L'era glaciale 5: ma quando arriva quest'estinzione?

Siamo arrivati al quinto capitolo della saga, e ci siamo guardati alle spalle per capire come mai la Fox continui ad investire su questo brand.

L'era glaciale 5: ma quando arriva quest'estinzione?
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Non ce ne vogliano i fan della saga per il titolo, si scherza. E si torna a giocare con numeri, indici di gradimento, percentuali di pomodori marci, giusto per osservare il tragitto percorso dal franchise animato del Fox, e per lanciarci in azzardate previsioni sul futuro della saga: sarà la fine di un'era o è ancora troppo presto per salutare Sid, Manny, Diego, Scrat e la sua ghianda? Sarà un viaggio temporale utile a farvi e farci capire perché non è così scontato che la Fox (che lo ha sviluppato tramite i suoi Blue Sky Studios), mentre la lasci andare un franchise unico per la casa di produzione americana.

Arriva l'era glaciale

Il primo "L'era glaciale" debutta nelle sale americane il 15 marzo 2002: andando a scavare nel passato, in archivi di notizie, troviamo un interessante articolo di EW che fa un quadro ben dettagliato dell'impatto che ebbe il film nelle sale americane. La pellicola raggiunse nel weekend di apertura 46.3 milioni di dollari, numeri per nulla usuali in quel periodo dell'anno, più vicini a quelli dei film rilasciati nella stagione estiva. Ice Age "congelò" i suoi più diretti avversari al botteghino, e superò di gran lunga anche le più ottimistiche previsioni fatte dalla Fox, che prevedeva un debutto sui 30M. Gli analisti, per spiegare il grosso impatto della pellicola nel weekend di apertura, indicarono, come ragione principale, il pubblico trasversale che era accorso in sala nei primi giorni di proiezione: non solo le famiglie, sempre in prima fila per un buon prodotto di animazione, ma anche teenager e giovani adulti. Il film infranse il record di apertura per un'uscita a marzo (record che verrà ulteriormente sorpassato nel 2006 dal suo stesso sequel, L'era glaciale 2 - il disgelo) superando di gran lunga il suo predecessore, ovvero il Bugiardo, bugiardo di Jim Carrey, che dal 1997 deteneva il primato con un weekend di apertura di di 31.4M. Non è tutto qui, perché all'epoca fu il terzo esordio più alto per un lungometraggio animato, dietro solo a Monster & Co. (con 62.6M) e Toy Story (57.4M). L'era glaciale terminò la sua corsa al box office domestico con 176.4 milioni di dollari, mentre a livello globale incassò 383.2M, in Italia incassò poco più di 7 milioni d'euro. Nel 2002, in conclusione, si rivelò esser il nono incasso più alto negli Usa, e all'ottavo nella top 10 dei migliori incassi mondiali di quell'anno. C'è un'altra considerazione da fare, e cioè che Ice Age, di fatto, aveva permesso alla Fox di entrare in competizione con i grandi studi di animazione che in quegli anni dominavano il botteghino americano. La Fox, dopo la mezza delusione di Anastasia che, nonostante le ottime critiche, non aveva portato gli introiti sperati, ed il disastro di Titan A.E., che costò allo studio una perdita di 100M, aveva trovato finalmente il suo fiore all'occhiello, il franchise di razza su cui puntare. Per questo è una proprietà alla Fox così cara, e fra poco vedremo se i sequel hanno ripagato la fiducia dei dirigenti. Prima però diamo anche un'occhiata veloce anche alla reazione dei critici all'arrivo di quest'era glaciale. All'epoca della sua uscita il film fu accolto da critiche perlopiù positive, anzi vi possiamo anticipare che sarà il film con le recensioni migliori della saga; su Rotten Tomatoes l'indice di freschezza è del 77%, basato su ben 164 recensioni, un ottimo risultato insomma; il consenso del sito, che prova a fare la summa delle recensioni prese in analisi, recita: "Sebbene L'Era Glaciale batta territori già percorsi da Monster & Co. e Shrek, ha abbastanza verve e risate da reggersi sulle proprie gambe". Un altro aggregatore di recensioni, Metacritic, dà una percentuale di critiche positive del 60% su di un campione di 31 review. Più di 300mila utenti di Imdb gli hanno assegnato un voto di 7.6; il Cinemascore, che è un indice che valuta il passaparola, basato su dei sondaggi fatti a spettatori che uscivano dalle prime proiezioni, e che punta a prevedere le "gambe" di un film, ovvero quanto può andare bene al botteghino in prospettive più lunghe, dopo il weekend di apertura, era A, ed in un range che va da A+ ad F, indica potenzialmente un ottimo passaparola. Insomma non c'è dubbio che ha fronte di un budget di 59M, un incasso più che sestuplicato, ottimo riscontro dalla critica e pubblico, il primo Ice Age sia stata una scommessa vinta dalla Fox.

