I road movie da non perdere: quando il cinema viaggia sull'asfalto

Il cinema ha raccontato il viaggio in centinaia di modi, ma quali sono i migliori road movie? Scopriamolo assieme.

I road movie da non perdere: quando il cinema viaggia sull'asfalto
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Ogni tanto bisogna solo infilare la chiave nel quadro, girarla, sentire quel suono che diamo spesso per scontato e partire. A quel punto tutto si mescola fra noi e la macchina: il motivo del viaggio, la meta, chi ci accompagnerà. E il road movie al cinema è così: passaggio esistenziale che ci cambia, una semplice rivoluzione anche per lo spazio di qualche giorno. Un piccolo universo racchiuso fra mura di vetro e metallo, pronto a macinare asfalto per arrivare... o per partire. Il cinema ha saputo raccontare i viaggi in macchina in decine di modi, sfruttando la nostra sete di avventura per mettere anche noi su un qualsiasi sedile, pronti a cambiare tanto quanto la pellicola che ci guida. Allora proviamo a fare questo viaggio assieme, un giro del mondo fra i migliori road movie in macchina. O, almeno, su qualcosa con ruote in grado di portarci in un altro splendido mondo. Pronti a partire?

Il posto delle fragole - Ingmar Bergman (1957)

Il capostipite del road movie esistenziale. Dall'incubo iniziale che ha fatto storia fino al viaggio in auto fra il professor Isak Borg e la nuora Marianne, pronti a interfacciarsi da Stoccolma a Lund, dove il docente deve ritirare un premio accademico. E quelle fragole selvagge, forse, lo renderanno più mansueto.

Il sorpasso - Dino Risi (1962)

Le corna al vento, il boom economico, Roma, il centro Italia e un sorpasso dopo l'altro. Dino Risi ha reso Gassman e il nostro Paese cinematograficamente immortali, con un road movie in cui passa tutto attraverso la macchina, vero motore del rapporto fra i due protagonisti. Perché alla fine siamo tutti stati un po' il Roberto di Jean-Louis Trintignant.

Paper Moon - Luna di carta - Peter Bogdanovich (1973)

Bogdanovich infonde tutto il suo cinema in questo road movie in cui un truffatore deve accompagnare una bambina, che ha da poco perso la madre e non ha mai conosciuto il padre, da una zia. Il tutto nel Kansas della Grande Depressione. E il rapporto che si crea tra i due è pronto a infiammarci il cuore, chilometro dopo chilometro.

The Blues Brothers - John Landis (1980)

Il film di Landis sta bene in ogni classifica, dai migliori inseguimenti al cinema fino ai road movie. Perché la musica di The Blues Brothers passa anche attraverso la Bluesmobile di Elwood e Jake, capace di aggiungere un "genere" in più a uno dei cult più amati della storia del cinema.

Marrakech Express - Gabriele Salvatores (1989)

Marrakech Express rappresenta un po' la quintessenza del road movie. Un gruppo di amici in macchina, costretti a fare un viaggio da Milano a Marrakech per recuperare un vecchio compagno di università, in prigione per possesso di hashish. Salvatores riesce a condensare tutte le emozioni umane nel suo film, che ci fa venire voglia di partire a ogni visione.

Thelma & Louise - Ridley Scott (1991)

È dura definire quanto sia diventato iconico questo film. Ma il senso di libertà esistenziale di Thelma & Louise si trasforma in storia del cinema anche nel suo passaggio come road movie, fuga in macchina da una società a cui le due donne non sentono più di appartenere. E in quel salto finale, assieme a loro, ci siamo un po' tutti.

Un mondo perfetto - Clint Eastwood (1993)

Non parte proprio come un road movie, ma Un mondo perfetto lo diventa, soprattutto nel rapporto che si crea tra il galeotto Kevin Costner e il bambino rapito come ostaggio, che nel loro viaggio in macchina si trasforma in qualcosa in grado di stritolarci il cuore.

Tre uomini e una gamba - Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier (1997)

Non poteva mancare Tre uomini e una gamba. Perché il road movie in macchina del trio vive dentro l'abitacolo, creando tante piccole icone rimaste indelebili nel nostro immaginario collettivo. Ce la fate o sono troppi ricordi?

Una storia vera - David Lynch (1999)

Tecnicamente Alvin Straight non si mette in viaggio in macchina, ma il tagliaerba che lo porta tra le campagne dall'Iowa al Wisconsin è tutto quello che si può volere da un road movie. Uno dei film apparentemente meno lynchiani lo è in realtà in tutto e per tutto, e quel viso di Richard Farnsworth non ci abbandonerà mai.

Y tu mamá también - Alfonso Cuarón (2001)

Quando coming of age si mescola al road movie in macchina ecco che spunta un capolavoro come Y tu mamá también di Alfonso Cuarón. Nel viaggio di questo film è davvero racchiuso un microcosmo privato di due migliori amici che scoprono la propria sessualità, mescolata al Messico e alla spuma del mare.

Sideways - In viaggio con Jack - Alexander Payne (2004)

Esistenziale come ogni road movie dovrebbe essere, Sideways ci mostra tutta la raffinata scrittura di Alexander Payne, per questo viaggio tra i vigneti californiani di un immenso Paul Giamatti e un perfetto Thomas Haden Church. Ma non guardatelo mai bevendo Merlot.

Ogni cosa è illuminata - Liev Schrieber (2005)

Dal romanzo di Jonathan Safran Foer, Liev Schrieber mette in scena con potente dolcezza un ritorno al passato, personale e storico, dove il protagonista si imbarca in macchina in Ucraina per ritrovate la donna che aveva salvato il nonno durante la Seconda guerra mondiale. Un road movie spirituale in cui, piano piano, tutto verrà fuori dalla polvere, lasciata dentro una busta di plastica.

Little Miss Sunshine - Jonathan Dayton e Valerie Faris (2006)

La famiglia disfunzionale per eccellenza che parte con un pulmino Volkswagen per portare Olive, la bambina, a un concorso di Little Miss America. Little Miss Sunshine ha tutti gli stilemi di un road movie, una ridda di personaggi indimenticabili e la capacità di entrare sotto pelle già dalla prima visione.

Nebraska - Alexander Payne (2013)

Un bianco e nero totale per un viaggio padre-figlio tra il Montana e il Nebraska, visto che il papà interpretato da un clamoroso Bruce Dern è sicuro di aver vinto un milione di dollari a un concorso. Solo che è anche un anziano alcolista, con una famiglia non proprio unita alle spalle. Fortuna che c'è la capacità di Alexander Payne, che sfrutta il road movie per riempirci gli occhi di splendide lacrime.

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