Il futuro della DC Films dopo Joker: più spazio ai villain?

La frammentazione del DCEU e il successo del film di Todd Phillips potrebbero aprire la strada a un modello nuovo di cinecomic.

Il futuro della DC Films dopo Joker: più spazio ai villain?
Articolo a cura di

Meglio di Venom e di qualsiasi altro film uscito ad ottobre, il Joker di Todd Phillips, che ha sbancato i botteghini mondiali nel suo weekend d'apertura superando persino le più rosee aspettative degli analisti (ha incassato 232 milioni di dollari, ora è a 272). Costato appena 70 milioni di dollari, che con le spese di marketing dovrebbero appena arrivare a 140 milioni, il cinecomic con protagonista Joaquin Phoenix è uscito nelle sale americane con un vistoso Rated-R, arrivando persino in Italia vietato ai minori di 14 anni, ma questo sembra non aver intaccato minimamente il risultato sperato.

Fisiologicamente monco di una fetta di pubblico più giovane, infatti, il Joker si sta dimostrando un enorme successo per la DC Films, che si è ritrovata tra le mani non solo uno dei possibili contendenti all'Oscar come Miglior Film e uno dei titoli più chiacchierati e discussi dell'anno, ma anche un progetto che il pubblico sembra apprezzare particolarmente: per le sue tematiche, per la profondità con cui le affronta, per la serietà psicologica intrinseca e ovviamente per la magnifica interpretazione di Phoenix.
Tutto è al posto giusto, insomma, per prendere Joker a modello di un nuovo e possibile format cinefumettistico, meno esasperato in termini fantastici e declinato in salsa reale e drammatica, andando così a creare un filone più autoriale e differente dai blockbuster supereroistici per come oggi sono maggiormente concepiti (e continuano a piacere e a funzionare).

Nemesi al potere

Addentrandoci ancora di più nel discorso, l'idea che sembrerebbe girare con interesse ai vertici della DC Films sarebbe quella di bypassare le figure positive come Batman, Superman o Wonder Woman per soffermarsi su quelle nemiche, regalargli ruoli da veri protagonisti per approfondire e analizzare la loro psicologia criminale, i peccati commessi, i torti subiti e l'intimità emotiva sia prima che dopo la trasformazione in nemesi (minori o maggiori che siano).
È una possibilità onestamente intrigante che al momento è possibile considerare solo in casa Warner/DC. Questo a causa della sovversione del loro modello produttivo e alla frammentazione illuminata del DCEU dopo il flop di Justice League, che negli ultimi due anni ha regalato solo gioie e successi allo studio. Con Aquaman hanno superato l'ambita soglia del miliardo di dollari, mettendo in sviluppo altri due progetti legati al franchise (un sequel e un titolo di genere più piccolo), mentre Shazam! si è rivelato un successo di critica e buon prodotto commerciale, generando comunque profitti. E adesso il Joker, che potrebbe addirittura vincere il premio cinematografico più importante dell'anno, o sicuramente mettere in difficoltà gli altri contendenti.

Se i piani del Marvel Cinematic Universe sono allora saldamente ancorati a una continuity narrativa, all'unificazione di ogni progetto a marchio MCU e un'interconnessione tra storie e personaggi, la DC Films è più interessata al divide et impera, a dare spazio chiuso e finito a quelle stesse storie e a quegli stessi personaggi che hanno forse compreso di non poter utilizzare come fa il loro principale competitor. Questa presa di coscienza si è comunque rivelata salvifica, arrivando adesso a produrre fortuna ed endorsement di pubblico e critica (al netto delle immancabili polemiche).

Non sorprenderebbe, dunque, se a breve Walter Hamada e il suo gruppo annunciassero le messa in lavorazione di altri cinecomic dedicati a villain quali Due Facce, Mr. Freeze o Poison Ivy, ma anche di Pinguino o Deathstroke. L'importante sarebbe l'impronta psicologica e narrativa data ai vari progetti. Così ad esempio tramite Harvey Dent si potrebbe approfondire il tema della giustizia e della legalità, con Victor Fries l'ossessione, l'amore e la perdita, con Pamela Isley il potere della seduzione e il ruolo della donna nella società contemporanea; infine con Oswald Cobblepot l'abbandono il tormento e con Deathstroke il PTSD e nuovi meandri della malattia mentale.

Ma sono molti altri i nemici della DC che avrebbero molto da dire in un film a loro dedicato, il che ci porta a sperare che lo studio rifletta attentamente sulle opportunità che il Joker sta loro concedendo, sugli investimenti necessari per portare a compimento un progetto tanto ambizioso e sui nomi da coinvolgere. Quella che hanno tra le mani è una delle più grandi occasioni cinematografiche degli ultimi anni, slegati per giunta come sono da quella ferrea politica family friendly della Disney e dei Marvel Studios, il che potrebbe consegnargli le chiavi del prossimo futuro cinefumettistico. Tutto sta nel modo in cui approfitteranno di questo incredibile vantaggio.

Che voto dai a: Joker

Media Voto Utenti
Voti: 224
8.5
nd