La Disney cancella tanti film Fox: da Chronicle 2 a Mega Man, ecco quali

Dopo le grosse perdite da parte di Fox, la Disney ha deciso di tagliare tanti progetti cinematografici del suo nuovo acquisto: vediamo assieme quali.

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Era uno dei timori più grandi: che la Disney fagocitasse la Fox per poi risputarla smembrata, a pezzi, privata di tanti titoli e uscite che, prima dell'acquisizione miliardaria, erano praticamente sicure. A conti fatti erano le stesse paure che serpeggiavano ovunque dopo la stessa operazione con la Marvel, e guardate ora dove siamo arrivati. Ma è inutile girarci attorno: i recenti flop della Fox hanno convinto Bob Iger, CEO della Disney, a ridimensionare il suo nuovo giocattolo e le uscite già in programma, perché il profitto deve essere il faro che illumina la Casa di Topolino, sempre e comunque.
Profitto sicuro, ovviamente. Almeno avremo i Fantastici 4 nel Marvel Cinematic Universe, accompagnati dagli X-Men. Il che è davvero un sogno pazzesco, ma a che prezzo? Cerchiamo di capirlo assieme, andando a vedere cosa la Disney ha tagliato (tecnicamente circa 300 film, ma ci soffermeremo su quelli più importanti) e chi invece è tranquillo al caldo.

Mouse Guard

Uno dei primi a venire colpito dalla mannaia Disney. Mouse Guard era un progetto interessantissimo, basato sui fumetti di David Petersen: un mondo medievale con protagonisti proprio dei topi senzienti. Il film era pronto per essere girato, 170 milioni di dollari di budget, ma la Disney ha scelto che rischiare, ora, non era il caso.
Di Mouse Guard resta una demo di circa nove minuti che mostra quanto sarebbe potuto essere splendido il film, in questo mondo naturale, piccolo e gigantesco, in cui ci saremmo immersi con nostalgica voglia. Topolino, ironicamente, non perdona. Un anno di lavoro buttato nel sacchetto dell'umido, quando tutto sembrava davvero pronto per partire e, perché no, magari dando inizio a un vero e proprio franchise, adatto a grandi e piccini, esattamente nello spirito Disney.

Mega Man e The Sims

Già i film sui videogiochi sono storicamente dei rischiosi flop, qua forse la Disney ci ha visto lungo, eliminando un paio di prodotti che, sulla carta, rischiavano di fare la stessa fine del film sulle emoji. È difficile immaginare come questi due potessero prendere vita al cinema, uno per la sua storia così radicata negli arcade e che non sembra offrire troppi spunti cinematografici (se non echi alla Sonic, che quindi aumentano soltanto il rischio), l'altro perché, dai, l'unico senso di un film su The Sims è imbastire una sorta di fantascienza distopica in cui siamo tutti dentro un mondo controllato da qualcun altro, senza saperlo e... Matrix l'hanno già fatto. Eppure sembra che la Fox li avesse davvero in cantiere.

Chronicle 2

Questo fa male. Chronicle era un gioiellino, una rivisitazione contemporanea dei superpoteri, con un trio di protagonisti perfettamente nel ruolo per un film in found footage che descriveva con cinico realismo come sarebbe, ora, se tre ragazzi americani ottenessero improvvisamente dei superpoteri.

A essere onesti un secondo capitolo non aveva poi tutto questo senso, visti gli eventi del primo, e dato che tutto il messaggio che lo chiudeva era perfetto così. Ma sembrava che si potesse espandere quell'universo, per capitalizzare un successo e, magari, ritrovare Josh Trank dietro la macchina da presa, dopo il flop clamoroso di Fantastic 4. La Disney al momento ha altri supereroi per le mani, e andare su una possibile qualità di nicchia non sembra proprio la strada più redditizia.

