L'Incredibile Hulk spacca ancora? Un ritorno alle origini dell'MCU

A poche ore dall'uscita di She-Hulk su Disney+, siamo tornati a vedere L'Incredibile Hulk, la pellicola con Bruce Banner per protagonista.

L'Incredibile Hulk spacca ancora? Un ritorno alle origini dell'MCU
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She-Hulk debutterà su Disney+ il 18 agosto e ci terrà compagnia fino al 13 ottobre, per un totale di nove episodi a cadenza settimanale. In attesa della nostra anteprima, quale occasione migliore dell'uscita della serie TV dedicata a Jennifer Walters, cugina di Hulk, per riscoprire le origini del Colosso di Giada nel Marvel Cinematic Universe? In effetti, considerato che in She-Hulk rivedremo Abominio, il villain dell'Incredibile Hulk del 2008, ancora una volta interpretato da Tim Roth, un ripasso della pellicola dedicata a Bruce Banner con Edward Norton sembra doveroso. Sono però in molti a sostenere che L'Incredibile Hulk sia un brutto film, addirittura uno dei peggiori (se non il peggiore) dell'intero MCU. Noi di Everyeye, a quasi 15 anni dall'uscita, abbiamo dato una seconda possibilità all'opera di Louis Leterrier e, inaspettatamente, non ne siamo rimasti affatto delusi.

Ritorno alle origini

Nel 2008, nella nostra recensione dell'Incredibile Hulk, abbiamo promosso con un buon 7 la pellicola che vede per protagonista Edward Norton, poi "vittima" di un recast in favore di Mark Ruffalo.

Tornare a vedere nel 2022 la seconda produzione dell'MCU (dopo Iron Man, tanto che Tony Stark appare nella scena post-credits dell'Incredibile Hulk) è come catapultarsi indietro nel tempo: non solo perché nel 2008 avevamo un bel po' di anni in meno sulle spalle, ma anche e soprattutto perché all'epoca il Marvel Cinematic Universe ancora non esisteva e Kevin Feige non era ancora diventato il Signore del Multiverso cinematografico della Casa delle Idee. Insomma, le prime pellicole dell'UCM avevano ancora il tono di produzioni standalone, per le quali non esisteva un grande schema che si sarebbe sviluppato nei successivi cinque anni o una pletora di cameo dagli altri film e dalle serie TV dello stesso universo. Certo, c'era l'idea di formare gli Avengers, come suggerisce la scena post-credits del film, ma L'Incredibile Hulk è una pellicola "monoporzione", un film che si conclude nel giro di 112 minuti senza presentare una soglia di ingresso per la visione e senza lasciare i fan in attesa di un seguito.

Questo ovviamente non significa che la pianificazione di Kevin Feige abbia peggiorato l'MCU, anzi. Tuttavia, tornare indietro al film con Edward Norton e Tim Roth ci riporta ad una fase "preadolescenziale" dell'MCU, che vista con gli occhi del 2022 ci fa domandare anzitutto come sia stato possibile che su queste basi si regga ancora oggi un impero multimediale e multimiliardario, e poi perché Marvel non prenda spunto dalle sue prime pellicole come esempi "vincenti" di film supereroistici, specie in un momento in cui l'MCU viene ormai sempre più criticato per la sua complessità, per le somiglianze troppo marcate tra le sue produzioni e per certe dinamiche macchinose che si sono create nel tempo al loro interno. Paradossalmente, dopo quasi quindici anni, vedere un film interamente incentrato su un solo supereroe e dotato di una trama lineare e "banale" sembra quasi una ventata d'aria fresca.

Sia ben chiaro, la storia dell'Incredibile Hulk ha anche dei problemi: la trama era già trita e ritrita nel 2008, perciò nel 2022 la situazione è persino peggiorata; i suoi protagonisti erano (e sono ancora) del tutto dimenticabili; il ritmo è altalenante. Tuttavia, in un mondo ormai fatto di Multiversi, Incursioni, linee temporali alternative e Regni quantici, pare che la semplicità sia diventata un pregio per i prodotti Marvel.

La Casa delle Idee, con ogni probabilità, ha già capito che non può aspettarsi che tutti i suoi fan capiscano le dinamiche più cervellotiche del suo universo, e per questo sta cercando di adottare un approccio standalone a bassa complessità alle serie TV per Disney+ (forse con l'unica eccezione di Loki), che ormai appaiono quasi del tutto staccate dal resto dell'MCU per buona parte del loro corso, per poi confluire di nuovo nel grand scheme of things solo sulle battute finali. Inoltre, L'Incredibile Hulk è anche la prima pellicola supereroistica a non raccontare la storia delle origini del suo protagonista, che viene anzi demandata ad un breve prologo muto della durata di un paio di minuti: un'ottima idea, che peraltro potrebbe fare scuola anche per i Fantastici 4 (Fantastici 4 non sarà una storia delle origini).

