Il trailer di Brightburn e il ritorno di James Gunn

Dopo l'uscita del trailer dell'annunciato horror prodotto dall'ex-regista dei Guardiani della Galassia, ecco qualche riflessione in merito.

Il trailer di Brightburn e il ritorno di James Gunn
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Il 2018 è stato un anno decisamente movimentato per James Gunn: ad aprile è uscito Avengers: Infinity War, di cui è produttore esecutivo e co-sceneggiatore ufficioso (le scene con i Guardiani della Galassia le ha scritte quasi tutte lui), ed è attualmente il più grande incasso cinematografico dell'anno nel mondo intero. Tre mesi dopo, durante il Comic-Con di San Diego, è stato licenziato da Guardiani della Galassia Vol. 3, di cui aveva già consegnato il copione, a causa delle macchinazioni di un noto complottista di estrema destra che è andato a ripescare vecchi tweet molto politicamente scorretti (battute di dubbio gusto su stupro e pedofilia).
Nella medesima occasione, la presentazione di un film horror ancora senza titolo che lui aveva prodotto per la Sony è stata posticipata. Qualche mese dopo è uscito l'annuncio che ha sconvolto il fandom dei cinecomics: Gunn è stato assunto dalla Warner Bros. per scrivere (e forse anche dirigere) il sequel di Suicide Squad. E ora, complice un tempismo involontariamente geniale, arriva il dito medio definitivo nei confronti della Casa del Topo...

Supervillain

Il film misterioso di cui si era parlato a luglio si chiama Brightburn, uscirà nelle sale americane il 24 maggio 2019 (distribuito da Sony tramite l'etichetta di genere Screen Gems) e non è l'adattamento di Berserk o Bloodborne su cui avevano speculato i fan. Si tratta invece di un soggetto originale, scritto da Mark e Brian Gunn (nessun legame di parentela con James) e portato sullo schermo dal regista David Yarovesky. Il trailer insiste però sulla partecipazione creativa del Gunn più famoso, scimmiottando il marketing di Man of Steel: le inquadrature e la musica richiamano apertamente il film di Zack Snyder, e lo stesso font viene adoperato per le didascalie che descrivono Gunn come "il regista visionario di Guardiani della Galassia".
Un omaggio volutamente satirico (e sicuramente in buona fede, essendo Gunn e Snyder amici di vecchia data) per offrire al pubblico le prime immagini di un progetto che è effettivamente la rilettura più dark e violenta possibile del mito di Superman: siamo sempre in campagna, e una coppia senza figli (Elizabeth Banks e David Denham) si ritrova a crescere un bambino venuto dallo spazio, solo che questa volta c'è di mezzo un lato oscuro che porterà il ragazzo a seminare morte e distruzione.
Detto in soldoni, è uno slasher con Superman al posto dei vari Michael e Jason, come si evince chiaramente dalla sequenza finale del trailer in cui lui attacca una delle sue vittime.

Cattivo fino all'osso


Prima di diventare uno dei registi più importanti del Marvel Cinematic Universe, Gunn era uno dei pupilli di Lloyd Kaufman, fondatore della Troma Entertainment, nota casa di produzione/distribuzione dedita ai budget quasi inesistenti e al cattivo gusto all'estrema potenza. Da lì è passato a pellicole di genere come Slither e Super, e tra un capitolo e l'altro dei Guardiani ha scritto e prodotto The Belko Experiment, un horror divertente e ironico ma anche molto cattivo, frutto di una mente che, pur avendo a cuore la razza umana, non esita a escogitare modi per eliminarla sullo schermo. E da quel punto di vista, il debutto del trailer di Brightburn è una duplice conferma, arrivata nel momento giusto. Da un lato, a chi segue la carriera del cineasta dagli inizi o quasi, quel filmato ricorda, come lo aveva fatto The Belko Experiment lo scorso anno, che l'aver lavorato per una costola della Disney non ha attenuato del tutto gli istinti più spietati di Gunn (e in ogni caso anche nei suoi prodotti "per tutti" ci sono situazioni e battute che propriamente per bambini non sarebbero); dall'altro, a chi si chiedeva come potesse essere la sua gestione di Suicide Squad 2, l'evoluzione del giovane e temibile Brandon Breyer (il nome di battesimo rimanda al meno amato degli attori che hanno interpretato Superman) suggerisce un tocco irriverente che nel primo episodio mancava.
Certo, Brightburn molto probabilmente sarà vietato ai minori, mentre il cinecomic della Warner dovrebbe essere PG-13 come lo era il capostipite, e il primo è solo prodotto da Gunn (ma immaginiamo che il suo nome abbia aiutato per poterlo realizzare).
La sua firma è però ben presente, e l'impressione è quella di una perfetta sintonia con quello che Suicide Squad 2 potrebbe e dovrebbe essere: come disse Will Smith nell'originale, "Non dimenticate: siamo i cattivi." E affidandoli a uno che nel corso degli anni ha immaginato, tra le altre cose, un rapporto incestuoso tra Romeo e Giulietta, un neonato zombie e una serie di cortometraggi che mettono alla berlina le premesse e i dialoghi dei film porno, forse torneranno al cinema con la giusta dose di cattiveria.

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