"Io sono Iron Man!". Con questa punch line si chiudeva il primo, osannatissimo film di quello che conosciamo oggi come Marvel Cinematic Universe, contenitore cinematografico delle ormai innumerevoli trasposizioni dei famosi e amati supereroi della Case delle Meraviglie, da Captain America ad Ant-Man. Se però l'inizio di questo grande progetto era segnato da origin story necessarie al futuro sviluppo dell'Universo, nel tempo tutto è evoluto, modificando, unendo, redistribuendo gli equilibri e mutando. Si è così andata formando la cosiddetta Formula Marvel, che semplificando potrebbe definirsi come l'azione al servizio della battuta con brevi sprazzi di drammaticità. Con titoli come Guardiani della Galassia o Thor: Ragnarok, affidati alle mani di registi provenienti dalla scene indie come James Gunn o Taika Waititi, proprio questa formula è stata esasperata, trovando al contempo consenso nel grande pubblico (basta vedere gli incassi) ma anche forti attriti con il gusto di molti fan. La direzione pensata e intrapresa dai Marvel Studios, nella sostanza, sta dividendo sempre più pubblico passo dopo passo, e specie nell'attuale Fase 3 sembra che tutto sia stato sbilanciato in favore di un intrattenimento spettacolare e divertente, anche se Civil War o Doctor Strange hanno di base venature drama percettibili. Tutto questo intriga e spaventa allo stesso tempo le innumerevoli fila di appassionati in tutto il mondo, che attendono adesso il prossimo maggio 2018 con il fiato sospeso, curiosi di scoprire il destino dei loro amati vendicatori contro Thanos in Avengers: Infinity War. Il Titano Folle sarà finalmente il villain di cui l'MCU aveva bisogno? Cosa accadrà dopo il quarto capitolo del crossover? In pratica, cosa ci riserva la fine della Fase 3 e l'ancora non annunciata ma preventivabile Fase 4? Quali titoli, quali cambiamenti. Proviamo a capirlo insieme.
La Marvel che verrà
Kevin Feige e i fratelli Russo sono stati abbastanza chiari al riguardo: i prossimi due capitoli degli Avengers cambieranno radicalmente l'Universo Cinematografico Marvel per come oggi lo conosciamo. Questo dovrebbe significare al contempo l'enorme importanza dell'avvento di Thanos, vero protagonista dei due film, e la dipartita di alcuni personaggi ancora non meglio specificati. La presenza di sostituti adeguati come Falcon o Bucky, però, ci dà come la sensazione che il buon Steve Rogers non sia al sicuro; e anche Iron Man ormai sembra sul viale del tramonto, anche se restano tutte pure speculazioni. Detto questo, comunque, la fine del quarto Avengers dovrebbe dare la nuova base sulla quale ripartire. Kevin Feige è intervenuto ieri sottolineando come sia "ancora molto presto per parlare della Fase 4, con ancora 5 film in uscita" e, aggiungiamo noi, un Universo praticamente da riequilibrare. Eppure due film in programma post-fase 3 ci sono già, ed esattamente il sequel di Spider-Man: Homecoming -che sappiamo risentirà già di suo degli effetti di Infinity War- e Guardiani della Galassia Vol. 3, che non essendo presente in scalatta e privo di una data d'uscita sarà presumibilmente il primo titolo della Fase 4. Ad aggiungersi a questi dovrebbero arrivare anche il sequel di Doctor Strange (677 milioni di box-office) e un altro film su Black Panther, di cui il primo capitolo uscirà nelle sale a febbraio. Captain Marvel resta ancora una grande incognita, ma visti i tempi e la ricezione positiva di una nuova supereroina femminile, siamo quasi certi che un prosieguo della storia verrà sicuramente sviluppato, senza dimenticarci del tanto chiacchierato stand-alone dedicato alla Vedova Nera di Scarlett Johansson, chiamato ormai da tempo a gran voce dai fan.
"Rosso Meraviglia"
E partendo proprio dalla Vedova Nera, si può espandere il discorso su una specie di taboo per la Disney: il Rated-R. La Casa di Topolino, della quale i Marvel Studios fanno parte, è rinomata per essere family-friendly, motivo che ha poi spinto Quentin Tarantino a non valutarla neanche per un accordo di distribuzione del suo 9° film. Nella sua lunga storia, infatti, almeno al cinema, la Disney non ha mai voluto superare la soglia delle produzioni per famiglie, ottimizzando ovviamente gli introiti ma precludendosi opportunità vietate ai minori davvero incredibili, che proprio quei soldi e le proprietà intellettuali acquisite nel corso degli anni gli hanno messo in tasca senza che neanche se ne accorgese.
