Speciale In Time

Dietro le quinte del nuovo film del regista di The Truman Show

Speciale In Time
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In un futuro in cui il tempo è letteralmente denaro e il processo d’invecchiamento si ferma a 25 anni, l’unica maniera per restare vivi è guadagnare, rubare o ereditare tempo. Will Salas vive non alla giornata ma al minuto, fino a quando in maniera del tutto inaspettata si ritrova tra le mani una quantità di tempo decisamente ingente che gli garantisce l’accesso al mondo dei ricchi dove incontrerà una bella e giovane ereditiera con la quale tenterà di mettere fine a un sistema corrotto.
In Time è scritto e diretto da Andrew Niccol, autore tra gli altri della sceneggiatura di The Truman Show. Il film è prodotto da Eric Newman e Marc Abraham (I figli degli uomini) e dallo stesso Niccol. Tra i realizzatori citiamo il direttore della fotografia candidato a nove premi Oscar Roger Deakins (Il Grinta, The Reader), lo scenografo candidato al BAFTA Alex McDowell (Watchmen, La fabbrica di cioccolato) e la costumista vincitrice di tre premi Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Memorie di una Geisha, Chicago). In Time è stato girato in esterni a Los Angeles e dintorni.

Chi muore giovane e forte, muore meglio.
- Alexander Pope, The Iliad of Homer

Il tempo è denaro.
- Benjamin Franklin

Prendete un quotidiano o una rivista qualunque. Accendete la televisione... navigate su Internet o andate al cinema. La troverete ovunque, in maniera diretta o subliminale, onnipresente sui media: l’ossessione per la giovinezza.
Le industrie della bellezza e della salute investono ogni anno miliardi di dollari e di ore nella ricerca di sistemi per fermare l’invecchiamento, rivolgendosi a consumatori disposti a spendere una somma pari all’ammontare del debito pubblico di una piccola nazione in cambio della fonte dell’eterna giovinezza. E mentre la scienza si avvicina alla scoperta del rimedio per combattere questo complicato processo nel frattempo c’è un uomo che potrebbe aver trovato la maniera per mantenere gli esseri umani sempre giovani...almeno sulla carta: il cineasta Andrew Niccol.
La capacità di Niccol di combinare memorabili sequenze d’azione e grandi idee in maniera inaspettata ma al contempo riconoscibile emerge chiaramente in In Time.
In Time è un thriller d’azione” sottolinea Niccol. “e credo che il pubblico saprà apprezzare questo aspetto del film, soprattutto coloro che amano le sequenze spericolate, l’azione, gli inseguimenti in auto ma soprattutto tutti coloro che non vedono l’ora di vedere Amanda Seyfried con una pistola in mano, cosa che le riesce egregiamente! Tuttavia, ritengo che il pubblico saprà anche apprezzare alcune delle idee e dei temi che ho voluto esplorare con questo film, perché In Time dice qualcosa di importante sul nostro desiderio di restare giovani per sempre. E anche se nella realtà non siamo ancora in grado di disattivare il gene dell’invecchiamento, è pur vero che saremmo disposti a fare qualunque cosa pur di restare giovani.

Niccol, originario della Nuova Zelanda, si è fatto le ossa a Londra dirigendo spot pubblicitari prima di sbarcare a Hollywood e imporsi immediatamente come autore e regista di Gattaca, seguito l’anno seguente da The Truman Show, che gli è valso la candidatura all’Oscar per la Migliore Sceneggiatura Originale.
La capacità di Niccol di combinare idee audaci e idee di immediata comprensione è sempre stata apprezzata dal produttore Eric Newman. “Come tutti i lavori di Andrew, la sceneggiatura di In Time mi ha veramente rapito e in un batter d’occhio mi sono ritrovato immerso nel mondo da lui creato.” ricorda Newman. “Questo film è al contempo una parabola, una storia socialmente impegnata ma anche, come tutti gli altri suoi lavori, uno spettacolo avvincente e brillante.
Il produttore esecutivo Andrew Z. Davis è stato più che felice di collaborare alla realizzazione di un’opera che è al contempo un avvincente film d’azione ma anche un’analisi della società: “In Time è un film che dice cose importanti e credo che il pubblico si immedesimerà facilmente in una storia che ha come protagonisti contrapposti chi ha troppo e chi non ha nulla. Ma il film non è solo questo perché è anche una storia d’azione, una storia d’amore e un film politico. Come il pubblico sa bene, un buon thriller per essere tale deve creare una certa suspense: che si tratti di una bomba ad orologeria che può esplodere da un momento all’altro o di un ostaggio da salvare prima che sia troppo tardi. In questo film la suspense è creato dal ticchettio dell’orologio perché è il tempo a dettare le regole del gioco e a fare la differenza.

Il produttore esecutivo Kristel Laiblin è stato letteralmente conquistato dalla complessità della scrittura e dalla ricchezza della sua narrazione: “Andrew ha una maniera tutta sua di raccontare le storie, che è al tempo stesso sobria ed evocativa. Il mondo nel quale vive il nostro eroe si muove molto velocemente e nessuno ha tempo da sprecare. A questo mondo se ne contrappone un altro, totalmente diverso: il mondo dei ricchi dove nessuno si preoccupa mai del tempo che scorre. Qui si possono trascorrere le giornate a giocare a carte, cosa impossibile nell’altro mondo. Sono due universi diametralmente opposti che Andrew è riuscito a creare in maniera molto vivida e in pochissime pagine.
Amy Israel, produttrice esecutiva di In Time, era alla New Regency Productions quando Niccol le ha portato la sceneggiatura e anche lei, come i suoi colleghi, ricorda esattamente l’impressione provata alla prima lettura: “La sceneggiatura di Andrew ci è apparsa subito per quello che era: originale, ricca e avvincente. Ho capito subito che si trattava di una storia fuori del comune, e lo stesso hanno pensato i miei colleghi. La cosa che ci ha colpito molto è stata che il film in fondo è ambientato in un mondo che non è così diverso da quello in cui viviamo noi. Nel mondo del film il tempo è letteralmente denaro, e tutti gli esseri viventi sono nati con un orologio al polso. Una volta arrivati a 25 anni, momento in cui il lobo frontale del cervello e il corpo sono considerati pienamente maturi, l’orologio comincia a funzionare e da quel momento ogni essere ha solo un anno da vivere.

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