matrix: l'iconico scontro di arti marziali tra Neo e Morpheus
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Come indicato anche nel nostro speciale dedicato, è innegabile constatare il valore a tratti innovativo del film delle sorelle Wachowski all'interno del genere cyberpunk (e non solo).
Matrix ha fatto la differenza tanto in campo tecnico quanto narrativo, unendo un numero davvero elevato di influenze diverse (dal cinema action orientale alle numerose declinazioni dello sci-fi) mettendoci nei panni del protagonista Thomas A. Anderson/Neo intento a compiere il suo personale viaggio per salvare l'umanità (o per meglio dire quello che ne rimane) dalle implacabili quanto spietate macchine.
La sequenza in cui vediamo Neo affrontare in allenamento il suo mentore Morpheus (nel mondo virtuale di Matrix) riesce a far comprendere allo stesso spettatore alcune delle meccaniche alla base della realtà artificiale in cui si muovono gli stessi protagonisti. Scopriamo quali.

Non pensare di esserlo...

Neo, scoprendo che può imparare un numero davvero enorme di nozioni (così come di intere discipline) in pochissimo tempo collegandosi a Matrix, decide di dedicarsi anima e corpo anche all'aumento delle sue abilità combattive.
Impegnandosi così in lunghe sessioni di apprendimento mentale, riesce a imparare le arti marziali non in svariate decine di anni ma, semplicemente, in dieci ore (per quanto sia in realtà una sessione di tempo molto lunga capace di sottoporre il personaggio a un grande livello di stress fisico).
Il brevissimo preludio allo scontro è quindi in grado di mostrarci la grande tempra morale di Neo, capace di superare già nel mondo reale i propri limiti nel tentativo di fare la differenza.
Allo stesso modo Morpheus, chiedendo al suo allievo di dimostrare il proprio valore sul campo, assume fin dall'inizio la figura di un mentore capace di guidare, così come di migliorare, il suo amico e alleato.
Dopo un breve tutorial riguardante le regole basilari del mondo virtuale in cui si trovano lo scontro si prepara a iniziare.
Ripescando a piene mani dai film di arti marziali di matrice orientale - con tanto di sottofondo musicale atto a incentivarne la dimensione a tratti esotica - i due avversari si prodigano in una serie di elaborati movimenti, quasi a voler segnalare all'altro la loro grande preparazione in ambito marziale, attraverso la ricerca di una compostezza e precisione tipica solo dei maestri più abili.

Il campo lungo in cui vediamo Neo e Morpheus in contrapposizione segna in tutto e per tutto l'inizio dello scontro, che un secondo dopo esplode in tutta la sua tracotante dinamicità.
Neo inizia così ad attaccare Morpheus con colpi sempre più rapidi nel tentativo di metterlo in difficoltà, seppur in realtà il suo mentore, grazie alla maggiore esperienza dentro Matrix, riesca a intercettare ogni suo più infinitesimale movimento.
Il protagonista non si lascia però scoraggiare, provando ancora una volta ad attaccare il suo mentore finendo poi a terra con la consapevolezza di poter fare di meglio.
Il proseguimento dello scontro viene incentivato dalla musica di sottofondo sempre più adrenalinica, supportata dalle brevi sequenze in cui vediamo i compagni di Neo e Morpheus, nel mondo reale, correre davanti agli schermi per non perdersi neanche un secondo del combattimento.

...convinciti di esserlo

La sempre crescente difficoltà del protagonista riguardo il combattimento lo porta a ritrovarsi spaesato (con oltretutto uno specifico membro dell'equipaggio, Cypher, visibilmente divertito dalla situazione), quanto ancora una volta a terra e sfinito.
Morpheus, avendo comunque constatato il potenziale del suo avversario, gli fornisce alcuni consigli utili riguardo il luogo in cui si ritrovano immersi, facendogli presente che le regole del mondo reale, in Matrix, possono essere infrante in numerosi modi.

Il breve momento di dialogo che intercorrere tra i due - capace di sancire letteralmente una sorta d'intermezzo tra un ideale primo e secondo tempo dello scontro - richiama per certi versi l'iconico momento della scelta della pillola.
Si va così a riprendere tutto l'immaginario filosofico - punto cardine del film - legato al concetto della scelta, in cui il protagonista si ritrova immerso in un mondo a lui alieno ma in realtà parzialmente modificabile attraverso la propria forza di volontà.

Ancora una volta, la caparbietà di Neo si rivela fondamentale per affrontare le difficoltà (in questo caso il combattimento corpo a corpo) sforzandosi di comprendere i propri limiti in modo da superarli.
Lo stesso concetto di rendere possibile l'impossibile (caposaldo non solo del primo film ma dell'intera trilogia) torna preponderante proprio durante questo scontro in cui Neo, seppur ancora una recluta, riesce via via a dare sempre più del filo da torcere al suo avversario.
Lo spingere il protagonista continuamente oltre i propri limiti, portandolo a prendere piena consapevolezza di sé, diverrà via via la missione di vita dello stesso Morpheus, come testimoniato tanto all'inizio della pellicola quanto in questo specifico combattimento, utile anche a descrivere molto bene il rapporto di stima reciproca tra i due personaggi.

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