Jennifer Lawrence: cinque interpretazioni da brivido prima di Madre

Con l'uscita di Madre nelle nostre sale, riviviamo cinque film in cui Jennifer Lawrence ha regalato interpretazioni da brivido: ecco la nostra classifica.

Jennifer Lawrence: cinque interpretazioni da brivido prima di Madre
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All'ultima Mostra Cinematografica di Venezia, Madre è stato accolto da fischi e grosse critiche da parte del pubblico, mentre Jennifer Lawrence si è consolata con l'affetto caloroso dei fan. Un film forse troppo complicato e non compreso a fondo dai media di tutto il mondo, ma che ha comunque lasciato un segno nella carriera dell'attrice 27enne. Uscito nelle sale italiane il 28 settembre, Madre non è né il primo né sarà l'ultimo film intenso nel quale Jennifer Lawrence si è calata anima e corpo per regalare interpretazioni da (quasi) Oscar. In occasione dell'uscita al cinema dell'ultima pellicola in cui è diretta da Darren Aronofoski, rinfreschiamoci la memoria con i cinque film da brivido dell'ex attrice di Hunger Games.

The Burning Plain - Il confine della solitudine

Non potevamo che partire da qui, dal film che le fece vincere il Premio Marcello Mastroianni a Venezia, proprio ben nove anni fa. The Burning Plain - Il confine della solitudine è forse la pellicola meno conosciuta di Jennifer Lawrence, ma è l'opera in cui muove i primi passi, presentandosi a Hollywood come una promettente attrice drammatica. Nel film ricopre il ruolo di Marianna, la cui vita è intrecciata a quella di altre due donne (interpretate da Kim Basinger e Charlize Theron). Si tratta di una parte non facile, intrisa di dolore e di angoscia, in cui la Lawrence riesce a donare spessore e a brillare tra due star mature di Hollywood.

Un Gelido Inverno

Il film che fece intuire in che direzione sarebbe andata la carriera di questa giovane ragazza del Kentucky è Un Gelido Inverno. Jennifer Lawrence ha solo 19 anni quando recita nella pellicola diretta da Debra Granik nel ruolo della diciassettenne Ree Dolly. Nel film è una giovane che si prende cura della sua famiglia, in particolare dei suoi fratellini. La depressione della madre, caduta in una profonda apatia, ha costretto la ragazza a crescere in fretta e a confrontarsi con una società indifferente e gelida - come suggerisce il titolo. Per la Lawrence si tratta di un ruolo complicato, aspro, ma che dimostra come sia pronta per interpretare donne ben più mature di quelle della sua età.

Il Lato Positivo

Nonostante la giovane età, ne Il Lato Positivo Jennifer riesce a vestire i panni dell'eccentrica Tiffany Maxwell con molta facilità e leggerezza. Nel film di David O. Russell, l'attrice interpreta una giovane vedova disinibita, sboccata e in una piena crisi di nervi: sembra un ruolo costruito apposta per lei e la sua personalità genuina e fuori dal comune, e non è un caso se Hollywood e l'Academy Award decidono di consacrarla con l'Oscar alla miglior attrice protagonista.

American Hustle - L'apparenza inganna

Come recitare nel ruolo da non protagonista e rubare la scena ai colleghi: Jennifer Lawrence fa di nuovo centro con American Hustle - L'apparenza inganna e nella parte della viziata e frivola Rosalyn Rosenfield oscura tutti intorno a sé, persino un trasformista come Christian Bale e una versatile Amy Adams. Nel ruolo di questa giovane mogliettina, civettuola, attraente e ironica, l'attrice Premio Oscar si guadagna la simpatia del pubblico e della critica, e pur vestendo i panni di una sorta di antagonista, è impossibile non odiarla. Sopratutto quando ingenuamente tenta di accendere il microonde e rischia di dar fuoco alla cucina.

Joy

L'ultima interpretazione da brividi è quella in Joy, in cui Jennifer Lawrence manca l'Oscar, ma sorregge da sola un film che non ha riscosso un così grande successo al botteghino come i precedenti film di David O. Russell. L'inquadratura gira intorno a lei: nei panni dell'inventrice del Miracle Mop, il magico mocio per pulire i pavimenti, per Jennifer è un altro film in cui interpreta una donna più grande, in piena crisi lavorativa, con tanto di famiglia alle spalle. La formula rimane la stessa, il risultato anche: tra urla, lacrime e gioie inattese, la Lawrence si muove ormai a pieno agio in questi ruoli drammatici, avendo trovato la sua vera stoffa recitativa.

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