Guardiani della Galassia 3: lacrime per James Gunn, che ci racconta il film

Abbiamo partecipato alla conferenza stampa virtuale per Guardiani della Galassia Vol. 3: ecco come è andata (con le lacrime di James Gunn).

Guardiani della Galassia 3: lacrime per James Gunn, che ci racconta il film
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Un gruppo affiatato non solo oltre lo schermo, ma pure tra di loro. Uno dei segreti del successo di Guardiani della Galassia è anche questo: rendere il cast una grande famiglia proprio come i personaggi che interpretano. Abbiamo amato il terzo capitolo della trilogia (infatti ecco a voi la nostra recensione entusiasta di Guardiani della Galassia Vol 3), e dopo il film abbiamo avuto il piacere di partecipare alla conferenza online con gran parte del cast, assieme al regista James Gunn e alla mente dietro tutto il Marvel Cinematic Universe: Kevin Feige.

Una conferenza ricca di interventi e aneddoti, anche grazie a tutti gli attori che hanno preso parte all'evento: Chris Pratt (Starlord), Karen Gillan (Nebula), Pom Klementieff (Mantis), Sean Gunn (Kraglin), Will Poulter (Adam Warlock), Chukwudi Iwuji (L'Alto Evoluzionario), Maria Bakalova (Cosmo) e anche Nathan Fillon a moderare la conferenza stampa. Conferenza che ha riservato qualche sorpresa, tra cui James Gunn che si emoziona al pensiero che questa avventura con i Guardiani sta davvero finendo.

Guardiani della Galassia Vol. 3 e i sogni di James Gunn

James Gunn non si tira indietro e lo ammette fin da subito: "Ho sognato tutto questo fin dall'inizio, non voglio mentire. Avevo speranze e sentivo che stavamo facendo qualcosa di unico. Il mondo aveva bisogno di una space fantasy opera che fosse diversa da tutto quello che avevamo visto. Ma se devo parlare dei tre film avevo già un'idea iniziale su dove saremmo arrivati".

Gunn parla anche della sua "famiglia" di colleghi: "Ho avuto la fortuna di lavorare con persone amorevoli, positive e compassionevoli con le quali sono cresciuto. E così fare un film diventa molto più semplice. Tante delle cose belle però sono quelle piccole, come gli scherzi con Chris Pratt tra un set e l'altro o i discorsi con mio fratello Sean. O vedere in diretta la splendida performance di Chukwudi. O fare gli scemi con Pom, cercando di capire a cosa diavolo sta pensando." Ma quello che mancherà più a James Gunn dei Guardiani della Galassia sono i personaggi: "Mi mancheranno davvero i personaggi, per me è la parte più triste. Li amo tutti, anche se con qualcuno sento una connessione più profonda, ad esempio con Rocket. La cosa triste è che rivedrò tutte queste persone perché sono ormai miei amici. Ma non rivedrò più i loro personaggi".

Chris Pratt e Karen Gillan

Il personaggio di Starlord è sicuramente cambiato rispetto all'inizio della sua avventura. "È triste e perso" racconta Chris Pratt "perché in tutti i film precedenti non ha fatto altro che cercare sé stesso. Pensava di averlo trovato negli altri, anche in Gamora, ma nessuno di questi era davvero Peter Quill."

Una cosa simile accade anche a Nebula, come racconta Karen Gillan: "Dopo la morte di Thanos sta iniziando ad aprirsi un po' di più, facendo vedere anche la sua parte più vulnerabile. Nonostante io sia figlia unica ho cercato di esplorare questa sua parte da sorella ‘minore' che si sente sempre in ombra rispetto a Gamora. C'è tanta dinamica famigliare già solo in questo."

Trilogie e Kevin Feige

"Abbiamo avuto delle trilogie in passato" ha detto Kevin Feige "questa però è diversa, perché con i Guardiani siamo davvero andati nello spazio per la prima volta. Senza avere gli Avengers ma collegandosi comunque a Thanos e alle Gemme dell'Infinito.

Come se volessimo dire che non volevamo soltanto fare film di supereroi. Questa trilogia scritta e diretta da James Gunn rappresenta davvero qualcosa di unico per il Marvel Cinematic Universe, di cui sono molto orgoglioso. Lui continuava sempre a rifarsi ai fumetti, sia alle run più vecchie che a quelle nuove. Così che i fan potessero riconoscere determinate cose anche se stava facendo qualcosa di diverso."

Mantis e l'empatia

Un personaggio come quello di Mantis è davvero diventato uno dei preferiti del pubblico. "Una colla che tiene assieme il gruppo" dicono Nathan Fillon e Pom Klementieff "ed è anche molto diversa dai fumetti. James è riuscito a renderla più strana e comica, ma al tempo stesso farla amare così tanto."

"Il suo superpotere è l'empatia" ha continuato Gunn "in mezzo a gente che lancia macchine e spara con cannoni laser. Lei è forte uguale se non di più." "Esatto" ha replicato Pom Klementieff "adoro i personaggi femminili badass ma è bello avere diversità anche sotto questo aspetto."

Adam Warlock e l'Alto Evoluzionario

Chukwudi Iwuji è stato scelto da James Gunn proprio grazie al suo lavoro in Peacemaker (tra l'altro, ecco la nostra recensione di Peacemaker). "Stavamo finendo la scena del ballo per la sigla" ha raccontato Iwuji "e James è venuto da me dicendomi che non sapeva quale fosse la mia agenda ma voleva che facessi l'Alto Evoluzionario nei Guardiani della Galassia Vol. 3. Da lì ho poi fatto uno screen test da mandare a Kevin e a tutti gli Studios.

Prima di questo ero stato vicino ai Marvel Studios solo andando al cinema". Anche Will Poulter aveva una storia particolare sul suo arrivo nel Marvel Cinematic Universe: "I miei genitori non avevano visto Guardiani della Galassia, quindi li hanno guardati uno dietro l'altro appena hanno saputo che avevo ottenuto il ruolo. E mi hanno supportato tantissimo fin da subito".

Le lacrime di James Gunn

E poi alla fine nemmeno James Gunn riesce a trattenersi. Stava raccontando come è stato concludere il set. E dopo la fine delle riprese erano su un aereo lui, Chris Pratt, Pom Klementieff e Karen Gillan. Pom aveva una splendida borsa molto costosa, solo che Chris non ha messo bene il suo caffè sul bracciolo e quando l'aereo è decollato gliel'ha rovesciato sopra.

James Gunn ha raccontato di averlo fulminato con lo sguardo anche perché una decina di minuti dopo Pom è scoppiata a piangere, perciò James immaginava che Chris l'avesse combinata grossa. Invece Pom stava per dire "sento che qualcosa sta finendo". E raccontando questa cosa anche James Gunn aveva la voce rotta dall'emozione e le lacrime agli occhi. Con tutti che si sono girati verso di lui a rassicurarlo per dirgli che andava tutto bene, proprio come una grande famiglia.

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