Lupin III, l'eroe a misura di famiglia che non invecchia mai

Breve esegesi della figura del ladro gentiluomo di Monkey Punch e dei temi a lui connessi che lo rendono da sempre un prodotto imperdibile.

Lupin III, l'eroe a misura di famiglia che non invecchia mai
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Dopo aver analizzato la figura transmediale di Lupin III ed esserci addentrati a fondo nell'aspetto romantico del ladro gentiluomo di Monkey Punch, ricollegandoci sempre al nuovo e sorprendente Lupin III - The First, che sarà distribuito su Amazon Prime Video dal 15 settembre grazie ad Anime Factory (etichetta dedicata all'animazione giapponese di Koch Media), vogliamo oggi soffermarci sulla grande popolarità del personaggio e delle tematiche a lui correlate, inoltrandoci in una breve esegesi della celebrità di Lupin e dei motivi che rendono questo splendido anti-eroe giapponese a misura di famiglia.

Il discendente del conturbante Arsenio Lupin è una di quelle creazioni che già a partire dagli anni '70 ha cominciato a insinuarsi con carattere all'interno della cultura popolare globale, diventando da subito un marchio di fabbrica riconoscibile e da riproporre potenzialmente all'infinito.
Dopo essere approdato per una seconda volta nei cinema giapponesi in versione live-action nel 2014, dunque, Lupin ha fatto un passo indietro e al contempo uno avanti, scegliendo un approccio nuovamente animato, supportato questa volta da una tecnologia CGI all'avanguardia e decisamente accattivante.
Elemento che unito all'amore sempreverde per il ladro di Monkey Punch, al suo stile elettrizzante e dinamico e ad argomentazioni concettuali molto valide, ha reso Lupin III un idolo made in Japan e un invidiabile modello da imitare.

Un ladro che ruba il cuore a tutti

Il valore forse più importante del franchise di Lupin è la sua capacità di non conoscere confini generazionali e appassionare con la stessa intensità (ma in modo diverso) grandi, piccini, neofiti o fan sfegatati. Questo perché nel corpo e nella figura di Lupin e dei suoi compagni, che sono Daisuke Jigen, Goemon Ishikawa XIII e Fujiko Mine, ci si riesce a riconoscere e identificare grazie a un mix esaustivo di infantilismo e maturità, a un gioco al contrasto sempre in rialzo tra dramma e ironia che rendono situazioni e personaggi unici e completi.
Passando da un brillante colpo all'altro si scava a fondo nelle personalità dei protagonisti, nella loro sensibilità caratteriale, nei rispettivi legami e in alcune ormai note passioni o debolezze (per Lupin l'amore sfegatato per le belle donne, per Jigen il fumo e le armi e per Fujiko l'atto stesso della truffa, il brivido dell'inganno). Ognuno di loro, come l'Ispettore Zenigata e la sua ossessione per catturare il furbo antagonista, ha delle linee psicologiche ben demarcate che difficilmente tenta di superare, nelle quali riesce a muoversi con una certa onestà intellettuale. C'è sempre una capacità di rispettare la generale costruzione del personaggio senza mai tradirne spirito, etica o morale.

In sostanza, c'è una fondamentale continuità nella saga di Lupin III. Pur essendo tendenzialmente procedurale, con molti episodi o film concepiti orizzontalmente rispetto a un'esplorazione verticale del passato e del rapporto tra i personaggi, riesce comunque ad accorpare quest'anima più dispersiva a temi e conflittualità relazionali che accrescono costantemente il valore dei protagonisti e dalle tante avventure vissute insieme.

Tra battute, un pizzico di cinismo, molte riflessioni ponderate sull'amicizia, la lealtà, la misura dell'avversario, Lupin scardina in chiave commediata ed esasperata diversi canoni drammaturgici degli heist movie (parliamo dei tanti film e degli OAV) e anche del crime. Ribadendo quindi l'importanza della leggerezza e della sospensione dell'incredulità anche in lungometraggi dallo spirito marcatamente più adulto, spesso persino angosciante o con venature sprezzantemente fantascientifiche (basti guardare a Lupin III - La pietra della Saggezza e al perfido Mamoo).

Il piccolo si avvicina con circospezione a quelle fascinazioni cartoonesche lasciandosi poi catturare da sensibilità più ironiche e spassose, simpaticamente leggiadre, mentre l'adulto apprezza di buon grado la seducente e intrigante armonia delle parti. Un neofita, ugualmente, ha la possibilità di potersi accostare a Lupin da qualsiasi direzione senza il pericolo di perdere troppo contesto e scendere a chissà quali compromessi, potendo recuperare velocemente materiali televisivi, fumettistici o cinematografici mancati.
Ci si può appassionare alla creazione di Monkey Punch anche guardando in streaming Lupin III - The First e facendo un viaggio contrario rispetto a quello del fan della prima ora.

Per questo crediamo che il nuovo film d'animazione in CGI diretto da Takashi Yamazaki giochi un ruolo fondamentale, oggi, per tornare a riscoprire o iniziare a conoscere tutto il potere delle storie e dei personaggi di Lupin. Il film infatti ricollega il terzo discendente del celebre ladro francese direttamente alle sue origini europee, fungendo quasi da ponte generazionale sia all'interno dell'economia del racconto che all'esterno, unendo insieme vecchi e nuovi appassionati o un pubblico generalista nella visione di un'altra grande e irrinunciabile avventura.

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