Ma i tempi sono cambiati, e produzioni come Deadpool o Logan hanno reso chiaro come anche il mondo cinecomic possa spargere sangue sul grande schermo e mostrare violenza esplicita con un investimento esiguo (almeno per società come la 20th Century Fox e la Disney) e una massimizzazione dei profitti cospicua, e allontanandoci dai supereroi, anche l'ultimo IT di Andy Muschietti ha confermato tutto questo, incassando con un Rated-R la bellezza di 680 milioni a fronte di un budget di appena 35. E un mercato così aperto e ricettivo a simili produzioni non può che far gola anche ai Marvel Studios, che, per completezza, non hanno effettivamente bisogno di addentarsi nel territorio tinto di scarlatto vietato ai minori. Almeno, non a tutti i costi, ma la curiosità c'è, e se prendiamo le serie tv Netflix questa apertura è chiara. E allora perché non tentare anche al cinema, magari proprio con la Fase 4 e partendo proprio dalla Vedova Nera? L'eroina sembra adattarsi perfettamente ai canoni del Rated-R, ma il problema, in questo caso, sarebbe poi tornare indietro e mostrarla in PG-13 in Avengers 5, anche se strutturare il titolo come una origin story, quindi ambientata nel passato, potrebbe risolvere l'intero problema. Ma non è solo la bella Romanoff a potersi calare in questo mondo rosso sangue, perché antieroi come Moon Knight attendono da tempo una degna trasposizione, e con James Gunn che annuncia "di aver avuto una brillante idea per farlo" non vediamo davvero come si possa tentennare nel dare luce verde al progetto, armati di coraggio e pazienza. E in tutto questo, ovviamentente, non dimentichiamoci della possibile acquisizione della Fox proprio da parte della Disney, che aprirebbe ancora di più a queste opportunità proprio con gli X-Men e Deadpool. Insomma, di carne al fuoco ce n'è ancora molta e le possibilità potrebbero essere illimitate, tutto stà nella volontà di tentare e sperimentare ancora della Marvel, che già in passato ha comunque dimostrato coraggio nel lanciare al cinema eroi minori come i Guardiani della Galassia o Ant-Man. Adesso che i super da trasporre sono praticamente finiti, c'è bisogno di storie nuove, di ispirazioni e spinte differenti, che esulino in regioni cinematografiche ancora inesplorate. C'è bisogno di diversificazione e cambiamento, così da offrire una copertura totale e veramente capillare del mercato.
Marvel Cinematic Universe: sogni e speranze per la Fase 4
Con l'imminente arrivo dell'atteso Avengers: Infinity War, proviamo ad analizzare il futuro dei Marvel Studios, tra nuove IP e annunciati sequel
"Io sono Iron Man!". Con questa punch line si chiudeva il primo, osannatissimo film di quello che conosciamo oggi come Marvel Cinematic Universe, contenitore cinematografico delle ormai innumerevoli trasposizioni dei famosi e amati supereroi della Case delle Meraviglie, da Captain America ad Ant-Man. Se però l'inizio di questo grande progetto era segnato da origin story necessarie al futuro sviluppo dell'Universo, nel tempo tutto è evoluto, modificando, unendo, redistribuendo gli equilibri e mutando. Si è così andata formando la cosiddetta Formula Marvel, che semplificando potrebbe definirsi come l'azione al servizio della battuta con brevi sprazzi di drammaticità. Con titoli come Guardiani della Galassia o Thor: Ragnarok, affidati alle mani di registi provenienti dalla scene indie come James Gunn o Taika Waititi, proprio questa formula è stata esasperata, trovando al contempo consenso nel grande pubblico (basta vedere gli incassi) ma anche forti attriti con il gusto di molti fan. La direzione pensata e intrapresa dai Marvel Studios, nella sostanza, sta dividendo sempre più pubblico passo dopo passo, e specie nell'attuale Fase 3 sembra che tutto sia stato sbilanciato in favore di un intrattenimento spettacolare e divertente, anche se Civil War o Doctor Strange hanno di base venature drama percettibili. Tutto questo intriga e spaventa allo stesso tempo le innumerevoli fila di appassionati in tutto il mondo, che attendono adesso il prossimo maggio 2018 con il fiato sospeso, curiosi di scoprire il destino dei loro amati vendicatori contro Thanos in Avengers: Infinity War. Il Titano Folle sarà finalmente il villain di cui l'MCU aveva bisogno? Cosa accadrà dopo il quarto capitolo del crossover? In pratica, cosa ci riserva la fine della Fase 3 e l'ancora non annunciata ma preventivabile Fase 4? Quali titoli, quali cambiamenti. Proviamo a capirlo insieme.
