James Gunn rivoluziona il DCU, che riparte da Superman e Batman

Con un tutto sommato breve video, James Gunn ha annunciato i primi progetti del suo DCU, tra nomi prevedibile e sorprese da non sottovalutare.

James Gunn rivoluziona il DCU, che riparte da Superman e Batman
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Ecco, ci sentiamo di affermare candidamente che, quando James Gunn aveva affermato che i primi annunci relativi al suo DCU non avrebbero colmato neanche tutto il primo capitolo (l'equivalente delle fasi del MCU in sostanza), non ci aspettavamo una mole così consistente di prodotti. Ben 10 produzioni, tra film e serie tv, che faranno da apripista al famoso progetto quasi decennale creato insieme a Peter Safran negli ultimi mesi e che, almeno sulla carta, sembra un'esplosione di creatività, perché si muove sinuosamente tra nomi tanto grandi quanto in fondo necessari - in primis Batman e Superman - e sorprese a dir poco inaspettate. Una perfetta continuazione dello stile di Gunn in poche parole, sempre teso ed incredibilmente entusiasta dinanzi alla possibilità di portare su schermo personaggi di serie b o comunque più oscuri. Pratica che tra l'altro noi promuoviamo da tempo immemore, basti ricordare che nel 2008 la testata fumettistica di Iron Man era morente o che quasi nessuno, perlomeno tra il pubblico mainstream, era a conoscenza dei Guardiani della Galassia.

Insomma, è un equilibrio importante da mantenere, almeno secondo noi, e rappresenta una meravigliosa occasione sia per il grande schermo che per i fumetti, potenzialmente rivitalizzati da operazioni del genere. Stupore che però non si è limitato soltanto alla futura lineup DC, colma di promesse e di idee intriganti, bensì anche per un occhio di riguardo al passato che potrebbe aver una volta per tutte risposto all'annosa domanda: il DCU di Gunn è un reboot totale o parziale?

Un piccolo sguardo al passato....

Una a tutti gli effetti comunicazione di servizio più che uno show vero e proprio che si è aperta con una sorta di promessa da parte di Gunn: lui e Safran intendono creare, dopo anni di film separati tra loro, un universo DC strettamente collegato attraverso lungometraggi, serie tv, animazione e persino videogiochi; tutto il resto, tra cui chiaramente spicca il Batman di Matt Reeves e il Joker di Todd Phillips, sarà etichettato con la loro versione del Multiverso, il DC Elseworlds. Stabilito ciò, il co-CEO dei DC Studios si è curiosamente soffermato sui 4 titoli in uscita quest'anno, deviazione che dal punto di vista aziendale comprendiamo - vanno spinti in qualche modo - ma che non ci aspettavamo dopo tante chiacchiere sul futuro. Banale manovra per rappresentare gli interessi della Warner?

In realtà sembrerebbe di no, in quanto ad esempio parlando di Shazam: La Furia degli Dei si è rimarcata la natura decentrata delle avventure di Billy Batson, che da parte nostra sa tanto di conferma di un futuro per questo personaggio e pure di Zachary Levi nel ruolo. O il tormentato The Flash, elogiato apertamente da Gunn, che fungerà - come in fondo fece Flashpoint nei fumetti - da tabula rasa dell'ormai superato DCEU, mentre invece Blue Beetle e Aquaman e Il Regno Perduto avranno comunque una loro parte nel condurre lo spettatore al futuro. Affermazioni che non ci sembrano puntare in direzione di un reboot totale, quanto piuttosto ad una soluzione narrativa che permetterà a Gunn e Safran di mantenere qualcosa inalterato - e il pensiero corre subito all'ecosistema di The Suicide Squad.

Un futuro sulla carta molto promettente

Ma adesso è finalmente giunto il momento di pensare al futuro partendo già con qualcosa di inaspettato, ovvero la serie animata Creature Commandos, basata sull'omonimo team di bizzarri e mostruosi personaggi DC, la cui unica informazione ad ora nota è che tutti gli episodi sono stati scritti dallo stesso Gunn. Si prosegue, a dimostrazione dell'importanza della Squadra Suicida e di Peacemaker, con Waller, telefilm in live-action totalmente dedicato all'Amanda Waller di Viola Davis, che dovrà tra le altre cose interagire proprio con il team di cui fa parte il nostro amato pacificatore Christopher Smith - sarà una sorta di ponte tra la prima e la già confermata seconda stagione di Peacemaker?

Il vero inizio del DCU sarà tuttavia segnato da un nome ben più imponente: Superman Legacy, scritto da Gunn e che per ora è atteso nelle sale l'11 luglio 2025, in una pellicola che non sarà affatto una origin story, dettagli che non possono non accendere rumor o stimolare una certa curiosità. Ci sarà poi Lanterns, serie HBO che vedrà al centro delle vicende due Lanterne Verdi, Hal Jordan e John Stewart, impegnate a risolvere un mistero che definirà l'intero DC Universe, con forti influenze da True Detective. Sorprese terminate? Neanche per sogno e The Authority è qui a ricordarcelo, film basato sull'omonima serie a fumetti della Wildstorm, i cui protagonisti si convincono che il mondo sia a pezzi e che va fatta qualunque cosa pur di aggiustarlo - progetto di passione per Gunn, convinto di poter dipingere un nuovo modo di trattare gli eroi nei cinecomic, di sicuro l'ambizione non manca.

Di Wonder Woman e di conseguenza di un possibile ritorno di Gal Gadot non è stato ufficializzato nulla, eppure abbiamo il primo tassello con la serie Paradise Lost, una sottospecie di Game Of Thrones ambientata su Themyscira, luogo di origine delle Amazzoni. Il riferimento a Game Of Thrones è da intendere come genere, come toni o come presenza possente di trame politiche? Ora come ora, purtroppo, è davvero dura anche solo tentare un abbozzo di risposta, ad essere onesti. Più dettagli sono invece stati resi noti su The Brave and The Bold, titolo che probabilmente molti assoceranno non a torto a Batman. Si tratta, infatti, dell'esordio del Cavaliere Oscuro targato DCU con tanto di compagnia perché sarà seguito dal figlio Damian Wayne, a.k.a. il Robin preferito di James Gunn, un piccolo assassino che l'uomo pipistrello dovrà in qualche modo domare - basato in parte sulla run di Grant Morrison.

Altro giro, ennesima sorpresa su cui nessuno avrebbe mai osato scommettere anche solo un euro: Booster Gold, serie tv basata sull'omonimo personaggio descritto come un perdente dal futuro, che userà a suo vantaggio della tecnologia futuristica per diventare un eroe nel presente e farsi amare da tutti o, nelle parole dello stesso Gunn, "una serie HBO sulla sindrome dell'impostore" - descrizioni più uniche che rare che non possono non farci scappare un sorriso. Chiudiamo infine con Supergirl, film che si presenta come un epico adattamento del superbamente tragico arco di Tom King, e Swamp Thing, un dark horror inizialmente un po' separato dal resto prima di confluire nel disegno generale. Che sia la volta di una degna versione del mostro della palude?

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