Assassin's Creed 2

Il primo film era stato un vero e proprio fallimento. Incapace di bilanciare bene passato e presente, con un montaggio che ammazzava il ritmo e una sceneggiatura a tratti ridicola (basti pensare a gente con arco e frecce che sconfigge quelli con le pistole). Un secondo capitolo non era auspicabile, nonostante Fassbender al cinema sia sempre un buon motivo per vedere un film. Il franchise sembra quindi destinato a rimanere monco, e ormai slegato dalla sua controparte videoludica.
Un film di cui non si sentirà la mancanza, ennesima occasione sprecata, perché un secondo capitolo sugli Assassini, scritto e girato bene, lo vorremmo davvero tutti. Peccato che la maledizione dei film tratti da videogiochi continua. Cioè, a parte rarissime eccezioni.

La leggenda degli uomini straordinari

Questo è un peccato. Un remake/reboot di un film che è ormai diventato solo un guilty pleasure poteva essere un'ottima occasione per far arrabbiare ancora una volta Alan Moore. Ma il suo La leggenda degli uomini straordinari è destinato ad avere solo l'adattamento cinematografico del 2003. Questo altro capitolo sembrava già virare su un gruppo più girl-power rispetto al precedente, ma la Disney ha deciso di fermare tutto.
Forse il brutto ricordo ancora lasciato dal suo predecessore deve aver indotto Bob Iger a non puntare su un reboot così rischioso, dall'altissimo budget e con una possibilità di flop davvero dietro l'angolo. Se solo fosse andato bene il primo.

Flash Gordon

Pensate: Taika Waititi, dall'alto della sua folle comicità, che dirige una nuova versione del celeberrimo Flash Gordon. Un'avventura spaziale sopra le righe, filtrata dalla geniale mente del neozelandese, pronta a riempire di colori e comicità tutte le sale. Eppure, niente da fare.

Probabilmente la Disney lo considera troppo lontano dal sentire moderno, nonostante il revival Anni '80 che ha ormai conquistato tutti. Dato che Taika sarà di ritorno per Thor: Love and Thunder si presume che Iger e company abbiano deciso di puntare le sue doti sul MCU, lasciando perdere un prodotto magari più autoriale, ma che avrebbe avuto molto meno ritorno economico.

I progetti senza titolo

Registi importanti per film potenzialmente splendidi. Tutto giù nello sciacquone. Almeno, sperando si trovino altre case di produzione. A farne le spese sono Cary Joji Fukunaga e il suo war movie contemporaneo; Matt Reeves con un thriller su una rapina in banca; Ben Affleck con la vera storia della truffa sul "McDonald's Monopoly", il gioco a premi della grande M gialla che permetteva ai clienti del fast food di vincere praticamente di tutto.
Non si sa se porteranno queste idee da qualche altra parte, ma è davvero uno spreco pensare che questi film potrebbero non vedere mai la luce.

Quelli salvi

Disney non ha cancellato tutti i progetti Fox. Assassinio sul Nilo (nonostante il primo capitolo di Branagh non avesse convinto più di tanto), il franchise de Il pianeta delle scimmie e, sorpresa delle sorprese, Avatar, sono tutti salvi. I sequel dell'ormai non più imperatore al box office sono belli tranquilli, anche perché Disney immagina un ritorno economico considerevole, soprattutto per i tempi di attesa infiniti tra il primo e il secondo capitolo, e perché James Cameron è ormai sinonimo di successo annunciato.
Replicare l'esplosione di Avatar sarà decisamente difficile, ma chiunque andrà in sala, anche solo spinto dalla curiosità. Funzionerà fino ad Avatar 5 o il giocattolo si romperà prima?
Questa è una panoramica dei tagli Disney sui prodotti Fox, ma la mannaia ha decapitato una serie lunghissima di progetti, alcuni interessanti, altri meno. Che Bob Iger voglia puntare solo su incassi sicuri (o sicurissimi) è ormai assodato, viene solo da chiedersi quanto effettivamente la qualità sarà sacrificata sull'altare del botteghino. Il rischio è che stia davvero colando troppo sangue.