Logan: abbiamo visto i primi minuti del film con Hugh Jackman, è pura brutalità

Siamo stati al Fox Footage 2017, l'evento attraverso cui la major ha mostrato in anteprima alla stampa italiana i primi minuti del nuovo Wolverine

Logan: abbiamo visto i primi minuti del film con Hugh Jackman, è pura brutalità
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James Mangold ha una passione viscerale per il western. E se già in Cop Land l'aveva manifestata attraverso la figura di un Wyatt Earp moderno e bonario - uno dei ruoli più convincenti di Sylvester Stallone - in Quel treno per Yuma quel sentimento ha trovato esplicita manifestazione in una pellicola impreziosita dalle star Russell Crowe e Christian Bale. Ora è il turno di Logan, terzo stand-alone dedicato al mutante Wolverine, l'X-Men che sul grande schermo ha avuto sempre e solo un unico interprete: Hugh Jackman. Noi di Everyeye abbiamo partecipato al FOX Footage 2017, un'anteprima riservata alla stampa italiana dei titoli più attesi della major. Sono stati mostrati circa 20 minuti di Logan: si tratta, in sostanza, di due sequenze che non svelano nulla di più sulla trama del film rispetto a quanto non abbia già fatto la sinossi ufficiale diffusa da 20th Century Fox (e dallo stesso Jackman) o il nuovo trailer del cinecomic. Il threequel dedicato all'X-Men solitario avrà un tono crepuscolare, quasi a voler sottolineare il tramonto del percorso intrapreso da Wolverine, giunto, in quello che sembra essere un futuro imprecisato (il 2029?) quasi al capolinea.


Non è un paese per vecchi (Logan)

Le venature western di Logan risiedono nelle hit che hanno accompagnato finora i due trailer: se nel precedente la voce struggente di Johnny Cash - il brano era Hurt, una cover dei Nine Inch Nails - faceva da sottofondo (sia tematico che musicale) a ferite, sogni infranti e redenzione mostrati nel filmato, è di Jim Croce la voce che risuona nell'incipit del nuovo trailer di Logan: la hit è I got a name, utilizzata anche da Quentin Tarantino in Django Unchained. Basta un brano musicale a fare del nuovo cinecomic targato Fox un western distopico e metropolitano? Certo che no. Altri indizi giungono dal mood della pellicola e da alcuni iconici elementi disseminati nel trailer: da un cartello stradale che indica la città di El Paso al passaggio di un treno attraverso una zona desertica, dagli inseguimenti su due e quattro ruote attraverso la steppa (sostituite i mezzi moderni con i cavalli e il gioco è fatto) fino ad arrivare alla resa dei conti che si preannuncia epica e dolorosa, con Wolverine che porta in viso i segni di una vita condotta tra atroci sofferenze e indicibili drammi. È un film, il nuovo Wolverine, che poggia su dualismi e su concetti cari ad un genere come il western, su tutti il tema della vendetta e la figura dell'eroe solitario, un po' meno solo a dire la verità grazie all'entrata in scena della piccola Laura (Dafne Keen), dietro cui si cela la temibile X-23.

The Last of Wolverine

Se la pellicola con Hugh Jackman e Patrick Stewart strizza l'occhio a cult di genere com Non è un paese per vecchi - i toni aspri e l'atmosfera decadente - Mad Max: Fury Road (non siamo ai livelli del post apocalittico descritto nel film di Miller, ma il futuro non appare certo roseo) e The Road con Viggo Mortensen, è inevitabile non pensare a The Last of Us, saga videoludica sviluppata da Naughty Dog. Logan e Laura come Joel ed Ellie: due sopravvissuti. Il rapporto "padre/figlia" sarà uno dei leitmotiv del film di Mangold, sottolineato anche dalle parole pronunciate nel trailer dal professor Xavier ("Lei è come te, Logan"). I primi minuti del film hanno mostrato, per la verità, anche altro: una pellicola iperviolenta, brutale. In una sequenza abbiamo osservato Wolverine alle prese con un manipolo di banditi messicani. L'X-Men mette k.o. con estrema fatica i criminali, dal momento che i suoi riflessi appaiono rallentati e il fattore di guarigione sembra essere deficitario. Quando la belva si scatena, però, ecco che i corpi vengono prima infilzati come arrosticini e poi sventrati. La vera star sanguinaria del film sembra essere però X-23: nella macro-sequenza in anteprima di Logan l'abbiamo vista decapitare un mercenario cresciuto a pane e steroidi dalla vaga somiglianza col calciatore della roma Radja Nainggolan. Ma non è tutto: la piccola uccide senza pietà una dozzina di soldati, corre e salta quasi fosse in Assassin's Creed piuttosto che in Logan. Se queste sono le premesse, aspettatevi dunque un film a tutto "young power".

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