Un problema ricorrente

Dunque, la trama dell'Incredibile Hulk non brilla certo per originalità e complessità, ma riesce a coinvolgere lo spettatore medio ancora nel 2022.

Ciò che invece non convince affatto - e che, senza mezzi termini, non piacque neppure alla critica del 2008 - è invece la CGI impiegata dalla Universal per mettere sullo schermo il Gigante di Giada, i suoi alleati e i suoi nemici. Un lavoro decisamente approssimativo, vecchio già prima dell'uscita del film e che mostra come la pellicola fosse arretrata, almeno dal punto di vista tecnico, rispetto a tutta la concorrenza: nel 2008, infatti, sono arrivati in sala titoli la cui CGI si trova su tutto un altro livello rispetto a quella riservata a Edward Norton e Tim Roth, come Iron Man, Il Cavaliere Oscuro e Harry Potter e il Principe Mezzosangue, ma anche Hellboy II, Wall-E, Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo e Le Cronache di Narnia: il Principe Caspian. Certo, affrontando un rewatch a quindici anni di distanza qualche inciampo in termini di effetti speciali va previsto, ma i problemi dell'opera di Louis Leterrier arrivano a minare la visione stessa del film, soprattutto per l'(inspiegabile) tendenza del regista e dei produttori a flettere i (pressoché inesistenti) muscoli tecnici del prodotto.

Il momento peggiore, in tal senso, è la scena del confronto finale tra Hulk e Abominio, che arriva a suscitare qualche risata per la pessima qualità degli effetti audiovisivi, oltre che per la coreografia stessa della battaglia, che risulta poco credibile ed estremamente macchinosa. Un vero peccato, perché invece il primo scontro tra Emil Blonsky e Hulk, che si verifica a inizio film, quando il soldato interpretato da Tim Roth ancora non ha ottenuto i superpoteri, rende ben più giustizia al Gigante di Giada ed al suo nemico pur utilizzando una CGI ridotta ai minimi termini, almeno per gli standard del film.

Fortunatamente, dalle successive apparizioni sul grande schermo Hulk ha goduto di una realizzazione tecnica migliore mentre, a giudicare dagli ultimi trailer di She-Hulk, anche la CGI di Abominio è stata migliorata e resa al passo con i tempi. A convincere meno i fan, oggi come nel 2008, è la CGI della protagonista di She-Hulk, Jeniffer Walters (Tatiana Maslany).

Hulk spacca!

Rivedere L'Incredibile Hulk a distanza di 15 anni è insomma un'esperienza tutto sommato piacevole, specie per chi vuole "depurarsi" dalla complessità dell'MCU almeno per un paio d'ore.

Tuttavia, a fine visione non può che sopraggiungere un certo amaro in bocca per come è stato gestito il personaggio di Hulk dalla sua pellicola in solitaria in poi: Bruce Banner ha goduto solo di apparizioni secondarie nell'Universo Marvel, con un ruolo di scarsissimo peso al di fuori dei film dedicati agli Avengers. Addirittura, se non consideriamo le scene post-credit, le menzioni e le singole immagini, Hulk appare solo in Thor: Ragnarok, nei quattro film dedicati ai Vendicatori e, ovviamente, nella sua pellicola standalone: un destino sfortunato, che ha indotto molti fan a credere che i registi Marvel odino Hulk. Un vero peccato, perché al di là del classico "Hulk spacca!" il personaggio di Bruce Banner ha ricevuto diversi archi fumettistici di peso, mentre è stato rivelato che Hulk è immortale nell'MCU, perciò potrebbe prestarsi a diverse storie capaci di spingere al limite l'Universo Cinematografico Marvel stesso.

La speranza è dunque che She-Hulk sia un punto di ripartenza per Hulk, ovvero una rampa di lancio verso una nuova apparizione in solitaria, o almeno da protagonista, del Gigante di Giada. Fortunatamente, pare che le stelle si siano ri-allineate per Bruce Banner: stando a quanto riportato da alcuni insider, She-Hulk aprirà le porte a World War Hulk, che potrebbe essere un film standalone o una serie per Disney+.

In effetti, di World War Hulk si parla già da anni, poiché secondo alcuni il film sarebbe stato pensato in origine già per arrivare dopo Thor: Ragnarok, cioè tra il 2017 e il 2018. Anche nel nostro speciale sui film della Fase 6 dell'MCU, World War Hulk occupa una posizione tra i progetti non ancora annunciati del biennio conclusivo della Saga del Multiverso: l'unica cosa sicura, però, Disney e Marvel si sbottoneranno sulle uscite del 2024, del 2025 e del 2026 nel corso del D23 di quest'anno, programmato tra il 9 e l'11 settembre prossimi.

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