La Marvel che verrà
Kevin Feige e i fratelli Russo sono stati abbastanza chiari al riguardo: i prossimi due capitoli degli Avengers cambieranno radicalmente l'Universo Cinematografico Marvel per come oggi lo conosciamo. Questo dovrebbe significare al contempo l'enorme importanza dell'avvento di Thanos, vero protagonista dei due film, e la dipartita di alcuni personaggi ancora non meglio specificati. La presenza di sostituti adeguati come Falcon o Bucky, però, ci dà come la sensazione che il buon Steve Rogers non sia al sicuro; e anche Iron Man ormai sembra sul viale del tramonto, anche se restano tutte pure speculazioni. Detto questo, comunque, la fine del quarto Avengers dovrebbe dare la nuova base sulla quale ripartire. Kevin Feige è intervenuto ieri sottolineando come sia "ancora molto presto per parlare della Fase 4, con ancora 5 film in uscita" e, aggiungiamo noi, un Universo praticamente da riequilibrare. Eppure due film in programma post-fase 3 ci sono già, ed esattamente il sequel di Spider-Man: Homecoming -che sappiamo risentirà già di suo degli effetti di Infinity War- e Guardiani della Galassia Vol. 3, che non essendo presente in scalatta e privo di una data d'uscita sarà presumibilmente il primo titolo della Fase 4. Ad aggiungersi a questi dovrebbero arrivare anche il sequel di Doctor Strange (677 milioni di box-office) e un altro film su Black Panther, di cui il primo capitolo uscirà nelle sale a febbraio. Captain Marvel resta ancora una grande incognita, ma visti i tempi e la ricezione positiva di una nuova supereroina femminile, siamo quasi certi che un prosieguo della storia verrà sicuramente sviluppato, senza dimenticarci del tanto chiacchierato stand-alone dedicato alla Vedova Nera di Scarlett Johansson, chiamato ormai da tempo a gran voce dai fan.
"Rosso Meraviglia"
E partendo proprio dalla Vedova Nera, si può espandere il discorso su una specie di taboo per la Disney: il Rated-R. La Casa di Topolino, della quale i Marvel Studios fanno parte, è rinomata per essere family-friendly, motivo che ha poi spinto Quentin Tarantino a non valutarla neanche per un accordo di distribuzione del suo 9° film. Nella sua lunga storia, infatti, almeno al cinema, la Disney non ha mai voluto superare la soglia delle produzioni per famiglie, ottimizzando ovviamente gli introiti ma precludendosi opportunità vietate ai minori davvero incredibili, che proprio quei soldi e le proprietà intellettuali acquisite nel corso degli anni gli hanno messo in tasca senza che neanche se ne accorgese.
Ma i tempi sono cambiati, e produzioni come Deadpool o Logan hanno reso chiaro come anche il mondo cinecomic possa spargere sangue sul grande schermo e mostrare violenza esplicita con un investimento esiguo (almeno per società come la 20th Century Fox e la Disney) e una massimizzazione dei profitti cospicua, e allontanandoci dai supereroi, anche l'ultimo IT di Andy Muschietti ha confermato tutto questo, incassando con un Rated-R la bellezza di 680 milioni a fronte di un budget di appena 35. E un mercato così aperto e ricettivo a simili produzioni non può che far gola anche ai Marvel Studios, che, per completezza, non hanno effettivamente bisogno di addentarsi nel territorio tinto di scarlatto vietato ai minori. Almeno, non a tutti i costi, ma la curiosità c'è, e se prendiamo le serie tv Netflix questa apertura è chiara. E allora perché non tentare anche al cinema, magari proprio con la Fase 4 e partendo proprio dalla Vedova Nera? L'eroina sembra adattarsi perfettamente ai canoni del Rated-R, ma il problema, in questo caso, sarebbe poi tornare indietro e mostrarla in PG-13 in Avengers 5, anche se strutturare il titolo come una origin story, quindi ambientata nel passato, potrebbe risolvere l'intero problema. Ma non è solo la bella Romanoff a potersi calare in questo mondo rosso sangue, perché antieroi come Moon Knight attendono da tempo una degna trasposizione, e con James Gunn che annuncia "di aver avuto una brillante idea per farlo" non vediamo davvero come si possa tentennare nel dare luce verde al progetto, armati di coraggio e pazienza. E in tutto questo, ovviamentente, non dimentichiamoci della possibile acquisizione della Fox proprio da parte della Disney, che aprirebbe ancora di più a queste opportunità proprio con gli X-Men e Deadpool.
Insomma, di carne al fuoco ce n'è ancora molta e le possibilità potrebbero essere illimitate, tutto stà nella volontà di tentare e sperimentare ancora della Marvel, che già in passato ha comunque dimostrato coraggio nel lanciare al cinema eroi minori come i Guardiani della Galassia o Ant-Man. Adesso che i super da trasporre sono praticamente finiti, c'è bisogno di storie nuove, di ispirazioni e spinte differenti, che esulino in regioni cinematografiche ancora inesplorate. C'è bisogno di diversificazione e cambiamento, così da offrire una copertura totale e veramente capillare del mercato.
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