Il disgelo... ma mica tanto

Se il primo film aveva stabilito il record per un'uscita a marzo, il secondo lo annientò. L'era glaciale 2 - il disgelo, arriva nelle sale americane l'ultimo weekend di marzo, e trascina con sé una marea di persone in sala. La pellicola della Fox, questa volta con un budget sensibilmente più alto (80M), incassa la notevole cifra di 68 milioni di dollari. Per farvi capire meglio la situazione, per un film non uscito durante una festività o in estate, questa cifra costituisce il secondo incasso maggiore, dopo i quasi 84M ottenuti dalla Passione di Cristo di Mel Gibson, arrivando quasi ai numeri raggiunti dagli Incredibles e da Alla Ricerca di Nemo, che avevano goduto di uscite più allettanti, e raddoppiando gli incassi di Robots, altro prodotto di animazione della Fox, uscito l'anno prima. In un'intervista rilasciata dopo aver appreso i primi risultati, Bruce Snyder, all'epoca presidente della distribuzione della Fox dichiarò: "Siamo elettrizzati. La logica comune direbbe che è impossibile fare 70 milioni a marzo. L'era glaciale ha risvegliato il box office. La visione di un film nelle sale è ben lungi dall'esser morta. Tu crea qualcosa che la gente vuole vedere e la gente verrà." Snyder riferì che il pubblico era composto per il 42% da bambini, e per il 26% da genitori, su alcuni sondaggi condotti negli spettacoli del sabato mattina, ma sottolineò come, anche in questo caso, il film aveva raggiunto le "non-famiglie", andando forte anche negli spettacoli serali. Per dovere di cronaca, va ricordato che il record di marzo del sequel durò solo un anno, quando 300 di Zack Snyder arrivò nelle sale, sfiorando i 71M. Il film incassò a fine corsa 195.3M nel Nord America, e 660.9 nel mondo, diventando il film d'animazione più visto a livello globale nel 2006, ma solo il secondo negli Usa, dove fu superato da Cars della Pixar; ottavo posto nella Top 10 Usa del 2006, terzo posto in quella mondiale. Anche in Italia il film ha un clamoroso successo, arrivando ad incassare più di 10 milioni d'euro rispetto alla prima uscita, totalizzando quasi 19M di euro. Da un punto di vista critico, l'accoglienza fu abbastanza più fredda: un rating "marcio" del 57% per Rotten Tomatoes, con il consenso che indicava come highlight del film le gag di Scrat e le ottime animazioni, ma allo stesso tempo ne denunciava la povertà nello storytelling. Lo score di Metacritic era di 58, non troppo dissimile dal primo, indicando sempre una ricezione tiepida delle critiche raccolte dal sito. Il pubblico però rispose diversamente, sempre un Cinemascore alto, una A, passaparola buono al livello del primo film, 6.9 voto di Imdb, 71% indice di freschezza per gli utenti di Rotten Tomatoes. Con il secondo film, il franchise della Fox conferma la sua forza, riuscirà a mantenerla col terzo capitolo?

L'alba dei dinosauri

Nel 2009 arriva L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri e qui i numeri, i record e le posizioni nei vari ranking si fanno davvero impressionanti. Andiamo con ordine, e vi ricordiamo che tutti i piazzamenti vanno contestualizzati nel 2009, soprattutto le posizioni nelle classifiche di tutti i tempi, che hanno subito delle variazioni negli anni successivi. Il film ha guadagnato 196.5M in Nord America e 690.1M nei restanti mercati internazionali, accumulando a livello globale un incasso di 886.6M, a fronte di un budget di 90M, quasi decuplicando quindi il suo investimento iniziale. A livello mondiale, è il terzo titolo con gli incassi maggiori del 2009, il più visto nel solo ambito dell'animazione, entrando nella top 20 dei film più visti di tutti i tempi (allo stato attuale è il 42° incasso più grande della storia), il più proficuo all'interno del franchise, ed il settimo film d'animazione più ricco di sempre (ora è sceso al nono posto). Sempre rimanendo nel campo dell'animazione, stabilì il record per il weekend di apertura globale con 218.4M, battendo il film dei Simpson, che aveva totalizzato 170.9M all'esordio mondiale. Restringendo il campo ai film della Fox, fino quell'anno rappresentò il secondo maggiore incasso solo dietro ad Avatar, ed era al terzo posto come introiti di tutti i tempi per la Fox, seguendo il già citato Avatar ed il primo prequel di Star Wars, La minaccia fantasma. Nel suo weekend di apertura nei paesi al di fuori del mercato nordamericano guadagnò 151.7M, che è stato il più grande esordio per un film d'animazione, ed il 13° di tutti i tempi; spodestò Alla ricerca di Nemo come secondo film d'animazione più visto nella storia, anche se verrà poi superato a sua volta da Frozen. Raccolse cifre altissime nel mercato tedesco (82.2M), seguito da Francia (69.2) e UK (56.8M). Fino al marzo del 2012 è stato il miglior film di animazione per introiti in 24 mercati internazionali (molti stati dell'Europa dell'est, tutta penisola scandinava ad eccezione della Svezia, molti stati balcanici, e nel Sudamerica: Brasile, Perù, Uruguay e Venezuela). Se andiamo ad esaminare nel dettaglio la situazione nel bel paese, L'era Glaciale - L'alba dei dinosauri uscì il 28 agosto, e nel solo weekend d'apertura, coi suoi 6.840.000 euro, riuscì quasi ad eguagliare l'intero botteghino del primo film in Italia, arrivando poi alla cifra finale di 29.694.180 euro, diventando campione d'incassi italiano dell'anno 2009, nonché film d'animazione più redditizio di sempre (ed in questo caso lo è tuttora). Osservando invece il film dalle autorevoli lenti del mondo critico, il film fu accolto ancora più freddamente rispetto al secondo, con una percentuale di marcio su RT del 45% ed un indice di MT di 50. È davvero curioso osservare questo andamento inversamente proporzionale tra il giudizio critico ed il botteghino. Facciamo un altro salto in avanti di tre anni, ed andiamo a spasso nel 2012.

Continenti alla deriva...ma gli incassi proprio no

Qui invertiamo un po' il nostro gioco coi numeri e con le percentuali: prendiamo il via dalla risposta dei critici e poi da lì vediamo come sono andati gli incassi. Nella sua quarta sosta cinematografica "L'era glaciale - Continenti alla deriva" s'imbatte in un riscontro da parte della critica specialistica piuttosto duro. Su RT la percentuale del 37%: è la peggiore delle quattro pellicole uscite. Il consenso evidenzia come, nonostante alcune trovate particolarmente riuscite, il franchise cominci a riciclare troppo spesso alcune idee prese dai capitoli antecedenti, e che si avvertono i primi segni di stanchezza, almeno da un punto di vista narrativo. Oltre ai critici, anche gli utenti di RT sono piuttosto tiepidi, con solo il 62% delle recensioni positive, ed allo stesso modo su Imdb troviamo una media voto di 6.6 (su quasi 145mila voti) che rappresenta la media più bassa dei primi quattro film. Ci si aspetterebbe quindi di osservare questi segnali di stanchezza sul versante box office, no? Beh... giudicate da voi: raccolse 161.3M in Nord America e 715.9M negli altri territori, per un totale mondiale di 877.244.939 dollari. Quinto campione d'incassi nel mondo nel 2012 (primo per i film di animazione) e secondo film più visto nella serie. In Italia non riesce ad arrivare alla cifra fenomenale del precedente episodio, ma guadagna comunque 16 milioni d'euro, piazzandosi al sesto posto nella classifica annuale; gli viene però sottratto lo scettro di film d'animazione più visto dell'anno, che sarà conquistato nel 2012 dal terzo capitolo di Madagascar, che racimolerà la bellezza di quasi 22M di euro.

Veniamo all'attualità

Arriva il 22 agosto nelle nostre sale L'era glaciale - In rotta di collisione, e sarà davvero curioso vedere come si comporterà al botteghino nostrano questo ennesimo capitolo, in quanto è sempre stato fra i top performer sul nostro mercato. Aldilà di questo, è lapalissiano come la Fox tenga al suo prodotto di punta nell'animazione, e, anche se sarà giusto esaminare i numeri alla fine della corsa al botteghino, un paio di considerazioni preliminari possiamo già farle. In primo luogo il film è uscito nelle sale americane un paio di settimane fa, ed i primi risultati sono disastrosi. Il quinto Ice age è riuscito a raggranellare solo 21 milioni di dollari nel weekend di apertura, ed è finito al quinto posto nella top 10 americana, battuto dall'esordio di Start Trek Beyond, da La vita segreta degli animali, dall'horror Lights Out e dal reboot dei Ghostbusters. Fino ad ora nessun film della serie aveva debuttato con meno di 41M, e rispetto al quarto film, c'è stato un drastico calo degli incassi, del 55%. Mentre scriviamo il botteghino aggiornato è di 50M dopo la seconda settimana di sfruttamento, e c'è una concreta possibilità che il traguardo domestico dei 100M di dollari non venga raggiunto, insomma si sta delineando un brutto colpo per la Fox. D'altro canto, però, la forza del franchise è sempre stata nei mercati internazionali dove ha totalizzato cifre incredibili, quindi dovremo aspettare e vedere come si comporterà, dato che al momento gli incassi sono di 216M per i soli mercati esteri senza considerare gli incassi americani, e che in molti stati non è ancora uscito (oltre l'Italia, ricordiamo anche la Cina, mercato diventato oramai strategico, e in cui uscirà a fine agosto). L'era glaciale dovrà affrontare un'agguerrita concorrenza, ma abbiamo come la sensazione che l'estinzione sia ancora ben lontana, dopotutto è, ad ora, il franchise animato più ricco nel mondo, avendo, a livello mondiale, sfondato dei 3 miliardi di dollari. Forse non è ancora arrivato il momento di dire addio a Scrat e alla sua ghianda.

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